LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

[28] Non a caso vari autori hanno paragonato le teorie scientifiche,
all‟apice del loro rigore metodologico, a dei deliri. Come accennavo
anche i sessi assumono spesso nei deliri dei connotati di elementi di
una cosmologia pseudoscientifica. Mentre, per confronto, occorre
sottolineare che il rigore metodologico di origine perversa è
squisitamente di natura giuridica. Spesso con una rivendicazione di
diritti in cui i due sessi sono ridotti a uno.
Rimane il fatto che le teorie scientifiche si prestano a falsificazioni,
mentre il delirio psicotico no.
[29] Proprio perché fondate su principi sempre riportabili a forme di
causalità, le teorie scientifiche riconoscono un‟unica forma di sapere
che prescinde dalla competenza normativa del singolo soggetto.
[30] In psicoanalisi questo concetto è espresso nella forma di «incapacità di
transfert». La parola transfert, ormai purtroppo d‟uso comune in
italiano, è stata ampiamente criticata nel Corso sopra indicato, infatti
l‟originaria parola tedesca ha semplicemente il senso di trasferimento.
[31] Cfr.: La città dei malati, vol. I, p. 9-12, e, per quanto riguarda la
rilevanza del significato giuridico, l‟Appendice a questo testo.
[32] Confronta quanto è stato detto nel Corso nelle conclusioni di G.B.
Contri alla lezione del 6 marzo 1993: un atto di fiducia motivato, come
condizione necessaria della cura della psicosi.
[33] Cfr. per esempio: Thomas S. Szasz, I manipolatori della pazzia,
Feltrinelli, Milano 1972.
[34] Legge 180/13. 5. 78 , stralcio anticipatorio della riforma sanitaria
Legge 833/23. 12. 78. Cfr. l‟intervento di Carlo Ballerio in questo
volume.
[35] Cfr., per esempio, l‟uso che viene fatto di questo Istituto in certi casi di
malattie infettive oppure in certe situazioni di tossicodipendenza.
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