LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero
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1. Senso di profonda soddisfazione, che deriva dall‟appagamento di<br />
un‟aspirazione, di un desiderio, di un‟esigenza morale o psicologica.<br />
2. Libera scelta, discrezione, volontà, arbitrio.<br />
3. Gesto, comportamento, atto compiuto per fare cosa gradita a<br />
qualcuno, per aiutarlo, per appagarne i desideri; servizio,<br />
agevolazione, beneficio, segno di premurosa sollecitudine (fare un<br />
piacere a qualcuno). – In espressioni di cortesia, per accompagnare<br />
una domanda o richiesta: «Per piacere». In questo senso può essere<br />
anche usato ironicamente, per significare irritazione, avversione per<br />
chi si comporta in modo spiacevole: «Ma mi faccia il piacere!»;<br />
«Fammi il santo piacere di stare zitto». <br />
[20] C. Fabro, Piacere, in Enciclopedia Cattolica, vol. IX, Roma 1952.<br />
<br />
[21] Pubblicazione annuale a cura <strong>del</strong>l‟Associazione Italiana Editori,<br />
Editrice Bibliografica, 1992. <br />
[22] A. Palazzeschi, L’antidolore (1913), in Opere giovanili, Mondadori,<br />
Milano 1958.<br />
«Dio non ha né corpo né mani né piedi, è un puro e semplicissimo<br />
spirito (esergo). Egli non ha creato, assicuratevi, per un tragico,<br />
malinconico o nostalgico fine, ha creato perché ciò gli piaceva, lo<br />
divertiva e gli procurava incalcolabile diletto.<br />
La Terra, dunque, non sarebbe che uno dei suoi svariatissimi<br />
passatempi fatto precisamente così: un campo diviso da una fittissima<br />
macchia di marruche, pruni, spine, pungiglioni [...] Ha posto l‟uomo<br />
da un lato dicendogli: «Attraversa, di là è la gioia, il largo, la vita degli<br />
eletti, l‟eterna felicità; vivrai fra i coraggiosi che come te<br />
l‟attraversarono, riderai con me <strong>del</strong> dolore dei poltroni, dei paurosi,<br />
dei vili, dei caduti, dei vinti...<br />
Uomini, non foste creati per soffrire, rassicuratevi [...] Il dolore è<br />
transitorio.<br />
Bisogna abituarsi a ridere di tutto quello di cui oggi abitualmente si<br />
piange, sviluppando la nostra profondità.<br />
Quello che volgarmente si dice „dolore umano‟, altro non è che il<br />
corpo caldo <strong>del</strong>la gioia rivestito da un‟incrostazione di congelate<br />
lacrime grigie. Scortecciate e troverete la felicità. Con le unghie, coi<br />
denti, rabbiosamente, affannosamente e ad ogni costo scortecciate, la<br />
troverete sotto splendida e incorruttibile come il diamante. Il dolore<br />
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