LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero
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che vive di una sua autonomia ed è funzionale ai fini che il contesto sociale vuole perseguire, dichiarandoli o meno. Le leggi formali sono importanti perché, e la «centottanta» lo dimostra, in caso di assenza di indicazioni o di indicazioni contraddittorie, quell‟organizzazione che è la Pubblica Amministrazione, come ogni organizzazione nelle stesse circostanze, finisce con l‟operare secondo regole proprie senza obiettivi preordinati e verificati, attenta solo alla regolarità formale degli atti e indifferente al loro contenuto sostanziale, seguendo tuttavia quella che individua essere la direzione voluta dal sentire comune, visto come l‟unica possibile fonte di problemi. Può innestarsi allora, come di solito avviene e in effetti è avvenuto, un processo tipico, ben sintetizzato nella formulazione provocatoria di Roberto Vaccani: Una organizzazione idiota tende a «produrre» e premiare individui idioti i quali, a loro volta, cercheranno di riprodurre l’organizzazione idiota che li ha generati e premiati. [11] Il richiamo perentorio alla legge come motivazione ultima del fare o del non fare, del concedere o del negare, è nel campo della malattia mentale e dello handicap dato ricorrente ed estenuante che nasconde però, nella maggior parte dei casi, la precisa volontà di dismettere il problema, di non farsi carico di una situazione. In realtà ben poco è prescrittoe molto invece è lasciato alla libertà delle persone che ogni giorno sono poste di fronte alla decisione di rimanere o meno individui «idioti» inseriti nel circuito di organizzazioni «idiote». Il trasferire a livello statuale o istituzionale in genere, ciò che attiene esclusivamente, o innanzitutto, alla sfera della competenza individuale non è mai un processo vincolato, obbligato, ma è sempre e solo un‟opzione, e questo vale per tutti, a qualunque livello. NOTE [1] Art. 12 delle Disposizioni sulla legge in generale, premesse al Codice Civile. 266 275276 276277
[2] Legge 23 dicembre 1978, n. 833, «Istituzione del servizio sanitario nazionale». [3] Art.1, c. 1, Legge cit. [4] R. D. 16 agosto 1909, n. 615 [5] Art. 34 R. D. n. 615/1909, cit. [6] Art. 6 R.D. n. 615/1909, cit. [7] D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 [8] Occorre ricordare che la L. n. 180/1978 è stata dichiarata urgente ed è entrata in vigore il 17 maggio 1978, giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (G.U. 16.5.1978, n. 133). Qualcuno può ancora forse ricordare le difficoltà e gli imbarazzi che nascevano dalla necessità di dover dare immediata applicazione a norme prescrittive, non ancora note ai più, che innovavano radicalmente una disciplina e delle consuetudini rimaste immutate per oltre settant‟anni. [9] Ricordiamo che la Legge n. 833 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, già citata, reca la data del 23 dicembre dello stesso anno. [10] Per un approfondimento ci sembra illuminante il volume: AA.VV., La questione laica, a cura di A. Ballabio, M.D. Contri e G.B. Contri, Sic Edizioni e Sipiel, Milano 1991. [11] R. Vaccani, La sanità incompiuta, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1991, p. 17. [Nel testo a stampa le note sono tutte a piè di pagina] 267
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[2] Legge 23 dicembre 1978, n. 833, «Istituzione <strong>del</strong> servizio sanitario<br />
nazionale». <br />
[3] Art.1, c. 1, Legge cit. <br />
[4] R. D. 16 agosto 1909, n. 615 <br />
[5] Art. 34 R. D. n. 615/1909, cit. <br />
[6] Art. 6 R.D. n. 615/1909, cit. <br />
[7] D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 <br />
[8] Occorre ricordare che la L. n. 180/1978 è stata dichiarata urgente ed è<br />
entrata in vigore il 17 maggio 1978, giorno successivo alla sua<br />
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (G.U. 16.5.1978, n. 133).<br />
Qualcuno può ancora forse ricordare le difficoltà e gli imbarazzi che<br />
nascevano dalla necessità di dover dare immediata applicazione a<br />
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radicalmente una disciplina e <strong>del</strong>le consuetudini rimaste immutate per<br />
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[9] Ricordiamo che la Legge n. 833 istitutiva <strong>del</strong> Servizio Sanitario<br />
Nazionale, già citata, reca la data <strong>del</strong> 23 dicembre <strong>del</strong>lo stesso anno.<br />
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[10] Per un approfondimento ci sembra illuminante il volume: AA.VV., La<br />
questione laica, a cura di A. Ballabio, M.D. Contri e G.B. Contri, Sic<br />
Edizioni e Sipiel, Milano 1991. <br />
[11] R. Vaccani, La sanità incompiuta, La Nuova Italia Scientifica, Roma<br />
1991, p. 17. <br />
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