LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

fanno parte gli errori del giudizio e quelli che si verificano nel
pensiero conoscitivo.
Gli errori di giudizio sono:
1. «le illusioni del giudizio o sbagli nelle premesse» causati dal
fatto che «i complessi di cosa o i complessi percettivi non sono mai
perfettamente identici, e fra i loro elementi dissimili ve ne possono
essere di quelli che, se trascurati, possono viziare il risultato nella
realtà». 2. Gli «errori di ignoranza, quali nessun uomo può evitare.»
Si può parlare di errori di ignoranza a condizione che «le percezioni
della realtà non siano totali perché al di fuori dell‟ambito dei nostri
sensi». 3. Gli «errori dovuti ad attenzione insufficiente». Accadono
«per il deflettere dell‟Io dalla percezione» e provocano «percezioni
inesatte e decorsi di pensiero incompleti».
Gli errori del pensiero conoscitivo «sono di per sé evidenti»: sono
la parzialità e l’incompletezza. (Cap.3.4.).
La prima categoria di errori mostra chiaramente che l‟errore di
giudizio non impedisce al pensiero di procedere indisturbato nel suo
disturbo, il che spiega la psicopatologia in quanto elaborazione essa
stessa del soggetto (fatta assieme al lavoro d‟inganno da parte
dell‟altro) compatibile con una logicità stringente. Non confondiamo
la logica con il pensiero: non è la coerenza logica a decidere della
coerenza del pensiero. La psicopatologia è di fatto una elaborazione
del pensiero, entro certi limiti logicamente corretta – bisognerebbe
discutere della patologicità dell‟ipercorrettismo logico -, che si
costruisce su un fondamento già intaccato dall‟errore per inganno (la
malattia iniziale resa possibile per insufficienza del giudizio
iniziale).
La seconda categoria comprende gli errori che sono motivo di
dispiacere intellettuale e dunque di interruzione del pensiero stesso:
si tratta di «qualche sbaglio di pensiero o qualche difetto
psicologico». Questa categoria di erroripotrebbe essere chiamata
felix culpa intellettuale. Arrecando dispiacere, essa muove alla
ripresa del giudizio e dà inizio a qualcosa di nuovo: ri-fare memoria
(farla di nuovo, farla nuova). Questa ripresa è conclusiva. [32] La
seconda categoria comprende inoltre gli «sbagli di logica», che
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