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ed ha iniziato a urlarmi addosso col suo accento cretino “Limetila giù subito oppule pagala! Va’ che ti ho visto, eh!”, ma l’ho messo subito in guardia “Cinciuuan di merda, tu prova ad alzare un dito o a dire qualcos’altro e io ti spacco tutto il negozio, poi ti faccio il culo a te e a tua moglie figa a mandorla, capito, SLONZO?!!”. Per fargli capire che facevo sul serio, gli ho pisciato sulle scarpe e sul pavimento, mentre due dei miei lo tenevano fermo ed altri due si portavano via un paio di bottiglie in più, direttamente in mano, senza neanche nasconderle. E vi assicuro che quella volta lì mi è venuto duro come il marmo. Dopo la sega mattutina, faccio colazione, do un bacio a mamma e me ne esco che ho già un sacco di lavoro da fare. Bisogna fare il giro e farsi dare i soldi dai fidati che hanno qualche debituccio ed hanno chiesto qualche giorno in più per pagare, poi, io e i miei soci, ce ne andiamo vicino alla stazione, che lì è zona nostra e nessuno ci rompe le palle, a parte gli sbirri che ogni tanto fanno ronda, ma un paio li conosco e neanche ci cacano. Poi aspettiamo. Tutto è già pesato dalla sera prima, qualche ordine ce l’abbiamo già da parte per una decina di clienti e, se manca qualcosa e la giornata è bella movimentata, allora accompagno un ragazzino che esce con noi a prenderla da un tipo che gliela dà un altro tipo un po’ più tagliato. Tanto al ragazzino nessuno rompe e, se ci fermano, diciamo che è mio fratellino e che lo devo portare da un amico di scuola o a scuola o a casa. Comunque non ci si può lamentare. Di lavoro ce n’è per tutti e la droga non passa mai di moda. Al massimo passa di moda una storia, ma poi ce n’è subito un’altra nuova, qualche merda chimica che va bene anche per quelli che vanno ai locali o alle feste. Ma i grandi classici restano intramontabili. Anche l’ero è tornata di moda, se la fumano più che altro. E quella rende, perché quando uno inizia a farsi qualche stagnola, poi, dopo un po’ ne vuole ancora e ancora. E poi tanti pensano ancora che a fumarsela è una cosa tranquilla, mica come spararsela dentro, e quindi ci vanno giù pesanti, ma la realtà è che non riescono lo stesso a smettere. Certo non è lo stesso però è sempre la stessa merda. Ho un paio di amici che gli piace andare alle feste, ai rave. Allora ne approfitto, ce li mando a vendere e peso tutto prima ovviamente, perché fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, e, oltre a un po’ di quei soldi gli lascio un paio di trip o della ketch. Robba non ne vogliono, del resto come cazzo fai a ballare con quello schifo addosso?! Qua in periferia va bene, quella, sì. 14 Poi ci sono gli altri, qualcuno lo mando a fare qualche commissione, qualcun altro viene con me a vendere. Me li tengo buoni con una piccola percentuale o con un po’ di merce. Magari offro una canna o una riga di cozza che quella sì, quella è l’unica che mi piace e mi tira su quando c’è da far casino. Alla fine, anche se lavorano per me, direi che siamo più o meno amici tutti, tra di noi. Certo, il grosso me lo tengo io e peso io e i soldi li divido io e i contatti coi superiori li ho io, però alla fine ci conosciamo da quando eravamo piccoli con alcuni, altri, invece, li vedevo sempre in giro, quindi sì, siamo quasi una famiglia. Usciamo anche assieme alla sera a bere, andiamo a ballare in disco e così uniamo l’utile al dilettevole. Alla fine non è che pensiamo solo al lavoro, pensiamo anche noi alla figa, eh, siam fatti di carne. Andiamo a ballare e cerchiamo di rimediare qualche mignottella che balla con la gonna cortissima, col giro fica, tutte le cosce di fuori. A ‘ste tipelle offriamo sempre qualcosa, magari una roba da bere bella forte o una striscia, così poi ti si incollano addosso subito, perché ne vogliono ancora e vanno in visibilio e si arrapano e ti ballano tutte appiccicate, magari con te che ti senti addosso le tette della tipa e dietro ha due dei tuoi che le si strusciano sul culo. Hanno addosso quelle magliettine luccicanti, aderenti con quelle tettine che saltano sotto… Se ci va bene, un paio riusciamo anche a portarcele via, magari qualcuno riesce gli a farsene una in bagno. Alla fine non siamo così brutti e poi con le luci della disco, un paio di mosse d’anca e un cocktail pesante e un po’ di cozza, quelle non capiscono più un cazzo e per loro sei un figo pazzesco e quelli che stanno con te pure. Ci vestiamo bene quando andiamo a ballare, mica da lavoro. Bei jeans attillati, una canottiera nera strettissima e scarpe di tendenza. Alla fine i soldi che facciamo servono anche a questo! Quando ne riusciamo a catturare un paio, dicevo, magari, se non fanno troppe storie e se sono abbastanza sballate, allora riusciamo anche a scopacele a turno. Certe volte, sembrano in trance, come addormentate. Per fortuna il primo giro spetta a me, che sono Jesus, il capo. Ce n’è stata qualcuna che ha cercato di tirarsi indietro, ma Cristo, come cazzo stai? Prima mi stai addosso, perché vedi che ti offro di ogni e sniffi di tutto, bevi e ci segui a casa del Pizzo che abita da solo e tu te ne vai in giro con una dozzina di maschi così come se nulla fosse e poi pretendi di tirarti indietro?? Sei proprio una troia scema! Ed a me 15

ed ha iniziato a urlarmi addosso col suo accento cretino “Limetila giù<br />

subito oppule pagala! Va’ che ti ho visto, eh!”, ma l’ho messo subito<br />

in guardia “Cinciuuan di merda, tu prova ad alzare un dito o a dire<br />

qualcos’altro e io ti spacco tutto il negozio, poi ti faccio il culo a te e a<br />

tua moglie figa a mandorla, capito, SLONZO?!!”. Per fargli capire che<br />

facevo sul serio, gli ho pisciato sulle scarpe e sul pavimento, mentre<br />

due dei miei lo tenevano fermo ed altri due si portavano via un paio<br />

di bottiglie in più, direttamente in mano, senza neanche nasconderle.<br />

E vi assicuro che quella volta lì mi è venuto duro come il marmo.<br />

Dopo la sega mattutina, faccio colazione, do un bacio a mamma e me ne<br />

esco che ho già un sacco di lavoro da fare. Bisogna fare il giro e farsi dare<br />

i soldi dai fidati che hanno qualche debituccio ed hanno chiesto qualche<br />

giorno in più per pagare, poi, io e i miei soci, ce ne andiamo vicino alla<br />

stazione, che lì è zona nostra e nessuno ci rompe le palle, a parte gli sbirri<br />

che ogni tanto fanno ronda, ma un paio li conosco e neanche ci cacano.<br />

Poi aspettiamo. Tutto è già pesato dalla sera prima, qualche ordine ce<br />

l’abbiamo già da parte per una decina di clienti e, se manca qualcosa e la<br />

giornata è bella movimentata, allora accompagno un ragazzino che esce<br />

con noi a prenderla da un tipo che gliela dà un altro tipo un po’ più tagliato.<br />

Tanto al ragazzino nessuno rompe e, se ci fermano, diciamo che è mio<br />

fratellino e che lo devo portare da un amico di scuola o a scuola o a casa.<br />

Comunque non ci si può lamentare. Di lavoro ce n’è per tutti e la droga<br />

non passa mai di moda. Al massimo passa di moda una storia, ma poi<br />

ce n’è subito un’altra nuova, qualche merda chimica che va bene anche<br />

per quelli che vanno ai locali o alle feste. Ma i grandi classici restano<br />

intramontabili. Anche l’ero è tornata di moda, se la fumano più che altro.<br />

E quella rende, perché quando uno inizia a farsi qualche stagnola,<br />

poi, dopo un po’ ne vuole ancora e ancora. E poi tanti pensano ancora<br />

che a fumarsela è una cosa tranquilla, mica come spararsela dentro,<br />

e quindi ci vanno giù pesanti, ma la realtà è che non riescono lo stesso<br />

a smettere. Certo non è lo stesso però è sempre la stessa merda.<br />

Ho un paio di amici che gli piace andare alle feste, ai rave.<br />

Allora ne approfitto, ce li mando a vendere e peso tutto prima ovviamente,<br />

perché fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, e, oltre a un po’ di quei soldi gli lascio<br />

un paio di trip o della ketch. Robba non ne vogliono, del resto come cazzo<br />

fai a ballare con quello schifo addosso?! Qua in periferia va bene, quella, sì.<br />

14<br />

Poi ci sono gli altri, qualcuno lo mando a fare qualche commissione,<br />

qualcun altro viene con me a vendere. Me li tengo buoni con una piccola<br />

percentuale o con un po’ di merce. Magari offro una canna o una<br />

riga di cozza che quella sì, quella è l’unica che mi piace e mi tira su<br />

quando c’è da far casino. Alla fine, anche se lavorano per me, direi che<br />

siamo più o meno amici tutti, tra di noi. Certo, il grosso me lo tengo<br />

io e peso io e i soldi li divido io e i contatti coi superiori li ho io, però<br />

alla fine ci conosciamo da quando eravamo piccoli con alcuni, altri,<br />

invece, li vedevo sempre in giro, quindi sì, siamo quasi una famiglia.<br />

Usciamo anche assieme alla sera a bere, andiamo a ballare in disco e così<br />

uniamo l’utile al dilettevole. Alla fine non è che pensiamo solo al lavoro,<br />

pensiamo anche noi alla figa, eh, siam fatti di carne. Andiamo a ballare<br />

e cerchiamo di rimediare qualche mignottella che balla con la gonna cortissima,<br />

col giro fica, tutte le cosce di fuori. A ‘ste tipelle offriamo sempre<br />

qualcosa, magari una roba da bere bella forte o una striscia, così poi ti si<br />

incollano addosso subito, perché ne vogliono ancora e vanno in visibilio e<br />

si arrapano e ti ballano tutte appiccicate, magari con te che ti senti addosso<br />

le tette della tipa e dietro ha due dei tuoi che le si strusciano sul culo.<br />

Hanno addosso quelle magliettine luccicanti, aderenti con quelle tettine<br />

che saltano sotto… Se ci va bene, un paio riusciamo anche a portarcele<br />

via, magari qualcuno riesce gli a farsene una in bagno. Alla fine<br />

non siamo così brutti e poi con le luci della disco, un paio di mosse<br />

d’anca e un cocktail pesante e un po’ di cozza, quelle non capiscono<br />

più un cazzo e per loro sei un figo pazzesco e quelli che stanno con<br />

te pure. Ci vestiamo bene quando andiamo a ballare, mica da lavoro.<br />

Bei jeans attillati, una canottiera nera strettissima e scarpe<br />

di tendenza. Alla fine i soldi che facciamo servono anche a questo!<br />

Quando ne riusciamo a catturare un paio, dicevo, magari, se non fanno<br />

troppe storie e se sono abbastanza sballate, allora riusciamo anche a<br />

scopacele a turno. Certe volte, sembrano in trance, come addormentate.<br />

Per fortuna il primo giro spetta a me, che sono Jesus, il capo.<br />

Ce n’è stata qualcuna che ha cercato di tirarsi indietro, ma Cristo, come<br />

cazzo stai? Prima mi stai addosso, perché vedi che ti offro di ogni e<br />

sniffi di tutto, bevi e ci segui a casa del Pizzo che abita da solo e tu<br />

te ne vai in giro con una dozzina di maschi così come se nulla fosse e<br />

poi pretendi di tirarti indietro?? Sei proprio una troia scema! Ed a me<br />

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