LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

[30] In altri termini, il nostro parlare della legge di moto dei corpi umani
come di una legge giuridica non è una metafora presa dal campo del
diritto comunemente inteso, ossia il diritto dello stato.
[31] Il titolo del Seminario dello Studium Scuola Pratica di Psicologia e
Psicopatologia dell‟anno in corso è: Vita psichica come vita giuridica.
[32] Alcuni dei punti che seguono ripropongono succintamente anche
pensieri già proposti in sede di insegnamento orale.
[33] Un cristiano direbbe: la nostra ricapitolazione parte da un dato aldilà
della e nella natura che è il corpo di Cristo.
[34] Si veda il successivo articolo di Raffaella Colombo, Il pensiero. Prima
parte: I quattro pensieri di Freud.
[35] Nella cultura perversa l‟abuso della parola “trasgressione” è tanto
notorio quanto mendace: sarebbe come dire che a Serajevo è
trasgressivo ammazzare.
[36] Con parole freudiane: si tratta di perversione contro pulsione.
[37] Dio stesso non può essere pensato, eccetto che blasfemamente, come
trasgressivo di quella trasgressione iniziale che inaugura l‟uomo
(pulsione, principio di piacere). Ma bisogna prendere atto che la
versione perversa di Dio tiene saldamente il campo (senza neppure
troppa contesa con la versione nevrotica di Dio).
[38] Potremmo spendere qui un nuovo verbo: testimonia.
Questo segnalare-testimoniare è aldiquà – l‟unico aldiquà non
patologico – del potere di realizzare tale universo, quantunque pensato
e segnalato.
[39] L‟ordine (“cosmo”) dell‟universo umano è cittadino.
[40] In: La tolleranza del dolore. Stato, diritto, psicoanalisi, La
Salamandra, Milano 1977, p. 206. L‟espressione originale è presa da
Gesammelte Werke XIII, 40. Le citazioni successive sono prese dalla
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