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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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può essermi favorevole per tale compimento; chi sa che da qualche<br />

parte, in tutto l‟Universo, vi sia qualcuno cui piaccia favorirmi.<br />

La stessa formula di saluto «Addio», oggi praticamente<br />

scomparsa, avendo il valore di un «Arrivederci», aveva lo stesso<br />

significato senza la minima ombra di tristezza. È stato l‟animo<br />

romantico, incline alla melanconia, a farne l‟equivalente di «A mai<br />

più rivederci». Quando a scuola i nostri insegnanti ci insegnavano<br />

che «Addio» è la formula di saluto per mai più rivedersi, cioè senza<br />

alcun appuntamento, dimostravano di appartenere a un‟altra cultura<br />

rispetto a quella dei nostri nonni.<br />

5.7. Il piacere è innanzitutto il piacere <strong>del</strong> Soggetto, e<br />

quindi <strong>del</strong>l’Altro<br />

In psicologia, allorché è conservata la dissimmetria dei posti<br />

(Soggetto e Altro) ed è riconosciuto un posto ancheper il piacere<br />

<strong>del</strong>l‟Altro, senza disturbo per il Soggetto, il piacere è innanzitutto <strong>del</strong><br />

Soggetto. Nella psicopatologia il piacere non è, ma deve essere. E<br />

allora deve essere innanzitutto e sempre quello <strong>del</strong>l‟Altro, anche<br />

quando il Soggetto vi si identifica. Egli si abolisce così come<br />

Soggetto per fare unicamente il piacere di un Altro astratto, essendo<br />

capacissimo di fare <strong>del</strong>l‟Altro reale la propria vittima, fino alla<br />

morte.<br />

5.8. La definizione e collocazione di piacere/dolore in<br />

psicologia precede, e preordina, ogni discorso sugli affetti<br />

La lista degli affetti, piacevoli e spiacevoli, è da considerare<br />

subordinata al principio di piacere. Il riferimento freudiano è al<br />

Progetto di una psicologia: [29] «I residui dei due generi di<br />

esperienze (dolore e soddisfacimento) che abbiamo discusso sono gli<br />

affetti e gli stati di desiderio.» Qui si coglie come attrazione di<br />

desiderio e difesa primaria non significhino che prima di essi il<br />

soggetto sia una tabula rasa; anzi, in entrambi i casi c‟è memoria,<br />

immagine mnestica, grazie a cui lo stato di desiderio produce<br />

un‟attrazione positiva e l‟esperienza dolorosa ha come conseguenza<br />

l‟avversione a mantenere investita l‟immagine mnestica ostile. In<br />

122<br />

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