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Catalogo Experimenta 06

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EXPERIMENTA <strong>06</strong> - INTORNO AL FUTURO: VIAGGIO NELLE TECNOLOGIE INVISIBILI<br />

8<br />

INTRODUZIONE a cura di Piero Bianucci<br />

Quante sono le macchine che rendono più comoda e piacevole la nostra<br />

vita? Dal telefonino all’automobile, dagli elettrodomestici al lettore di<br />

CD fino a Internet, la rete che, avvolgendo l’intero pianeta, è la più grande<br />

macchina mai costruita dall’uomo, la lista sarebbe lunghissima.<br />

Ma dentro queste macchine se ne nascondono altre, più misteriose<br />

perché invisibili. Il telefono cellulare contiene tre chip che sono in sostanza<br />

altrettanti computer concentrati in pezzetti di silicio più piccoli<br />

di una moneta. Ancora più invisibile, perché del tutto immateriale, è<br />

il software che fa funzionare quei tre microprocessori. L’automobile è<br />

una costellazione di dispositivi concepiti per garantire sicurezza e comodità<br />

di guida. Il lettore di CD può farci ascoltare la musica preferita<br />

perché un raggio laser esplora milioni di minuscole cavità che codificano<br />

dati digitali. Lo schermo dei vecchi televisori a tubo catodico è un<br />

acceleratore di elettroni, cioè di particelle subatomiche, simile a quelli<br />

usati dai fisici per indagare la struttura della materia. Nei televisori più<br />

recenti troviamo schermi a cristalli liquidi o al plasma, altre sofisticate<br />

tecnologie sviluppate dalla ricerca più avanzata.<br />

Anche i più banali elettrodomestici sono macchine che a loro volta<br />

racchiudono altre macchine, azionate dall’elettricità. Avere elettricità<br />

a disposizione ormai ci sembra un fatto scontato, pare impossibile che<br />

in un tempo neanche tanto lontano, un secolo fa, l’uomo vivesse senza<br />

avere a portata di mano questa energia. Nelle nostre case sono sparse<br />

decine di prese elettriche che ci offrono una potenza da 3 a 5 kilowatt a<br />

seconda del contratto stipulato con il fornitore. E’ difficile farsi un’idea<br />

di che cosa questo dato significa. Un modo per rendercene conto può<br />

essere questo: poiché un uomo giovane e robusto lavorando di braccia<br />

e di gambe può erogare la potenza di circa 200 Watt, le prese elettriche<br />

domestiche mettono a nostra disposizione l’equivalente del lavoro di<br />

una trentina di persone giovani e robuste. Per dare un’idea concreta:<br />

la produzione costante di 3-5 kilowatt con una dinamo richiederebbe<br />

venti campioni di ciclismo in grado di pedalare senza sosta 24 ore su 24.<br />

Questo dato ci fa capire quanto il costo dell’energia (benché a noi possa<br />

sembrare elevato quando arriva la bolletta) sia in realtà trascurabile<br />

rispetto alle prestazioni d’opera che questa energia ci consente. Non<br />

solo: mentre un buon atleta può erogare i suoi 200 Watt per qualche<br />

decina di minuti e poi deve necessariamente riposarsi e rifocillarsi, gli<br />

apparecchi domestici che alimentiamo a elettricità non conoscono né<br />

fatica né stanchezza.<br />

Macchine che trasformano in lavoro l’elettricità distribuita alle prese<br />

delle abitazioni sono i motori elettrici basati sul campo magnetico<br />

rotante ideato da Galileo Ferraris nel 1888. Quelli sparsi nelle nostre<br />

case sono decine: stanno nascosti nel frigorifero, nella lavatrice, nella<br />

lavastoviglie, nel frullatore, nell’asciugacapelli, nei lettori di CD e DVD,<br />

nel videoregistratore, nel rasoio elettrico, nell’aspirapolvere e così via.<br />

Altri “schiavi” che lavorano quotidianamente per noi sono le resistenze<br />

elettriche (per produrre calore) o vari tipi di apparecchi per illuminare<br />

(lampadine a filamento, tubi al neon, Led).<br />

Ma quanti di noi sono consapevoli di tutto ciò?<br />

“<strong>Experimenta</strong> <strong>06</strong>”, intitolata “Intorno al Futuro. Viaggio nelle tecnologie<br />

invisibili”, si propone di far emergere le tecnologie sommerse nella<br />

nostra vita quotidiana, quelle “macchine”che ormai ci sono diventate<br />

così familiari da non essere neppure più percepite. Internet è il caso<br />

più clamoroso: tutti noi navighiamo tra i siti più vari, spediamo e-mail,<br />

chattiamo, ci raccontiamo nei blog, scarichiamo dalla Grande Rete musica,<br />

immagini e filmati. Eppure ignoriamo pressoché del tutto che cosa<br />

accade al di là della presa del cavetto telefonico.

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