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Catalogo Experimenta 06

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che sia. Le biblioteche raccolgono le opere che sono degne<br />

di essere messe a disposizione di tutti e tramandate<br />

ai posteri. Questo sistema ha funzionato più o meno bene<br />

sino a oggi e da sempre ha rappresentato la principale<br />

via per trasmettere il sapere. L’invenzione della stampa a<br />

caratteri mobili è stata certamente un mezzo formidabile<br />

per la diffusione della cultura e per consentire l’archiviazione<br />

a basso costo di numerose copie di ogni volume,<br />

non ha però mutato il metodo con cui le informazioni<br />

sono state tramandate.<br />

La memoria collettiva è stata affidata per millenni alla trascrizione,<br />

solo dal XIX secolo si è iniziato a far uso di strumenti<br />

diversi. La fotografia e poi il cinema, la radio e la televisione,<br />

hanno aperto nuove strade alla trasmissione di forme<br />

non testuali di informazioni ma i supporti per l’archiviazione<br />

di quanto prodotto si sono rivelati delicati e deperibili. Gli<br />

stessi libri, stampati nell’ultimo secolo su tipi di carta e con<br />

inchiostri inadatti a durare nel tempo, sono divenuti inaffidabili<br />

nell’archiviazione del sapere.<br />

La crescente mole di dati prodotti dalla civiltà moderna ha<br />

trovato nel processo di digitalizzazione e nella diffusione online<br />

due elementi di incredibile potenza per creare una memoria<br />

collettiva perennemente accessibile. Un sistema capace<br />

di inglobare al suo interno anche le memorie individuali, grazie<br />

all’abbassamento della soglia tecnologica ed economica<br />

per la diffusione delle informazioni.<br />

Si tratta della concretizzazione delle utopistiche idee di<br />

Vannevar Bush che, nel 1945, scriveva: - Consider a future device<br />

for individual use, which is a sort of mechanized private<br />

file and library. It needs a name, and, to coin one at random,<br />

“memex” will do. A memex is a device in which an individual<br />

stores all his books, records, and communications, and which<br />

is mechanized so that it may be consulted with exceeding<br />

speed and flexibility. It is an enlarged intimate supplement<br />

to his memory 11 .-.<br />

In questa visione di Bush mancava ancora il concetto di rete<br />

ma, sulla scia dei primi sviluppi degli elaboratori dell’epoca,<br />

risultava già evidente la possibilità di incrementare, in futuro,<br />

le capacità di gestione dei dati dei singoli individui.<br />

CONVERGENZA DIGITALE E INTEGRAZIONE DEI MEDIA<br />

Il successo delle tecnologie dell’informazione e della<br />

comunicazione ha spinto lo sviluppo dei media verso<br />

un’integrazione che, oggi, è evidente a tutti. Il portale di<br />

<strong>Experimenta</strong><strong>06</strong> ne è testimonianza diretta in quanto offre<br />

ai navigatori la possibilità di utilizzare media innovativi<br />

come: web-radio, web-tv, Podcast, blog, Glocalmap<br />

(www.experimenta.to.it).<br />

La convergenza digitale e l’integrazione dei media sono ancora<br />

in una fase di forte evoluzione. Uno scenario ipotizzabile<br />

per le tecnologie infotelematiche dei prossimi anni è<br />

caratterizzato da una maggior trasparenza della tecnologia<br />

stessa. La miglior interfaccia possibile è, senza dubbio, quella<br />

di cui non si avverte la presenza. Tanto più l’uso di un’apparecchiatura<br />

qualsiasi è immediato e non richiede uno studio<br />

preliminare, quanto più la stessa può essere considerata<br />

user friendly.<br />

Purtroppo, i sistemi hardware e software attuali sono ben lontani<br />

da tale risultato e l’utente si trova spesso in condizioni che<br />

richiedono competenze specialistiche per essere affrontate.<br />

La crescente pervasività dei sistemi infotelematici ed il loro<br />

utilizzo alla stregua di vere e proprie protesi cognitive non<br />

potrà che favorire lo sviluppo di nuove forme di interfaccia,<br />

sempre più adatte ad essere utilizzate da persone poco preparate<br />

dal punto di vista informatico.<br />

Il cervello umano saprà integrare sempre di più nei suoi processi<br />

le informazioni digitali provenienti da fonti diverse ma<br />

sarà con la condivisione delle risorse di calcolo che avverrà<br />

un nuovo salto di qualità: dalla CMC all’EMC (Elaborazione<br />

Mediata dal Computer).<br />

APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI<br />

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