LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

C‟è un che di anomalo in questa legge in cui par di cogliere, sotto
il profilo strettamente tecnico, una sorta di misticismo giuridico.
L‟art. 1 ha per titolo «Definizione della professione di psicologo» e
testualmente recita:
La professione di psicologo comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di
intervento per la prevenzione, la diagnosi,le attività di abilitazioneriabilitazione
e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al
gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le
attività di sperimentazione, ricerca e didattica di tale ambito.
Utilizzando i criteri stabiliti dalle disposizioni generali sulla
legge, sfidiamo chiunque a capire che cosa debba intendersi per
«professione di psicologo» alla luce della «definizione» appena
trascritta. Sembra essere una formulazione priva di significato
intrinseco atta solo a ricomprendere, e quindi legittimare, tutto ciò di
cui gli psicologi a qualche titolo si occupano. Più oltre si precisa che,
fatta salva la fase transitoria, per esercitare la professione di
psicologo, cioè operare nei campi compresi nell‟art. 1, occorre la
laurea in psicologia e l‟iscrizione all‟apposito albo. Sorge però un
problema tecnico. Un albo professionale è istituito a garanzia dei
terzi e a tutela degli stessi iscritti. Nulla da eccepire nel caso in
specie sulla tutela degli iscritti, sicuramente decifrabile. Meno
intelligibile è la garanzia per i cittadini laddove è del tutto indefinito
il contenuto della professione e quindi la natura delle prestazioni.
Sembra quasi che, in carenza di una identità propria (si sarebbe
tentati di dire: di una legge propria), si sia demandato ad altri, e in
particolare in questo caso allo Stato, l‟incombenza di definirla con rilevanza
costitutiva.
Altrettanto dubbia, e se possibile ancor più seria nelle sue
implicazioni, è la questione della psicoterapia, introdotta in forma
spuria e in un contesto anomalo dall‟art. 3 della legge. Si disciplina,
infatti, e non solo per gli psicologi, «l‟esercizio dell‟attività
psicoterapeutica» stabilendo le condizioni di legittima esplicazione
di un‟attività non definita neppure nei suoi tratti più generali e non
identificabile neanche tentando di percorrere la strada di una sorta di
unificazione giuridica delle diverse concezioni e pratiche di
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