27.05.2013 Views

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«anastilotiche» <strong>del</strong>la narrazione. È di questa narrazione che<br />

l‟accompagnamento psicoterapeutico <strong>del</strong> post-coma deve farsi<br />

carico. I pazienti desiderano e vogliono che tu gli ricostituisca una<br />

specularità, una esposizione all‟Altro e all‟Altrove attraverso cui<br />

poter tentare questa ricostituzione <strong>del</strong>la propria autobiografia. Le<br />

sirene non debbono parlare dai luoghi impensabili, perché se parlano<br />

da quei luoghi, essi possono divenire luoghi di seduzione, luoghi<br />

<strong>del</strong>lapaura, luoghi <strong>del</strong>la ripetizione incessante. Tant‟è vero che noi<br />

abbiamo sul piano clinico tutte e tre le forme di questa sorta di<br />

memoria traumatica. Una «memoria» amnestica (Green) in cui non è<br />

possibile trasformare lo spavento subito, segno brutale di una<br />

interruzione improvvisa <strong>del</strong>la coscienza, in un‟ansia prima diffusa,<br />

attuale e poi in una angoscia capace di esprimere una ritrovata<br />

rappresentazione psichica. Quindi, questa sorta di ritorno all‟indietro<br />

incessante verso il tempo <strong>del</strong> trauma attraversa tutte le fasi <strong>del</strong><br />

processo <strong>del</strong> post-coma. Nel momento inaugurale il paziente è come<br />

se capisse che «il trauma» di cui parliamo è una sorta di incredibile<br />

congiunzione di astri, l‟incontro di un fantasma con l‟evento.<br />

La realtà dapprima, attraversata dall‟evento traumatico, che le dà<br />

discontinuità, rottura, ma anche possibilità di senso. È questa<br />

possibilità di senso, di nuovo senso che deve essere presente in ogni<br />

atto terapeutico. Un paziente che ci racconta la sua ananmesi, ci fa<br />

partecipare a una serie di storie, di enigmi. Su questi enigmi si<br />

costituisce immediatamente un fantasma e poi nella loro<br />

congiunzione una narrazione. Quando la rappresentazione psichica e<br />

l‟evento <strong>del</strong>la realtà hanno la capacità di incontrarsi come in una<br />

congiunzione di astri e di cadere nel reale, quello è il punto<br />

inaugurale. È il punto inaugurale che si avvicina alla rottura<br />

psicotica, solo che qui tutto si realizza nel reale senza nemmeno una<br />

possibilità di evitare, attraverso una congiuzione di «astri» parallela,<br />

quella <strong>del</strong>la nascita di un mondo <strong>del</strong>irante-allucinatorio, di<br />

scongiurare il fatto che veramente qualcosa avvenga. Qualcosa nel<br />

trauma avviene, una irruzione <strong>del</strong> reale nella realtà: il reale è proprio<br />

questa congiunzione «materica» tra l‟evento e il fantasma a cui non è<br />

più possibile psichicamente sfuggire. Questa congiunzione terribile<br />

ha l‟effetto <strong>del</strong>la siderazione, <strong>del</strong>le impossibilità a pensare.<br />

296<br />

307308<br />

308309

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!