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-INNER VISION-<br />

LE PAROLE ESCONO INCONSCE<br />

di Alberto Massaccesi aka Kresko<br />

No. Non sono sempre quello che voglio essere, quasi a fatica dico quello<br />

che realmente penso e, per quanto veda la mia immagine ben chiara davanti<br />

a me: io non sono lei. Qualcuno disse che la colpa delle malattie,<br />

mentali e non, deriva da una società malata e ipocrita. Maledetta società.<br />

C’era un periodo dove ero un Angelo, non avevo assolutamente pressioni<br />

di alcun tipo, ero perfetto e niente manovrava il mio linguaggio.<br />

Poi cominciai a prendere vita, nacqui e iniziò la trasformazione, plasmandomi<br />

e fondendomi con l’ambiente circostante.<br />

Smisi di essere l’immagine della perfezione e mi legarono al mondo,<br />

cucendomi addosso il “mio” nome.<br />

Il “mio” corpo prese forma e la “mia” fisionomia rispecchiava a pieno il<br />

“mio” carattere, anche un po’ il loro, quello dei genitori, le persone intorno<br />

a me. Da 0 a 6 anni. Perché sì. Da quando vidi la luce per la prima<br />

volta fino all’età di 6 anni, periodo di maggior apprendimento, io, Alberto<br />

Massaccesi, acquisii il mio carattere. Il mio programma principale.<br />

Il programma principale, che è parte dell’inconscio, opera per il 95%,<br />

mentre la coscienza per il restante 5%. Siamo praticamente svegli per<br />

una piccolissima parte. Per lo più, la vita è una software programmato<br />

da altri, e noi siamo il virus. Il bug che vuole sovvertire il tragico epilogo<br />

che ci lega a spettatori, siamo la coscienza che vuole cambiare il risvolto<br />

della battaglia e trasformarsi in qualcosa di più di un essere legato ad<br />

una “psicologia collettiva”.<br />

Così, di fatto, avviene la mia lotta verso un linguaggio più chiaro, senza<br />

doppi fini e più dannatamente mio.<br />

Parlo male di un po’ di gente.<br />

Insulto chi mi supera in macchina.<br />

Vado in collera quando mi si dice cosa fare.<br />

Dico frasi sconnesse.<br />

Parlo senza pensare lasciandomi deviare dallo stress (altra perla della<br />

società moderna).<br />

Non sempre ascolto chi mi parla.<br />

30<br />

Problema di molti, bene, ma magra consolazione.<br />

Vorrei essere diverso, a volte, da quel che sono. Ribaltare la mia vita.<br />

Resto sempre in qualche modo legato a una persona, la mia, di cui non<br />

sempre condivido le azioni.<br />

5%……<br />

L’esimio. Lettera uno: introspezione.<br />

di Alberto Massaccesi aka Kresko<br />

«Inoppugnabile. Benché alcune fonti, impalpabili discordanze vitali, altro<br />

non avrebbero che da ribattere il contrario: rancore e sintesi, altro<br />

non erano che sinonimi di abnegazione, in egual modo vitali. Permeate<br />

nell’incedere della locomozione de L’esimio.<br />

Floricoltura e Farmacologia erano, all’alba di strani eventi, obbligo nella<br />

e per la permanenza de L’esimio.<br />

Oscure erano le sue arti culinarie. Oscuri erano i luoghi, contenenti tomi<br />

di invidiabili e malaffarose esperienze di pueril gozzoviglio. Chiara invece,<br />

era la ragion concreta, che portava a rivivere pensieri remoti. Fantasie<br />

morbose e insperate. Insistenti erano i dilemmi».<br />

(tratto da “Il Chirurgo di New York”. Romanzo mai finito, mai iniziato)<br />

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