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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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dispiacere legato ai movimenti di fuga con cui il soggetto si difende<br />

dal dolore o dai movimenti ostili <strong>del</strong>l‟altro che l‟hanno provocato).<br />

[10] <br />

Sia l’investimento di desiderio, sia la liberazione di dispiacere, quando c’è<br />

un nuovo investimento <strong>del</strong> ricordo relativo, possono essere<br />

biologicamente dannosi (1.15). [11]<br />

Va dato rilievo a questa frase. Benché isolata nel testo, è<br />

indicatrice <strong>del</strong> senso <strong>del</strong> pensiero di Freud quanto alla impostazione<br />

<strong>del</strong> Progetto. Perché sebbene risulti evidente la centralità <strong>del</strong>la<br />

tematica <strong>del</strong> dolore e <strong>del</strong> dispiacere, tuttavia ne è meno evidente il<br />

motivo. Evitare il dolore e il dispiacere non sono per Freud un fine in<br />

sé, bensì un mezzo per asserire il principio di piacere, ossia il<br />

principio normativo che dà inizio al pensiero. Infatti, introdotta dal<br />

lato dei limiti <strong>del</strong> funzionamento biologico, «psicologia» risulta<br />

essere immediatamente sinonimo di pensiero. Un pensiero<br />

dipendente dal corpo (il giudizio) e elaborante soluzioni (sapere<br />

pratico) tali da impostare un problema nuovo: il corpo umano trova<br />

pace al suo moto non nel ripristinare un presunto stato tanto<br />

originale quanto astratto, [12] bensì obbedendo al principio di<br />

piacere, il principio che orienta fin da subito la difesa al giudizio su<br />

più fronti (esterno e interno rispetto al corpo), pena una sanzione.<br />

Dunque, l‟uomo è obbligato – obbligazione giuridico-morale, non<br />

necessità fisica né logica – a pensare la legge <strong>del</strong> suo moto.<br />

L‟Io deve cioè risolvere un triplice problema:<br />

1. deve agire in modo da poter accedere all‟appagamento <strong>del</strong><br />

bisogno (accontentiamoci ancora, per il momento, di questa parola),<br />

individuando, <strong>del</strong>l‟appagamento, la fonteesterna. Questa possibilità<br />

è data fin dall‟inizio dalla facoltà di giudizio (il primo giudizio: la<br />

distinzione piacere/dispiacere), e si perfeziona nel pensiero<br />

conoscitivo;<br />

2. sul fronte interno, l‟individuo deve evitare di riattivare ricordi<br />

di dolore che provocherebbero dispiacere: l‟Io svolge questa<br />

funzione di difesa tramite l‟inibizione e l‟attenzione. [13] L‟azione di<br />

inibizione è rivolta all‟investimento di desiderio e alla ripetizione<br />

<strong>del</strong>le esperienze di dolore (suscitate dall‟investire di desiderio ricordi<br />

40<br />

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