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Catalogo Experimenta 06

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APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI<br />

112<br />

no diventando uno standard anche per quelle che una volta<br />

si chiamavano “utilitarie”. Non solo: gli utenti di veicoli industriali<br />

e di macchine agricole, ad esempio, richiedono sempre<br />

di più prestazioni analoghe, se non superiori, a quelle dell’auto<br />

che utilizzano quotidianamente.<br />

In questo contesto di mercato è fondamentale sia poter continuamente<br />

migliorare le funzioni già esistenti dei prodotti,<br />

sia avvicinare l’utente alle nuove tecnologie e ai nuovi servizi.<br />

Le aziende di successo in questo campo si distinguono per<br />

una cultura radicata e pervasiva di “centralità dell’utente nel<br />

progetto”, che si traduce nel saper fare prodotti capaci di rendersi<br />

subito familiari e graditi, fornendo nello stesso tempo<br />

funzioni sempre più ricche e articolate.<br />

L’ergonomia è la disciplina che aiuta a sviluppare e diffondere<br />

nel prodotto questa cultura. L’ergonomia ha quindi<br />

sviluppato conoscenze, metodi e strumenti che la hanno<br />

trasformata in una disciplina scientifica rigorosa capace di<br />

definire, misurare, sviluppare e comunicare le qualità d’uso<br />

fra il prodotto e l’utente.<br />

Questa evoluzione è stata guidata dai cambiamenti sociali e<br />

tecnologici che hanno fatto crescere la complessità dei prodotti<br />

e delle aspettative del mercato. I mezzi di trasporto e in<br />

particolare l’automobile sono un esempio: a metà del secolo<br />

scorso le aspettative e le risposte erano semplici ed erano<br />

governate direttamente dagli ingegneri; pensiamo a prodotti<br />

frutto del genio di progettisti eccellenti come la 500 di Dante<br />

Giacosa o la Vespa di Corradino D’Ascanio.<br />

Nei decenni successivi, in cui la piacevolezza emerge come<br />

motivo d’acquisto primario, l’ergonomia è delegata principalmente<br />

ai designer, nell’ambito di funzionalità ancora relativamente<br />

semplici. Oggi l’automobile adotta sempre più nuove<br />

tecnologie che dialogano in modo articolato con l’utente, per<br />

rispondere alle crescenti aspettative di qualità della mobilità<br />

e per garantire più sicurezza di guida.<br />

Il compito dell’ergonomia come disciplina a servizio del pro-<br />

getto è rispondere a queste esigenze con soluzioni sempre più<br />

coerenti con l’utente, con le sue capacità e le sue aspettative.<br />

Essa si è perciò specializzata in ergonomia fisica ed ergonomia<br />

cognitiva; inoltre, utilizza i nuovi sofisticati strumenti<br />

della realtà virtuale fino dalle fasi iniziali del processo di sviluppo<br />

di un prodotto.<br />

Il Centro Ricerche Fiat è impegnato a rafforzare e diffondere<br />

la cultura della progettazione centrata sull’utente, nei prodotti<br />

di oggi, nell’innovazione tecnologica e negli ambienti<br />

di lavoro.<br />

IMPATTO SUL SETTORE AUTO DELLA DIRETTIVA<br />

COMUNITARIA SUL FINE VITA DEGLI AUTOVEICOLI<br />

La riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività dell’uomo<br />

è diventato uno degli obiettivi primari della nostra società.<br />

Questo obiettivo si deve perseguire non solo attraverso la<br />

riduzione delle emissioni e dei rifiuti, ma anche e soprattutto<br />

attraverso una gestione più oculata ed efficiente delle risorse.<br />

L’auto ed i veicoli in generale, sono una delle cause, anche<br />

se non l’unica, di inquinamento e sfruttamento delle risorse.<br />

L’industria veicolistica ha già fatto molto e molto si è proposta<br />

di fare: negli ultimi venti anni le emissioni sono state<br />

ridotte di più di dieci volte e si arriverà ad emissioni vicine<br />

allo zero nei prossimi anni grazie alla diffusione di veicoli a<br />

metano e allo sviluppo delle nuove motorizzazioni. Purtroppo<br />

dovremo attendere di più per le vetture ad idrogeno.<br />

Ora, però, si profila un nuovo grande obiettivo: il trattamento<br />

dei veicoli a fine vita (i cosiddetti End of Life Vehicles, ELV)<br />

con stringenti limiti di riciclo, riuso e recupero energetico non<br />

solo per i veicoli del futuro, ma anche per quelli già circolanti.<br />

È quanto prescrive la direttiva 2000/53/CE, emanata dall’Unione<br />

Europea il 18 Settembre del 2000. Si regolamenta,<br />

così, la terza fase del ciclo di prodotto: il fine vita, ma con la<br />

necessità di intervenire anche sulle parti più a monte, cioè<br />

progettazione e produzione. Una sfida importante, da giocare

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