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non mi si piglia mica per il culo, eh. O ci stai o no. Non che prima mi<br />

stai tutto il tempo a ballarmi col culo attaccato al cazzo e poi cerchi<br />

di svignartela sul più bello!! E così è successo che un paio le abbiamo<br />

dovute forzare un po’. Sì, sì, violenza sessuale! Ahahah, che cazzata!<br />

Mica le ho prese per caso da strada e scopate a forza sul marciapiede,<br />

come fanno certi marocchini. Prima erano disponibili, le zoccolette. E<br />

poi, vorrei proprio vedere con che coraggio ci denuncerebbero! Quando<br />

prima in discoteca tutti le han viste starci addosso tutta la sera e poi<br />

c’è di mezzo anche della droga che TU hai voluto! Pensa te che figura..<br />

E comunque, a parte queste uscite e qualche bevuta al pub, bene o male<br />

me ne sto sempre qui nel mio quartiere. E si lavora sempre. Sicuramente<br />

è molto più sicuro come mestiere che stare in cima ad un tetto<br />

a mettere tegole o stare in una fabbrica di vernici a respirare schifo.<br />

Così è più sicuro, i soldi sono immediati, i capi si fidano di me e sto<br />

facendo carriera, chissà che non mi affidino qualche altra zona… Devo<br />

pensare a mantenere la famiglia, devo pensare a mia madre, devo fare<br />

ciò che quello stronzo di nostro padre non è stato in grado di fare. La<br />

mia mamma. È una donna all’antica, si è sempre fatta in quattro per noi<br />

due figli ed è giusto che ora anch’io do una mano, devo ricambiare le sue<br />

fatiche. E poi, sì, c’è anche Lucia, mia sorella. Quella c’ha il grillo per lo<br />

studio ed è anche brava, non è mai stata bocciata. Io non ci parlo tanto,<br />

perché mi fa strano, mi corregge tutti i congiuntivi, legge troppo per i<br />

miei gusti. Si vede che pensa che io vado in giro a cercare casini e che<br />

così faccio preoccupare ancora di più mamma, ma io non sono come lei,<br />

io non vado bene a scuola, non mi è mai andata giù la scuola. Ho mollato<br />

appena ho potuto. E poi qualcuno il mangiare in casa lo deve portare. E<br />

io sono l’unico maschio della casa e tocca a me. Lucia va all’università<br />

statale e non ho ancora capito in che cosa vuole laurearsi. Non so nemmeno<br />

a cosa può servire tutta questa scuola. La vita qua è dura e se ce la<br />

farà sono contento per lei; magari si trova un lavoro noioso, ma che guadagna<br />

bene e si sposa e tutto va a posto e ci dà magari una mano anche<br />

a me e a mamma. Ma coi tempi che corrono, di lavoro non ce n’è. Intanto<br />

lavora di sera, nel fine settimana, in un bar in centro, almeno si paga un<br />

po’ le sue cose e, se riesce, dà qualcosa a mamma. Non so se le voglio bene,<br />

perché non è che si parla molto, ma è mia sorella e mi prenderei anche un<br />

proiettile per lei e mia madre. Perché se c’è una cosa buona che so, che mi<br />

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ha insegnato proprio mamma, è che la famiglia viene prima di ogni cosa.<br />

Gianni, Gianni…matto come un cavallo. È sempre tanto silenzioso in<br />

casa, che mi domando sempre “chissà a che pensa?”. Lui crede che io non<br />

so da dove prende i soldi, ma si sbaglia. Le mamme sanno sempre tutto.<br />

Non sono mica stupida. Lo so cosa combina quando esce di casa. Ma, del<br />

resto, cosa dovrei dirgli? Quei soldi fanno comodo e il lavoretto di Lucia<br />

non basta e nemmeno il sussidio e nemmeno quei pochi spiccioli che riesco<br />

a racimolare quando vado a fare qualche puntura dalle signore dei<br />

palazzi vicini. Quando ero più giovane riuscivo a fare le pulizie in città, in<br />

centro. E lì qualcosa potevamo anche permettercela, poi tutti questi acciacchi,<br />

questa artrite... E ho sempre lavorato in nero e non sono ancora<br />

arrivata all’età della pensione. In più, da quando Salvatore se n’è andato…<br />

Mi domando sempre cosa ho sbagliato, per farlo andare via. Proprio io,<br />

che stavo sempre zitta ed attenta ai suoi bisogni. Ci lavavo le cose, tenevo<br />

tutto pulito, il cibo caldo non mancava mai e cucino anche bene, quando<br />

voleva, gli lasciavo fare a letto, senza lamentarmi mai. Non sono mai<br />

stata una passionale. Ci si sposa perché è giusto, perché è il momento.<br />

Io lui lo conoscevo da quando ero bambina e andava bene, perché aveva<br />

la casa ed io di dote non ne tenevo, ma sono sempre stata una brava<br />

moglie. Se voleva uscire al bar, lo lasciavo andare, di bambini gliene ho<br />

dati due, un maschio e una femminuccia, cosa voleva di più? Sì, è vero, io<br />

non sono bionda come la sua nuova che si è presa mio marito, non sono<br />

nemmeno alla moda come lei, non mi trucco tanto, però un uovo io lo so<br />

cucinare, lei no. Sarà perché, come diceva mia mamma, “Carmela, stai<br />

alla larga dai maschi. Gli uomini sono tutti maiali. Tieni le gambe strette<br />

o non ti prenderanno sul serio”. Magari lei le gambe le tiene aperte. Mah.<br />

Ultimamente, Giovanni mi è sembrato più strano del solito. Si sveglia<br />

un po’ più tardi ed è sempre stanco. Comunque sia, esce lo stesso e<br />

quelle 50 o 200 euro arrivano bene o male sempre. Lui non lo sa, ma<br />

io, ogni mattina, vado in chiesa ed accendo una candela per lui e ci<br />

dico una preghiera a Gesù, per fargli trovare un po’ di ragione, perché<br />

questa vita qua non va bene. Non fa bene alla sua anima. Io lo so che<br />

non è cattivo, anzi, è solo che di altri lavori non ci stanno e lui fa quello<br />

che può. Speriamo che non finisca in prigione, mio povero Gianni…<br />

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