LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero
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o meglio di giustificazione, di sublimazione <strong>del</strong>la perversione. La<br />
fuoriuscita eroica e ribelle dall‟inibizione in cui il padre invidioso<br />
lascia il figlio circa il moto finalizzato alla propria soddisfazione,<br />
nella forma <strong>del</strong> rapporto sessuale, non esime infatti il figlio dalla<br />
questione <strong>del</strong>la giustificazione, come sostituto <strong>del</strong>la soddisfazione nel<br />
rapporto. Una giustificazione grazie al segno <strong>del</strong>l‟elezione da parte di<br />
questo padre, al segno di riconoscimento insito in una vocazione.<br />
E è apparentemente paradossale che un tema come quello <strong>del</strong>la<br />
vocazione nella sua versione calvinista, una versione atta cioè a farsi<br />
giustificazione <strong>del</strong> successo mondano, capitalistico, di un ostinato e<br />
solitario arrivismo, trovi poi in Mann la sua risoluzione più<br />
logicamente perfetta nella prospettiva cattolica, l‟unica che preveda<br />
effettivamente, tangibilmente, giuridicamente definito, un eletto da<br />
Dio, un suo vicario, un suo rappresentante sulla terra. È una <strong>del</strong>le<br />
tante ambiguità, una <strong>del</strong>le tante contraddizioni in cui si avvolge il<br />
pensiero manniano, ambiguità e contraddizioni spesso denunciate<br />
dalla critica, e che diventano comprensibili e analizzabili se<br />
comprese nella loro perversione, nella loro intenzione cioè di<br />
giustificare l‟ingiustificabile. Una contraddizione che tuttavia<br />
comporta una grave conseguenza teorica: essa risolve una questione<br />
laica, la questione <strong>del</strong> rapporto, la questione <strong>del</strong> rapporto padri-figli e<br />
la questione <strong>del</strong> rapporto tra figli nella forma <strong>del</strong> rapporto sessuale,<br />
clericalizzandola. Non ci sono più due città,una degli uomini e una<br />
di Dio, ce n‟é una sola, clericale e, per questo stesso, diabolica. Nella<br />
divinizzazione <strong>del</strong>la ragione – è l‟idea di secolarizzazione – non è la<br />
Città di Dio che viene fatta fuori, è la città degli uomini, come<br />
nell‟omicidio <strong>del</strong> padre non è il padre ad essere fatto fuori, ma il<br />
figlio.<br />
L‟uso che Mann fa dei concetti religiosi è ambiguo, è quello<br />
perverso. Lo stile <strong>del</strong>l‟ironia, quando non <strong>del</strong>la sghignazzata, è la<br />
forma espressiva privilegiata <strong>del</strong> perverso «qui lo dico e qui lo<br />
nego». Non crede di crederci, Mann, ai concetti religiosi, come fa<br />
invece il nevrotico o lo psicotico: «È proprio così, si diletta un<br />
mondo perduto con qualche storiella, senza offrirgli neppure l‟<br />
ombra di una verità salvatrice. E tuttavia si lavora, si raccontano<br />
storie, si plasma la verità e si diverte così un mondo miserando,<br />
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