27.05.2013 Views

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

l‟occasione per introdurre e chiarire l‟espressione e il concetto<br />

freudiano di “pulsione di morte”.<br />

Anni fa traducevo [40] una densa espressione freudiana – Die<br />

damals lebende Substanz hatte das Sterben noch leicht, alla lettera:<br />

“L‟allora sostanza vivente aveva ancora il morire facile” – in questo<br />

modo: “C‟era una volta che morire era facile”. Freud scrive ancora<br />

che “l‟insieme <strong>del</strong>la vita pulsionale è al servizio <strong>del</strong> procacciare la<br />

morte”, che le pulsioni “sono determinate a assicurare che<br />

l‟organismo abbia la propria via alla morte, tenendo lontane altre<br />

possibilità”, che “l‟organismo vuole morire solo alla propria<br />

maniera”. Ciò gli consente anche di concludere che “l‟importanza<br />

teorica<strong>del</strong>le pulsioni di autoconservazione, di potenza e di<br />

autoaffermazione diventa molto minore”, che “viene meno<br />

l‟enigmatico sforzo <strong>del</strong>l‟organismo per imporsi a tutti a dispetto di<br />

tutto”. Dunque una pulsione di pace: ma non quella <strong>del</strong> camposanto.<br />

Meno ancora tendenza suicida, né avversa alla vita. Né melanconica.<br />

Di che si tratta allora?<br />

Vediamo che si tratta di un principio di personalità, o principio di<br />

individuazione personale (“propria via”, “propria maniera”), ma che<br />

non è affatto il nome inciso sulla lapide, foss‟anche quella di una<br />

piramide, né nei cuori <strong>del</strong>le persone care, oppure nei libri di storia.<br />

Si tratta di individuazione personale in rapporto al tempo, e al tempo<br />

nel suo rapporto con la soddisfazione. Il tempo, si dice, è<br />

galantuomo, gentleman, e talvolta ciò è vero, ma non riguardo alla<br />

soddisfazione: non è il tempo <strong>del</strong>la storia [41] (Hegel, Marx), o <strong>del</strong><br />

progresso, né <strong>del</strong>lo sviluppo, individuale o collettivo, a portarne a<br />

capo. “Pulsione di morte” è un nome di una conclusione – non è né<br />

un precedente né un presupposto – che è un giudizio sul tempo, sul<br />

limite <strong>del</strong> tempo: il tempo quantunque illimitato, infinito, trova il suo<br />

limite temporale in un “ora”, “adesso”, nunc. Che non è il tempo<br />

<strong>del</strong>la morte fisica, ma il tempo antecedente di un giudizio sulla<br />

dimissibilità pacifica – ossia soddisfatta – <strong>del</strong>la vita nel tempo: Nunc<br />

dimittis... [42] Nellasua forma matura, è il giudizio <strong>del</strong>l‟uomo<br />

<strong>del</strong>l‟aldilà di partenza che tale aldilà abbia riacquistato, dopo la sua<br />

crisi, fino al tempo di questo verdetto sul limite <strong>del</strong> tempo.<br />

20<br />

2425<br />

2524

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!