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“Ciao Antò!! Qua la mano, saluta. Com’è andata oggi?”<br />

“Uè, Consu, bella lì. Sì, sì, tranzolla, oggi abbiam piazzato bene, solo che<br />

ho dovuto fare il grosso da solo, che Jesus non era proprio in forma. È<br />

un periodo che lo vedo malaccio, te hai notato? Passami la birra, intanto,<br />

va’.”<br />

“Eh, ma me l’ha detto lo Spicchio che era giù di corda anche l’altra sera.<br />

Pensa che non ha voluto nemmeno venire al pub dopo lo smazzo. Non è<br />

che ha beccato in giro ancora la Daniela? Quella lì lo ha proprio<br />

rincretinito. Son tre anni che se la mangia con gli occhi e lei non lo caga<br />

di striscio.”<br />

“No, no, cazzo dici?! Va’ che la Dani non gli interessa più. Ti dico che l’ho<br />

visto messo male davvero. Tipo che l’altro giorno non riusciva nemmeno<br />

a parlare decentemente e si inceppava tutto con la lingua. Sembrava un<br />

cazzo di handicappato.”<br />

“Ahahha, te, immagina se ti sente dire ‘ste cose! Minchia, ti<br />

spaccherebbe il culo al volo!!”<br />

“Consu, te lo dico davvero serio. Non c’è più tanto del tutto. Continua a<br />

lamentarsi che gli vengono dei crampi quando siamo magari stati tranquilli<br />

tutto il giorno. Poi ieri ti dico che mi ha fatto spavento, perché mi<br />

stava passando delle storie da dare ad un tipo che stava arrivando e, lo<br />

sai, di solito è anti sgamo di bestia, invece stavolta, sembrava quasi che<br />

gli si fossero inceppati i meccanismi del braccio ed è rimasto lì con la<br />

bustina in mano in bella mostra e non riusciva a passarmela e quando si<br />

è sbloccato gli è partita di mano e la buttata avanti. Che io ci son rimasto<br />

e non sapevo se scherzava. Mi ha fatto incazzare di bestia e gli ho urlato<br />

‘cazzo fai, Jesus!? Stai bene?? Che minchia di scherzi sono, ci vuoi far<br />

sgamare?!’ e lui mi ha detto che non aveva idea di cosa fosse successo,<br />

che era come se gli si era bloccato il braccio.”<br />

“Gli si è proprio bloccato così?! E non ti ha detto un cazzo che gli hai<br />

urlato addosso, Antò?”<br />

“Sì, beh, dopo un po’ si è incazzato come al solito e mi ha tirato un ceffone<br />

e m’ha detto di non parlargli mai più così, sennò potevo anche<br />

andarmene a fanculo da un’altra parte e che se a lui andava di fare uno<br />

scherzo, lui poteva, perché è lui che comanda e la roba è sua.”<br />

“Beh, vedi che scherzava, allora… non c’è un cazzo da preoccuparsi.”<br />

“Sarà così, però boh, l’ho visto strano davvero.”<br />

20<br />

Sono un paio di settimane che mi sento strano. Tutto è un po’ più sfasato<br />

e fuori controllo. Tipo che l’altro giorno non riuscivo più a scendere dal<br />

letto e ci ho messo una vita. Sono giovane, mi tengo in moto, non mangio<br />

così male, ogni tanto faccio calcetto con gli altri. Che cazzo devo avere??<br />

Tipo l’altro giorno con Antò. Che figura di merda! Mi s’è bloccato il braccio<br />

con la roba sopra e poi mi è scappato tutto in aria… Meno male che<br />

ho finto di scherzare, anche se lui s’è pure preoccupato, io non so se se<br />

l’è bevuta…<br />

Poi ho notato che faccio fatica anche a parlare, tipo che sembro scemo.<br />

Qualche crampo alle gambe e cose così mi capitavano a letto anche prima,<br />

ma così tanto no e che mi si bloccava la lingua, beh, quello mai! Ho<br />

un po’ di paura, se ci penso mi viene freddo… Credo che devo andare<br />

da un dottore e spiegargli tutto, magari è solo un momento così, ma a<br />

mamma non ci voglio dire niente, che sennò si prende male.<br />

“Pronto?”<br />

“Pronto, salve. Sono il dottor Lopresti, posso parlare con Giovanni Lo<br />

Camice, per cortesia?”<br />

“Dottore! Salve! Sono la mamma di Giovanni, Carmela! Ma che è successo?<br />

Mi dica, mi dica, tanto Gianni è fuori, adesso!”<br />

“Ah, salve signora Carmela! Allora riferisco a lei. È per gli esami che abbiam<br />

fatto fare a suo figlio. Ho avuto i responsi proprio ora. Scusi se ci è<br />

voluto tanto a farvi sapere, ma abbiam dovuto fare alcuni accertamenti.”<br />

“Ma quali esami!? Giovanni non m’ha detto nulla. Cioè, l’ho visto un po’<br />

più affaticato ultimamente, ma non credevo che era andato a farsi vedere!<br />

È grave, dottore? Cos’ha??”<br />

“Non sapeva di questi esami. Ah…capisco. Beh, mi dispiace, ma non<br />

siamo ancora certi di cosa si tratti di preciso. Bisogna che suo figlio si<br />

ripresenti in ospedale il prima possibile, vorrei rivederlo e capire alcune<br />

cose. Se venisse domani per le 15.00, sarebbe perfetto.”<br />

“Ma come non sapete di cosa si tratta?? Ma che cos’ha?”<br />

“Non lo sappiamo proprio, è per questo che vorremmo riaverlo qui. Allora<br />

domani sarà possibile, signora?”<br />

“Certo, glielo faccio sapere appena torna. Alla fine, se è una cosa importante,<br />

è giusto che ci vada volente o nolente. Speriamo in bene, dottore!<br />

21

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