27.05.2013 Views

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

aveva ricevuto. Tutto è ruotato sulla finzione e sullo spostamento<br />

simbolico.<br />

Un gioco frequente, simile a quello <strong>del</strong> rocchetto, è il gioco<br />

<strong>del</strong>l‟apparire-sparire-nascondere. Ripetuto in forme diverse, dura a<br />

lungo nel tempo, tanto che anche a bambini più grandi, di otto, dieci<br />

anni, piace giocare a nascondino, farsi cercare e farsi trovare.<br />

Un altro gioco molto ripetuto è il costruire e distruggere. Per<br />

accertarsi che la realtà è così come viene percepita e per possedere le<br />

cose, i bambini hanno bisogno di fare e disfare, riempire e svuotare,<br />

costruire una torre e abbatterla, lanciare e raccogliere, spingere o<br />

trascinare. Non deve preoccupare che in alcuni momenti domini<br />

maggiormente l‟aspetto distruttivo su quello costruttivo, poiché ciò<br />

che conta è la mobilità e il passaggio continuo tra i due momenti:<br />

proprio questa alternanza rappresenta uno studio, un lavoro, una<br />

ricerca.<br />

Un‟altra alternanza è rappresentata dal gioco degli equilibridisequilibri:<br />

i bambini saltano, cadono, si rialzano; si esercitano per<br />

tanto tempo su un oggetto che oscilla o dondola, poi tornano a<br />

cascare, corrono e si arrestano, salgono e scendono scalette e piani<br />

inclinati: anche questo serve per sperimentare il piacere di muoversi<br />

e per misurare il proprio limite. Si osservano trasalimento,<br />

eccitazione e giubilo quando i bambini scoprono le proprie<br />

possibilità.<br />

3. Il gioco come moto che ha un inizio e una fine, il cui<br />

scopo è la soddisfazione<br />

Fin dall‟inizio, la soddisfazione è legata in modo inequivocabile<br />

all‟altro. C‟è soddisfazione se è presente l‟altro. Dalla soddisfazione<br />

il bambino impara.<br />

Il suo moto è anticipato e avviato innanzitutto dall‟offerta<br />

<strong>del</strong>l‟altro, che pone il proprio principio di piacere. La questione<br />

fondamentale per il bambino è infatti riconoscere come si regola<br />

l‟adulto rispetto al proprio desiderio, tanto piùche il suo principio<br />

di realtà è in connessione con il principio di piacere di un altro reale.<br />

141<br />

137138<br />

138139

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!