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PROVA #1 -disegno e scrittura automatica- trad_ tutti insieme erano ormai
1 2 3 trascorsi dove A B Zeta era tra poco a letto steso sesso ABEZEZUE
stava lasciandoci a poco distanza tra me e il cane di mammà apri la porta
ma non importa la prova degna del recondito AZULEYA azzurro marino
stronzo quando sei tanto mancia via di culo verde tuo-
PROVA #2 –prosa automatica- trad_ sempre restando a Trasimeno ho incontrato
Piotrek mancandogli di rispetto reciproco dunque da farsi malinconici
villaggi nello sguardo assente movimento edulcolorato di grappoli
invidiosi del passato a se stante dentro e non oltre le volontà liturgiche e
l’ignoto restando fermo a volontà guardando sempre Gaza strisce orizzontali
bianche paesaggio innevato si para di fronte a lazzi e sprazzi mai visti
e sentiti felicita’ invasa da un cumulo di formiche nere senza ragione pena
disastro ho intravisto di sfuggita nella mia cameretta gocce di tabasco orientale
fornite di mandorle insalata mentre guardo in alto ascolto sempre
me dentro di te ho rimpianto le vetrine vuote spoglie di gestualità priva
di forza allontanata dalla moltitudine si distraeva felicemente voltando
volando a destra nei pensieri foschi di musica regina alta calda sempre
se stessa una volta vicina viscida scivolava nella merda a testa alta voluttà
ibrido senza sonno con voglie semi di cani gatti ansia di recitare ogni
momento antropomorfo ingurgita nenie domenicali piccioni procederanno
senza distrarti ogni volta che tu lo vorrai te ne accorgerai vivendo niente
di piu’ che te stesso nubi di sale riso di un pazzo vendo tappeti mobili e
arazzo voglie maleducate sempre ti aspettano rispondendo tra un via vai
nei vicoli di un pozzo misurato con astuzia strumento cartesiano ti accecavano
quando da giovane rimanevo immobile colla da parati sullo sfondo
manuale di scomodita’ e prude prude grattarsi velocemente sullo spigolo
archietettonico violento senza spazio senza respiro trangugio mille idee di
sogni smarriti enologo di vita passata futuro alter-ego di Walter che corre
ride cade anche quando niente ormai di sicuro e’ cominciato da quando
ritornai a soccombere non penserai mai di mostrarmi così come sei senza
pensare di ferirti un po’ come vuoi qua e’ finito-
vivo a Dublino, annuso l’aria e taglio cipolle, in questo numero di 0rdnung
partecipo scribacchiando e scarabocchiando sul tavolo della cucina dopo
le 10 di sera ascoltando in sottofondo le urla degli ubriachi provenienti dal
pub sotto casa…un’altro esempio di linguaggio, scrivo e fumo senza filtro.
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