27.05.2013 Views

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«centottanta» per trovare giustificazioni all‟evidente disagio che<br />

regna nel campo di cui ci occupiamo, mente a sé stesso e agli altri,<br />

sapendo di mentire. Cerchiamo allora di rimanere per quanto<br />

possibile nella linea <strong>del</strong>le domande che ci siamo posti all‟inizio.<br />

All‟origine <strong>del</strong>la L. n. 180/1978 sta l‟esigenza impellente di<br />

rimuovere [8] dall‟ordinamento la vecchia legge manicomiale,<br />

gravata da un referendum abrogativo il cui successo scontato avrebbe<br />

lasciato un vuoto legislativo temuto, ancora una volta, soprattutto per<br />

le possibili conseguenze sul piano <strong>del</strong>l‟ordine pubblico. Se non si<br />

ricorda l‟origine <strong>del</strong>la «centottanta», risulta davvero difficile<br />

comprenderne le finalità e la stessa struttura formale. Dopo anni di<br />

dibattiti accesi e di ampio respiro, dopo anni di scontri anche aspri e<br />

di profonde aspettative, il motivo risultato alla fine determinante per<br />

la rapida approvazione <strong>del</strong>la legge, segnandola alla radice, è stato<br />

sostanzialmente altro da tutto ciò che aveva generato e sostenuto il<br />

processo culturale e politico chepure aveva dato consistenza alle<br />

istanze di cambiamento. Due, e inscindibili, erano i nodi che il<br />

legislatore doveva sciogliere: i trattamenti coatti e i gli ospedali<br />

psichiatrici; in altri termini, i capisaldi strutturali <strong>del</strong>l‟architettura<br />

preesistente. A partire da questo presupposto, gli sforzi non potevano<br />

che essere indirizzati all‟individuazione più rapida possibile di un<br />

nuovo equilibrio che consentisse di tutelare da un lato i diritti<br />

«personalissimi» <strong>del</strong> cittadino, compreso – se possibile – il diritto<br />

alla salute – i principi costituzionali erano ormai ineludibili – e<br />

d‟altro il diritto-dovere <strong>del</strong>lo Stato di dotarsi di strumenti idonei a<br />

garantire la sicurezza pubblica anche attraverso strumenti<br />

«sostitutivi» <strong>del</strong>la facoltà di decidere e di agire <strong>del</strong> singolo, e a<br />

questa sovraordinati. Per compiere questa operazione si è fatto<br />

sostanziale riferimento al progetto di riforma sanitaria allora in<br />

discussione che, abbozzato nelle sue linee fondamentali, era tuttavia<br />

ancora lontano dall‟approvazione definitiva; [9] quel progetto venne<br />

integrato, per la verità con una certa dose di fantasia e qualche<br />

approssimazione, con soluzioni «innovative» che avevano la finalità,<br />

in quel preciso momento, di prefigurare soltanto un nuovo quadro di<br />

riferimento. D‟altra parte, non si dimentichi il titolo <strong>del</strong>la legge: la<br />

preoccupazione prevalsa era quella di intervenire sui due punti di cui<br />

253<br />

260261

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!