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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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TAV. 2 - Classificazione secondo il DSM-<strong>II</strong>I-R (al centro <strong>del</strong>la<br />

Tavola), schematicamente comparata con la partizione - introdotta<br />

dalla SPPP - tra psicopatologia clinica e psicopatologia non-clinica<br />

(a sinistra) e con i quadri nosografici fondamentali da noi<br />

riconosciuti (a destra). Questa Tavola è solo sufficiente a introdurre<br />

riassuntivamente i principi classificatori adottati dal DSM-<strong>II</strong>I-R né<br />

certamente essa può esaurire la conoscenza e la critica di un<br />

sistema classificatorio molto dettagliato ed esteso.<br />

Per una corretta lettura <strong>del</strong>la Tavola, si tenga presente che i<br />

rettangolini <strong>del</strong>la colonna di sinistra mostrano come ciascuna <strong>del</strong>le<br />

diciassette categorie classificatorie in cui è suddiviso il DSM<br />

rappresenti quadri psicopatologici che ricadono nella distinzione,<br />

da noi adottata, tra clinico e non-clinico. Il fatto che alcuni<br />

rettangoli risultino suddivisi in modo tale da contenere entrambe le<br />

attribuzioni (clinico e non-clinico) non significa che la categoria<br />

diagnostica cui si riferiscono debba essere considerata nel suo<br />

insieme come il risultato, inteso in senso proporzionale, di<br />

componente clinica e non-clinica. Significa bensì che quella<br />

categoria diagnostica proposta dal DSM assembla al proprio interno<br />

forme che noi distingueremmo, facendole ricadere o nel clinico o<br />

nel non-clinico. Similmente avviene nella colonna di destra, che<br />

riguarda il confronto con i quadri nosografici fondamentali<br />

riconosciuti dalla nostra elaborazione, laddove compare<br />

l‟identificazione di più di una forma in coincidenza <strong>del</strong> medesimo<br />

gruppo classificatorio proposto dal DSM. Si tenga presente inoltre<br />

che la categoria Perversione riassume e rappresenta, per esigenza di<br />

concisione imposta dalla natura <strong>del</strong>la rappresentazione grafica, tutte<br />

le forme <strong>del</strong>la psicopatologia non-clinica, così come compaiono<br />

nella successiva Tav. 4.<br />

Pur rinviando ogni altro commento a eventuali successivi lavori<br />

appositamente dedicati al confronto tra nosografie così differenti,<br />

in relazione allo scopo particolare <strong>del</strong> presente articolo si può<br />

osservare che il DSM non prende in considerazione il moto che<br />

conduce all‟elaborazione <strong>del</strong> pensiero, ma solo il comportamento<br />

(motorio o mentale), di cui descrive le varianti. 157158<br />

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