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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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<strong>del</strong>l‟altro che l‟Io è in grado di ritrovare in ciò che conosce già per<br />

esperienza – la forma <strong>del</strong> corpo -, il pensiero giudicante segue ora<br />

anche la parte <strong>del</strong> complesso <strong>del</strong>l‟altro che sfuggiva a ogni paragone.<br />

L‟indagine compiuta intorno a ciò che <strong>del</strong>l‟altro non è noto, produce<br />

conoscenza. Il pensiero giudicante anticipa la quarta specie di<br />

pensiero: il «pensiero critico». Oggi noi possiamo dire che il<br />

secondo aiuto <strong>del</strong> pensiero corrisponde alla facoltà di cogliere<br />

nell‟Altro la posizione di Soggetto (in quanto a sua volta soggetto<br />

per un altro). E giungere a una conclusione: il pensiero è giuridico<br />

non perché il giudizio ne sarebbe il fine, ma perché il giudizio è<br />

quella conclusione che rende concludente il pensiero. [29]<br />

L‟elaborazione operata da questo – che ha un soggetto: l‟io è il<br />

soggetto <strong>del</strong>l‟elaborazione – è cioè la ricerca di soluzioni a partire<br />

dal giudizio, ossia a partire da un‟imputazione senza la quale non si<br />

porrebbe questione alcuna per l‟elaborazione. In quanto facoltà di<br />

individuazione (<strong>del</strong>l‟altro), il giudizio (o conoscenza) pone il<br />

soggetto in posizione libera di fronte a una questione da risolvere.<br />

Ecco perché la vera difesa è il giudizio. Ciò che il giudizio difende è<br />

anzitutto l‟Io, ossia il pensare attivamente e liberamente soluzioni in<br />

ordine alla legge di moto <strong>del</strong> corpo per la soddisfazione, cioè per la<br />

meta o conclusione <strong>del</strong> moto.<br />

Il compimento <strong>del</strong> giudizio e la memoria: il pensiero critico,<br />

ovvero la cessazione <strong>del</strong>la rimozione<br />

L‟attività mnemonica (detta anche «pensiero riproduttivo»), ossia<br />

la terza specie di pensiero distinta da Freud, è unpensiero che<br />

collega il pensiero pratico al giudizio. Essa è simultaneamente la<br />

memoria <strong>del</strong>l‟Io elaborante le condizioni <strong>del</strong>la soddisfazione (cioè<br />

l‟insieme <strong>del</strong>le facilitazioni di pensiero), e la memoria<br />

<strong>del</strong>l‟elaborazione pratica (inaccessibile al pensiero pratico). Nel<br />

pensiero critico è pienamente attiva.<br />

Il pensiero critico è infatti il pensiero che medita (ripete) pensieri<br />

già fatti ma rimossi e di cui solo il risultato è noto al soggetto,<br />

mentre non lo è il lavoro di pensiero che ha prodotto il risultato. [30]<br />

Esso costituisce il mezzo adeguato alla conclusione <strong>del</strong> pensiero,<br />

50<br />

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