LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

e di cesello degli artefici del linguaggio: la personalità integrale, i
vissuti precedenti, il coinvolgimento attuale e la progettualità a breve
termine. In presenza di questi casi la vita scolastica ed extra
scolastica devono integrarsi. È compito della scuola offrire anche
opportunità di esercizio formale e di arricchimento culturale. La
cultura, intesa come graduale arricchimento spirituale, è la conditio
sine qua non di una evoluzione linguistica e di una strutturazione
della personalità più armoniche e più sicure.
L‟alunno con «povertà di linguaggio» costituisce una voce
significativa all‟interno di quel complesso fenomeno che abbiamo
identificato come «meandri della normalità». Di fronte a questa
realtà anche i docenti e gli stessi esperti si trovano spesso a non
capire, a non rendersi conto, a valutare senza tener conto della realtàalunno,
a rimuovere i sintomi e a non comprendere quindi le vie per
entrare nel mistero educativo ed esistenziale di una persona.
L‟alunno con povertà di linguaggio intuisce tutto ciò che avviene
attorno a lui. Manda un‟infinità di messaggi e richieste di aiuto. Gli
adulti che gli stanno attorno, molto frequentemente, non sanno
rispondere, non dispongono di strumenti adeguati e si pongono così
silenziosi e impotenti a cercare di far fronte ai bisogni dell‟alunno.
© Studium Cartello – 2007
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