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Prevenzione traumi cranici ed incidenti stradali - Azienda ULSS 8

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A Z I E N D A<br />

<strong>ULSS</strong> 8 ASOLO<br />

A C U R A D I :<br />

AZIENDA <strong>ULSS</strong> N. 8<br />

Rita Cagnin<br />

Massimo Melloni<br />

Massimo Prior<br />

Giuseppe Salce<br />

Anna Elisabetta Trevisan<br />

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA<br />

DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE<br />

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA<br />

Andrea Spoto<br />

Giulio Vidotto<br />

tipografia battagin s. zenone e. (tv)<br />

<strong>Prevenzione</strong><br />

<strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong> <strong>ed</strong><br />

<strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong><br />

ANALISI DEI DATI E DELL’EFFICACIA<br />

DI UN QUESTIONARIO (indagine 2008-2010)<br />

A Z I E N D A<br />

<strong>ULSS</strong> 8 ASOLO<br />

PROGETTO DI PREVENZIONE<br />

“Sicurezza stradale<br />

e uso del casco”


a cura di:<br />

AZIENDA <strong>ULSS</strong> N. 8<br />

Rita Cagnin<br />

Massimo Melloni<br />

Massimo Prior<br />

Giuseppe Salce<br />

Anna Elisabetta Trevisan<br />

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA<br />

DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE<br />

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA<br />

Andrea Spoto<br />

Giulio Vidotto


<strong>Prevenzione</strong><br />

<strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong> <strong>ed</strong><br />

<strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong><br />

ANALISI DEI DATI E DELL’EFFICACIA<br />

DI UN QUESTIONARIO (indagine 2008-2010)<br />

in collaborazione con:


Le scuole che hanno partecipato al progetto dal 2002 al 2011:<br />

ITIS “Barsanti”- Castelfranco Veneto<br />

IPSIA “Galilei”- Castelfranco Veneto<br />

ISISS “Verdi”- Valdobbiadene<br />

ISIS “Rosselli”- Castelfranco Veneto<br />

ISIS “Maffioli”- Castelfranco Veneto<br />

ICTG “Martini”- Castelfranco Veneto<br />

ISIS “Nightingale” - Castelfranco Veneto<br />

IPSAA “Sartor”- s<strong>ed</strong>e di Castelfranco e di Montebelluna<br />

IPSIA “Scarpa”- Montebelluna<br />

LICEO “Levi”- Montebelluna<br />

LICEO “Giorgione”- di Castelfranco Veneto<br />

ISTITUTI “Filippin” - Paderno<br />

Docenti referenti del progetto:<br />

Agata Allegra<br />

Pio Caon<br />

Elvio Cavinato<br />

Antonio Dima<br />

Costantino Gambardella<br />

Rita Mellere<br />

Vittoria Melluso<br />

Nadia Palazzani<br />

Fabio Pasqualetto<br />

Paola Porcellato<br />

Regina Stocco<br />

Susy Tesser<br />

Alessandra Zago<br />

Franca Zanchin


Si desidera ringraziare<br />

per la disponibilità e la collaborazione<br />

tutti gli studenti, le studentesse<br />

e i docenti referenti che<br />

hanno permesso questo lavoro.<br />

5


indice<br />

Presentazione del progetto pag. 11<br />

Il testimonial pag. 12<br />

Le strategie pag. 14<br />

Gli strumenti pag. 14<br />

Il questionario pag. 14<br />

Analisi Descrittive 2008 pag. 17<br />

Analisi Dimensionale 2008 pag. 24<br />

Analisi Inferenziale 2008 pag. 33<br />

Analisi Descrittive 2010 pag. 37<br />

Analisi di Affidabilità 2010 pag. 43<br />

Scala Approfondimento 2010 pag. 49<br />

Scala di Gradimento 2010 pag. 51<br />

Analisi Inferenziale 2010 pag. 55<br />

Conclusioni pag. 57<br />

Considerazioni del gruppo di lavoro <strong>ULSS</strong> pag. 62<br />

Allegati: pag. 65<br />

Questionario d’ingresso pag. 67<br />

Questionario di uscita pag. 73<br />

Intervista Autosomministrata pag. 77<br />

7


8<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


“…Mi viene naturale avere paura all’apparire della<br />

violenza e mi viene naturale usare l’unico modo possibile,<br />

lecito <strong>ed</strong> efficace per aggirare la violenza: disprezzarla,<br />

deriderla, sgonfiarla.<br />

Chi usa la violenza - compreso quello che corre in<br />

motocicletta a 300 all’ora - è quello che ha una paura<br />

insopportabile della vita e della morte, più paura di me<br />

che ho paura della violenza e nessuna paura, o quasi,<br />

della vita e della morte. Forse ho soltanto un’orribile<br />

nostalgia di quello che è successo e di quello che forse<br />

non è successo e che forse ho perduto, ho sempre<br />

perduto.”<br />

(da Scritto di notte di Ettore Sottsass <strong>ed</strong>. Adelphi 2010).<br />

9


10 PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Presentazione<br />

del progetto<br />

presentazione del progetto 11<br />

Dal 2003 l’<strong>Azienda</strong> <strong>ULSS</strong> n. 8 di Asolo, attraverso una progettazione congiunta<br />

dell’Ambulatorio di Neuropsicologia del Dipartimento di Salute Mentale e il<br />

Servizio di Educazione e Promozione alla Salute, sta proponendo agli studenti e<br />

alle studentesse dai 14 ai 16 anni delle scuole secondarie di secondo grado del<br />

territorio, un progetto di prevenzione dei <strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong> e di sicurezza stradale.<br />

Il progetto ha come titolo: “Uso del casco e sicurezza stradale. <strong>Prevenzione</strong> degli<br />

<strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong> tra gli adolescenti, percezione del rischio e conseguenze dei<br />

<strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong>”.<br />

Questo progetto promosso e attuato in collaborazione con i docenti e le scuole,<br />

è finalizzato a proporre azioni di prevenzione dei <strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong> conseguenti al<br />

mancato o improprio uso del casco mentre si è alla guida del ciclomotore.<br />

Nel corso degli anni a questa principale finalità se ne sono aggiunte altre, quali:<br />

• l’analisi di come gli adolescenti percepiscano e valutino i rischi e i pericoli,<br />

m<strong>ed</strong>iante la realizzazione nel 2007 di una ricerca, in collaborazione con la<br />

Facoltà di Psicologia, Dipartimento Sviluppo e Socializzazione, dell’Università<br />

degli Studi di Padova, prof. R. Rumiati, L. Arcuri, S. Galdi, sul tema<br />

“La percezione e gli atteggiamenti degli studenti nei confronti del rischio degli<br />

<strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong>” anno 2007;<br />

• gli atteggiamenti nei confronti del rischio e della pericolosità in strada e<br />

degli <strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong>;<br />

• offrire informazione e nozioni sui comportamenti di tutela della propria<br />

e altrui salute e sicurezza stradale.<br />

Nel tempo il progetto ha suscitato un crescente interesse tra le scuole e sempre<br />

più si è allargata la richiesta di un intervento formativo/preventivo rivolto sia a<br />

studenti che già guidano, o guideranno, il motorino sia a studenti che non sono<br />

interessati a questo mezzo, ma in quanto “fruitori/abitanti della strada” sono<br />

comunque coinvolti nelle dinamiche e nei rischi impliciti al muoversi in strada.<br />

In aula incontriamo gli studenti e le studentesse per parlare delle possibili conseguenze<br />

di un incidente stradale, di fatti e di situazioni che possono esporli al<br />

rischio di fare o essere coinvolti in <strong>incidenti</strong>, si analizzano i diversi aspetti implicati<br />

nei comportamenti alla guida di un mezzo o come p<strong>ed</strong>oni o ciclisti: velocità,<br />

esibizione, destrezza, ricerca di emozioni, acrobazie e sfide.


12<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Si parla della stima dei rischi e dei pericoli, delle incognite rappresentate dal<br />

comportamento e dalle imprudenze, proprie <strong>ed</strong> altrui; si parla di azioni e comportamenti<br />

che si possono attuare per cercare di evitare o limitare gli eventuali<br />

danni in caso d’incidente.<br />

Il testimonial<br />

Grazie alla collaborazione di un testimonial, oggi trentenne, che all’età di 16<br />

anni è rimasto vittima di un grave incidente con il motorino e senza casco, si<br />

cerca di far comprendere cosa significhi sopravvivere con le conseguenze di un<br />

grave trauma cranio-encefalico. La sua presenza e la sua storia consentono agli<br />

studenti e alle studentesse di confrontarsi con un’esperienza che, anche emotivamente,<br />

risulta molto coinvolgente e che li porta a riflettere sui vari aspetti correlati<br />

alla guida, al muoversi in strada, alla vulnerabilità, al danno e alla morte.<br />

Marco...<br />

Marco ha 30 anni. E’ alto un metro e 75.<br />

I suoi capelli sono neri nerissimi, brillano alla luce<br />

del sole per il gel profumato spalmato al mattino.<br />

Indossa jeans e giubbetti corti e colorati se la<br />

stagione è fr<strong>ed</strong>da, oppure con i jeans indossa<br />

magliette colorate, escluso il nero … “anche se<br />

smagriscono ma fanno tanta tristezza” dice Marco.<br />

Marco indossa occhiali da sole, quando è all’aperto<br />

e c’è il sole. Li indossa anche negli ambienti chiusi<br />

e con delicatezza o con un gesto veloce o brusco<br />

li toglie facendo v<strong>ed</strong>ere quell’occhio destro che,<br />

come dice lui, manda a quel paese l’occhio<br />

sinistro; gli occhi sono incastonati sul suo viso<br />

come due perle nerissime uno più in alto e uno<br />

più in basso.<br />

Quando racconta la sua storia e il più delle volte<br />

le parole escono fluide dalla bocca che si piega<br />

leggermente a destra, escono una alla volta<br />

emozionando, con ironia o autoironia. Il sorriso<br />

aperto e sincero è coperto dalla sua mano<br />

sinistra, la risata fa risaltare quella sua piega in<br />

modo marcato e facendo spostare la mandibola,<br />

e ride con gran piacere.<br />

A volte invece i pensieri non trovano subito le


presentazione del progetto 13<br />

parole giuste o ad effetto e allora, Marco, si guarda attorno a cercare nello sguardo di chi gli è<br />

accanto quell’ intesa che gli suggerisca proprio la parola che lui sta cercando.<br />

A volte, chi gli sta accanto non riesce a rispondere a questa richiesta e questo diventa un pretesto per<br />

una battuta, per una divagazione che invece di distrarre coinvolge ancora di più chi sta ascoltando.<br />

Quando racconta la sua storia in classe ai ragazzi e alle ragazze occupa quello spazio fisico<br />

necessario per farsi guardare. Perché si possano intravv<strong>ed</strong>ere quei 250 punti di sutura, quella<br />

cicatrice che forma segni di Composition di Miro.<br />

Marco alza la voce e con un pugno secco batte sul tavolo se il brusio arriva a quel decibel che lo<br />

confonde; il silenzio lo calma e lo fa concentrare tra i pensieri e i ricordi.<br />

Marco non ci sente da un orecchio, Marco v<strong>ed</strong>e da un occhio per una parte (è come l’occhio del lupo<br />

di Pennac) ma il suo sguardo è profondo e sensibile.<br />

Marco cammina appoggiando il pi<strong>ed</strong>e destro e sinistro lasciando un leggero dondolio al suo fisico,<br />

al suo corpo che deve fare i conti con uno spazio che riesce a individuare con un focus-visus di 40°<br />

a destra circa, senza v<strong>ed</strong>ere quello che sta intorno e sotto di lui, praticamente il vuoto.<br />

A Marco piace disegnare su fogli bianchi con pennarelli a punta grossa con preferenze dei toni del<br />

blu e del nero, “così si v<strong>ed</strong>e di più” e, negli incontri con gli studenti, lascia i suoi disegni ai ragazzi<br />

che curiosi e ammirati lo ringraziano per quell’ulteriore dono.<br />

Marco ama ciò che riguarda le immagini, la grafica, la fotografia, la sua grande passione ritrovata e<br />

lavora con programmi di grafica al personal computer, realizza, crea, inventa, elabora loghi per ditte,<br />

società e quanti gli chi<strong>ed</strong>ono un’idea per rappresentare con un’ immagine ad effetto la loro attività.<br />

Quando racconta la sua vita ai ragazzi e alle ragazze che hanno 15 e 16 anni, parla della sua età, dei<br />

suoi 16 anni in cui lui, come loro, era nel bel mezzo di una vita impegnata tra amici, fidanzata, scuola,<br />

interessi e passioni e che gli è stata “rubata” da un grave incidente stradale con il suo motorino. Già<br />

il suo Booster R, a cui in 3 mesi aveva già fatto fare 3.700 km e che mentre tornava a casa alle due<br />

del mattino da una festa, si è andato a fermare contro un paletto della luce.<br />

Faceva un fr<strong>ed</strong>do bestiale quel 17 dicembre 1995 quando, appunto, racconta Marco “un paletto<br />

della luce mi ha attraversato la strada…”<br />

Gli hanno detto che dopo l’impatto è rimasto sull’asfalto della strada circa un’ora con la testa aperta<br />

prima che qualcuno lo soccorresse.<br />

Cosa sia accaduto quella notte nessuno è in grado di dirlo perché accanto alla versione ufficiale<br />

che parla di un “probabile colpo di sonno”, dopo qualche anno Marco e la sua famiglia, sono stati<br />

informati da una testimone oculare, di un’altra versione.<br />

Una storia che parla di un’auto che accidentalmente urta il paraurti posteriore del motorino di Marco,<br />

lo spinge fuori strada e poi si allontana, di una macchina che segue che evitando il motorino caduto<br />

si allontana anch’essa. Di questa storia il testimone ne ha parlato anche ai carabinieri ma dopo ha<br />

ritrattato tutto e non se ne è saputo più nulla.<br />

Quello che è certo è che il trauma cranico l’ha lasciato in coma per 5 mesi. Si è risvegliato dopo 153<br />

giorni sentendo prurito, pensando di essere in osp<strong>ed</strong>ale per l’appendicite.<br />

Al risveglio ha dovuto rinascere per la seconda volta e riappropriarsi della sua vita e del suo nuovo<br />

corpo, da conoscere e riconoscere.<br />

Il passato non lo poteva più aiutare, da quel sabato 17 dicembre è iniziata per Marco e la sua<br />

famiglia una storia nuova e completamente diversa da prima.<br />

Questa è la storia che Marco racconta alle studentesse e agli studenti che incontra e che racconta<br />

a quanti hanno voglia di ascoltarlo perché possano fare tesoro della sua terribile esperienza e come<br />

dice lui “non capiti a nessun altro quello che è capitato a me”.


14<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Le strategie adottate sono:<br />

• gli incontri con il gruppo di lavoro (docenti <strong>ed</strong> operatori) di programmazione e<br />

verifica;<br />

• i percorsi informativi e di aggiornamento sui vari aspetti della prevenzione<br />

<strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong> rivolto ai docenti referenti e/o interessati alla tematica;<br />

• il coinvolgimento diretto dei docenti nella presentazione della tematica agli<br />

studenti, nella somministrazione dei questionari e nella gestione dell’incontro<br />

studenti-testimonial;<br />

• la partecipazione agli incontri con gli studenti e studentesse di un testimonial;<br />

• i materiali video, le presentazioni in power point, il fascicolo informativo,<br />

la bibliografia e la filmografia.<br />

Gli strumenti proposti agli studenti e studentesse sono:<br />

• i questionari pre e post intervento somministrati dai docenti;<br />

• il questionario di valutazione e gradimento della metodologia del progetto;<br />

• la valutazione dei contenuti e degli apprendimenti m<strong>ed</strong>iante intervista<br />

autosomministrata;<br />

• la sch<strong>ed</strong>a di rilevazione uso <strong>ed</strong> <strong>incidenti</strong> in motorino.<br />

Il questionario<br />

Al fine di valutare e monitorare l’intervento si è deciso di utilizzare il questionario<br />

sia prima dell’intervento in classe con gli studenti che dopo.<br />

Questo metodo, che richi<strong>ed</strong>e un forte impegno in termini di collaborazione tra<br />

operatori/docenti/studenti di tempo e precisione, ha permesso di raccogliere<br />

informazioni sulle conoscenze, sulle opinioni e sui comportamenti, sia di verificare,<br />

in base al loro dichiarato, l’apprendimento della tematica proposta.<br />

Il questionario utilizzato fin dall’inizio, vale a dire dall’anno scolastico 2003/2004,<br />

è stato elaborato ad hoc dal gruppo di lavoro, e si basa sull’approccio metodologico<br />

elaborato nell’ambito del consumer behaviour (Fishbein e Ajzen 1980,<br />

1985). Si tratta di ricerche sviluppate nell’ambito del marketing con lo scopo<br />

di: analizzare un insieme di fattori che potrebbero indirizzare un soggetto a<br />

compiere una scelta, insieme ad altre scelte alternative. L’obiettivo degli studi<br />

di questi autori era quello di verificare quali fossero i fattori caratterizzanti una<br />

situazione o un oggetto che ne incentivassero la preferenza.<br />

In sintesi, i fattori identificati appartengono alla classe delle cr<strong>ed</strong>enze o conoscenze<br />

e alla classe “dell’importanza” o “peso” ad esse attribuite.


presentazione del progetto 15<br />

Caratteristiche dello strumento<br />

Sulla scia di quanto suggerito da Fishbein et coll. si è ritenuto di valutare <strong>ed</strong><br />

agire sia sulle conoscenze e cr<strong>ed</strong>enze sia sull’importanza ad esse attribuite. Al<br />

fine di valutare quali fossero le conoscenze e cr<strong>ed</strong>enze in possesso agli studenti,<br />

e loro relativo “peso”, prima e dopo l’intervento è stato utilizzato il questionario<br />

prec<strong>ed</strong>entemente citato.<br />

Gli item componenti il questionario riguardano informazioni circa le caratteristiche<br />

del casco, le caratteristiche del ciclomotore, gli esiti del trauma cranio-encefalico,<br />

il comportamento in caso d’incidente, della normativa e delle sanzioni.<br />

Sono diversamente formulati a seconda che s’indaghi:<br />

a. la conoscenza (“cosa so”),<br />

b. l’adesione/opinione (“cosa penso”)<br />

c. il comportamento dichiarato (“come dico di agire”).<br />

A seconda della fase di somministrazione (pre o post) vi sono delle variazioni<br />

nel questionario, rimangono identiche le sezioni che riguardano la conoscenza,<br />

l’adesione/opinione e il comportamento personale, (questa rivolta unicamente<br />

a chi guida il ciclomotore) mentre varia la sezione definita “approfondimento”.<br />

L’approfondimento nel questionario “pre” pone domande finalizzate ad acquisire<br />

ulteriori informazioni rispetto all’uso e alle caratteristiche del ciclomotore<br />

e a rilevare il numero, la dinamica e le conseguenze degli <strong>incidenti</strong> in cui sono<br />

stati coinvolti.<br />

L’approfondimento nel questionario “post” riguarda la valutazione della metodologia<br />

del progetto e il gradimento della proposta.<br />

Al fine di migliorare l’efficacia dell’azione di prevenzione e l’esigenza di verificare<br />

l’attendibilità di uno strumento dichiarativo, come il questionario, e la significatività<br />

dei dati raccolti nei diversi anni, il gruppo di lavoro <strong>ULSS</strong> ha chiesto la collaborazione<br />

scientifica al professor Giulio Vidotto, in qualità di esperto di psicometria e<br />

di valutazione del rischio di guida negli adolescenti del Dipartimento di Psicologia<br />

Generale, della Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Padova.<br />

Di seguito si propone il report conclusivo dei risultati elaborato dal prof. Giulio<br />

Vidotto e dal dott. Andrea Spoto, che riguardano i questionari raccolti negli anni<br />

scolastici:<br />

• 2006/2007<br />

• 2007/2008<br />

• 2008/2009<br />

Questa pubblicazione vuole essere un contributo finalizzato ad una migliore<br />

comprensione del pensiero e del dichiarato da parte degli adolescenti, utile a<br />

quanti, direttamente o indirettamente, sono coinvolti in attività di prevenzione e<br />

tutela della salute.


16<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Analisi<br />

Descrittive<br />

2008<br />

La prima parte delle analisi svolte<br />

è stata d<strong>ed</strong>icata alla descrizione<br />

delle caratteristiche generali del<br />

campione studiato. Tale campione<br />

si componeva di 1283 studenti<br />

di cui 848 di sesso maschile e<br />

435 di sesso femminile. I soggetti<br />

inclusi in questa ricerca appartengono<br />

a due differenti anni scolastici:<br />

2006-2007 (669 studenti)<br />

e 2007-2008 (614 studenti). Da<br />

un punto di vista della provenienza<br />

territoriale 118 studenti erano<br />

residenti nei comuni della p<strong>ed</strong>emontana,<br />

718 erano residenti in<br />

comuni della pianura e 447 studenti<br />

erano residenti in comuni<br />

fuori dal territorio dell’<strong>ULSS</strong> 8.<br />

Nelle figure a lato è proposta una<br />

rappresentazione attraverso grafico<br />

a barre delle percentuali di<br />

studenti inclusi nelle differenti categorie<br />

fin qui esposte.<br />

analisi descrittive 2008<br />

Figura 1:<br />

Percentuali relative al sesso dei partecipanti inclusi nel<br />

nostro campione.<br />

Figura 2:<br />

Proporzioni dei partecipanti inseriti nei due differenti<br />

anni scolastici.<br />

Figura 3:<br />

Proporzioni di partecipanti residenti nelle tre diverse<br />

aree prese in considerazione.<br />


<br />


<br />


<br />

17


18<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 4:<br />

Proporzioni di risposta relative al possesso del Patentino<br />

nel campione studiato, all’inizio della ricerca.<br />

Figura 5:<br />

Proporzioni di risposta relative al possesso del Patentino<br />

nel campione studiato, al termine della ricerca.<br />

Figura 6:<br />

Proporzioni di risposta relative alla guida di un ciclomotore<br />

nel campione studiato, all’inizio della ricerca.<br />


<br />

Molto interessanti ai fini di una<br />

chiara descrizione del campione<br />

sono le percentuali di risposta relative<br />

al possesso del Patentino,<br />

nonché alla guida di ciclomotori.<br />

Nelle figure successive sono rappresentate<br />

le percentuali di risposta<br />

a tali domande. Tali risposte<br />

sono suddivise tra pre-test (ossia<br />

il dato raccolto all’inizio della ri-<br />


 cerca, prima del corso di sensibilizzazione)<br />

e post-test (ovvero la<br />

misura raccolta al termine dell’intervento<br />

al fine di verificarne l’efficacia).<br />


Dai grafici si evince una sostanziale<br />

stabilità delle categorie di risposta,<br />

anche se si nota, per quanto<br />

riguarda il possesso del patentino,<br />

una diminuzione di chi non lo possi<strong>ed</strong>e<br />

e di chi lo sta prendendo, a<br />

cui fa da contraltare un accrescimento<br />

del numero di coloro che lo<br />

posseggono; mentre, per quanto<br />

riguarda la guida di un ciclomotore,<br />

si nota un leggero aumento (di<br />

circa il 10%) di chi lo usa a scapito<br />

di chi non lo usa.<br />

Un primo confronto interessante<br />

è quello che ci consente di valutare<br />

se e quanto, al termine della<br />

ricerca, vi fossero proporzioni differenti<br />

per possesso del Patentino<br />

e guida di un ciclomotore tra i due<br />

differenti anni scolastici. I grafici<br />

rendono conto di tale valutazione.<br />

analisi descrittive 2008<br />

Figura 7:<br />

Proporzioni di risposta relative alla guida di un ciclomotore<br />

nel campione studiato, al termine della ricerca.<br />

Figura 8a:<br />

Risposte Patentino 2006/2007.<br />

Figura 8b:<br />

Risposte Patentino 2007/2008.<br />


<br />


<br />


<br />

19


20<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 9a:<br />

Risposte Guida Ciclomotore 2006/2007.<br />

Figura 9b:<br />

Risposte Guida Ciclomotore 2007/2008.<br />

Figura 10a:<br />

Risposte Patentino Maschi.<br />


<br />


<br />


Dai grafici emerge una sostanziale<br />

omogeneità nelle proporzioni<br />

di risposta nei due differenti anni<br />

scolastici presi in esame.<br />

I m<strong>ed</strong>esimi confronti, relativi al<br />

possesso del patentino e alla effettiva<br />

guida del ciclomotore al<br />

termine della ricerca, sono stati<br />

condotti utilizzando come variabili<br />

di raggruppamento rispettivamente<br />

il sesso dei partecipanti e il<br />

loro comune di provenienza.<br />

I valori descrittivi di queste analisi<br />

sono presentati nelle figure rappresentate.<br />

Dalle figure riportate si evince<br />

con una certa chiarezza che la<br />

variabile effettivamente discriminante<br />

relativamente al possesso<br />

del patentino e all’uso del ciclomotore<br />

risulta essere il sesso. Infatti<br />

la percentuale di maschi che<br />

sta facendo o che possi<strong>ed</strong>e già il<br />

patentino è attorno al 70%, dato<br />

speculare a quello delle femmine<br />

che per queste due categorie raggiungono<br />

all’incirca il 30%. Estremamente<br />

interessante è anche il<br />

dato relativo all’uso effettivo del<br />

ciclomotore per gli spostamenti<br />

quotidiani. A questa domanda circa<br />

il 60% dei maschi ha risposto<br />

di usare effettivamente il ciclomotore,<br />

mentre per le femmine si<br />

riscontra un 80% di individui che<br />

dichiara di non utilizzare il ciclomotore<br />

per gli spostamenti quotidiani.<br />

Figura 10b:<br />

Risposte Patentino Femmine.<br />

Figura 11a:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Maschi.<br />

Figura 11b:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Femmine.<br />

analisi descrittive 2008<br />


<br />


<br />


<br />

21


22<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 12a:<br />

Risposte Patentino P<strong>ed</strong>emontana.<br />

Figura 12b:<br />

Risposte Patentino Pianura.<br />

Figura 12c:<br />

Risposte Patentino Fuori Territorio.<br />


<br />


<br />


Molto meno discriminativa per<br />

queste due risposte risulta essere<br />

il comune di provenienza dei partecipanti.<br />

Infatti dalle analisi non<br />

emergono significative differenze<br />

nelle distribuzioni delle percentuali<br />

di risposta.<br />

Dalle analisi dimensionali svolte<br />

sugli item del questionario sottoposto<br />

ai partecipanti verranno<br />

fornite alcune indicazioni relative<br />

a possibili migliorie nella formulazione<br />

dei quesiti e nella composizione<br />

delle scale.<br />

Figura 13a:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore P<strong>ed</strong>emontana.<br />

Figura 13b:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Pianura.<br />

analisi descrittive 2008<br />

Figura 13c:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Fuori Territorio.<br />


<br />


<br />

23<br />


24<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Analisi<br />

Dimensionale<br />

2008<br />

SCALA “CONOSCENZA” PRE-TEST<br />

Alpha reliability = 0.644<br />

Standardiz<strong>ed</strong> alpha = 0.6425<br />

Reliability deleting each item in turn:<br />

Alpha Std.Alpha r(item, total)<br />

i01 0.6411 0.6396 0.1318<br />

i02 0.6499 0.6466 0.0667<br />

i03 0.6198 0.6193 0.3234<br />

i04 0.6377 0.6305 0.2054<br />

i05 0.6353 0.6308 0.2086<br />

i06 0.6284 0.6273 0.2596<br />

i07 0.6301 0.6304 0.2470<br />

i08 0.6269 0.6276 0.2706<br />

i09 0.6402 0.6373 0.1734<br />

i10 0.6328 0.6334 0.2275<br />

i11 0.6556 0.6564 -0.0123<br />

i12 0.6406 0.6341 0.1689<br />

i13 0.6370 0.6329 0.1835<br />

i14 0.6413 0.6374 0.1372<br />

i15 0.6101 0.6161 0.3893<br />

i16 0.6151 0.6202 0.3545<br />

i17 0.6514 0.6479 0.0793<br />

i18 0.6238 0.6243 0.2938<br />

i19 0.6409 0.6381 0.1365<br />

i20 0.6215 0.6221 0.3201<br />

i21 0.6277 0.6244 0.2813<br />

i22 0.6133 0.6160 0.3673<br />

I questionari utilizzati nella ricerca<br />

venivano proposti all’inizio e alla<br />

fine dell’intervento. Abbiamo dunque<br />

3 sottoscale al pre-test e le<br />

m<strong>ed</strong>esime tre sottoscale comuni<br />

al post-test. Queste tre scale sono<br />

state definite come “Conoscenza”,<br />

“Adesione” e “Comportamento”.<br />

Le prime due scale ricevevano<br />

risposta da parte di tutto il campione,<br />

mentre veniva richiesto di<br />

rispondere alla sottoscala “Comportamento”<br />

solo a coloro che effettivamente<br />

facevano uso di ciclomotore.<br />

Oltre alle tre sottoscale vi<br />

erano altre due parti differenti tra<br />

il pre e il post-test. Nel questionario<br />

somministrato al pre-test era<br />

inserita una scala chiamata “Approfondimento”<br />

nella quale veniva<br />

richiesto (solo a chi usava il ciclomotore)<br />

di specificare alcune caratteristiche<br />

del proprio motorino e<br />

di una serie di argomenti collegati<br />

all’uso di esso. Al post-test a tutti i<br />

partecipanti era richiesto di rispondere<br />

alla scala “Gradimento” che si<br />

proponeva di indagare le opinioni<br />

degli studenti circa l’intervento a<br />

cui avevano preso parte.<br />

Le scale che sono state sottoposte<br />

ad analisi dimensionale sono<br />

le tre scale comuni del pre-test e<br />

del post-test. Le analisi sono state<br />

svolte sia per la scala al pre-test<br />

che per quella al post-test e tra gli<br />

indici ricavati saranno commentati<br />

l’alfa di Cronbach, la correlazione<br />

di ciascun item con il punteggio<br />

complessivo della scala e l’alfa


di Cronbach ricalcolato eliminando<br />

sequenzialmente e alternativamente<br />

ciascun item.<br />

Dalla tabella di risultati esposta<br />

si evincono alcune interessanti<br />

informazioni: in primo luogo la<br />

scala nel suo complesso presenta<br />

un coefficiente di coerenza interna<br />

alfa di Cronbach pari a 0.644,<br />

valore che indica che gli item<br />

all’interno della scala indagano<br />

un costrutto adeguatamente<br />

unidimensionale. In altre parole gli<br />

item presentano una consistenza<br />

interna indicando un sottostante<br />

comune aspetto indagato. Gli<br />

item evidenziati in azzurro sono<br />

quelli che meno dimostrano di<br />

essere adeguati all’interno della<br />

scala: il primo, ossia l’item 2 che<br />

recita “Il casco protegge solo se<br />

copre tutto il cranio”, presenta<br />

una scarsa correlazione con il<br />

punteggio complessivo della scala<br />

e, se eliminato, il valore dell’alfa<br />

migliora. Queste due indicazioni<br />

congiunte farebbero pensare a due<br />

possibili soluzioni: eliminazione<br />

dell’item, oppure riformulazione<br />

eliminando la parola “cranio”<br />

sostituendola con una indicazione<br />

che i rispondenti possano valutare<br />

con maggiore padronanza. Il<br />

secondo item critico è l’11 “Se<br />

sei coinvolto o testimone di un<br />

incidente stradale con feriti chi<br />

devi chiamare?<br />

Nr____” .<br />

analisi dimensionale 2008<br />

SCALA “CONOSCENZA” POST-TEST<br />

Alpha reliability = 0.6608<br />

Standardiz<strong>ed</strong> alpha = 0.6852<br />

Reliability deleting each item in turn:<br />

Alpha Std.Alpha r(item, total)<br />

i01_P 0.6520 0.6759 0.2321<br />

i02_P 0.6556 0.6810 0.1753<br />

i03_P 0.6469 0.6736 0.2607<br />

i04_P 0.6522 0.6704 0.2579<br />

i05_P 0.6481 0.6666 0.3119<br />

i06_P 0.6527 0.6784 0.2224<br />

i07_P 0.6451 0.6728 0.2755<br />

i08_P 0.6363 0.6648 0.3560<br />

i09_P 0.6528 0.6774 0.2143<br />

i10_P 0.6545 0.6802 0.2090<br />

i11_P 0.6618 0.6878 0.0816<br />

i12_P 0.6593 0.6824 0.1384<br />

i13_P 0.6558 0.6786 0.1768<br />

i14_P 0.6524 0.6662 0.2809<br />

i15_P 0.6312 0.6684 0.3746<br />

i16_P 0.6343 0.6691 0.3536<br />

i17_P 0.6710 0.6891 0.0804<br />

i18_P 0.6573 0.6826 0.1774<br />

i19_P 0.6558 0.6777 0.1816<br />

i20_P 0.6346 0.6636 0.3758<br />

i21_P 0.6493 0.6740 0.2448<br />

i22_P 0.6408 0.6690 0.3084<br />

25


26<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

SCALA “ADESIONE” PRE-TEST<br />

Alpha reliability = 0.729<br />

Standardiz<strong>ed</strong> alpha = 0.7469<br />

Reliability deleting each item in turn:<br />

Alpha Std.Alpha r(item, total)<br />

i23 0.7201 0.7393 0.2787<br />

i24 0.7208 0.7354 0.3137<br />

i25 0.7127 0.7285 0.4005<br />

i26 0.7326 0.7494 0.1428<br />

i27 0.7143 0.7337 0.3430<br />

i28 0.7248 0.7434 0.2114<br />

i29 0.7520 0.7663 -0.0995<br />

i30 0.7171 0.7352 0.3162<br />

i31 0.7128 0.7286 0.3960<br />

i32 0.7121 0.7286 0.4004<br />

i33 0.7120 0.7297 0.3963<br />

i34 0.7043 0.7228 0.4809<br />

i35 0.7106 0.7301 0.3971<br />

i36 0.7220 0.7407 0.2600<br />

i37 0.7049 0.7267 0.4406<br />

i38 0.7054 0.7276 0.4399<br />

i39 0.7166 0.7372 0.3174<br />

i40 0.7341 0.7508 0.1294<br />

i41 0.7205 0.7402 0.2751<br />

i42 0.7234 0.7435 0.2326<br />

i43 0.7253 0.7448 0.2107<br />

Questa domanda presenta una lieve<br />

correlazione inversa con il punteggio<br />

di scala. In altre parole chi<br />

risponde correttamente a questo<br />

item ottiene poi un punteggio inferiore<br />

di chi sbaglia la risposta.<br />

Dall’analisi descrittiva svolta si è<br />

osservato che un numero elevato<br />

di studenti ha risposto indicando<br />

i numeri 112 e 113. La riformulazione<br />

della domanda potrebbe<br />

richi<strong>ed</strong>ere quale sia il numero di<br />

pronta assistenza sanitaria da<br />

chiamare in caso di incidente,<br />

escludendo in questo modo priorità<br />

rivolte alle forze dell’ordine.<br />

Infine l’item 17 “Il Patentino è obbligatorio<br />

solo se si è minorenni”<br />

appare essere una domanda sulla<br />

quale potrebbe essersi creata confusione<br />

anche a causa del “sentito<br />

dire” molto diffuso in ragazzi<br />

dell’età del campione.<br />

Dalla tabella riportata si v<strong>ed</strong>e<br />

come il valore complessivo di consistenza<br />

interna calcolato attraverso<br />

l’uso dell’alfa di Cronbach<br />

sia ancora discreto e pari a 0.661.<br />

Dei tre item individuati come critici<br />

al pre-test, due si confermano<br />

ossia l’11 e il 17, mentre l’intervento<br />

potrebbe aver risolto i problemi<br />

collegati all’uso del termine<br />

cranio. Dunque rimane problematico<br />

il quesito relativo al numero<br />

da chiamare in caso di incidente,<br />

nonché l’obbligatorietà del casco<br />

per i soli minorenni. Una delle


possibili ragioni per cui i soggetti<br />

sono portati in così gran numero<br />

a sbagliare risposta è, forse, l’abbinamento<br />

tra “maggiorenne” e<br />

“patente dell’auto” che rende non<br />

necessario il Patentino. I partecipanti<br />

potrebbero infatti aver centrato<br />

le loro riflessioni sui giovani,<br />

tralasciando questa seconda categoria<br />

di persone senza patente<br />

dell’auto, ma maggiorenni.<br />

Dall’analisi dell’indice alfa di Cronbach<br />

emerge che la scala presenta<br />

una buona consistenza interna<br />

(alfa = 0.729). Anche in questa<br />

scala vi sono tre item critici.<br />

Relativamente all’item 26 “Secondo<br />

te per essere protetti basta non<br />

viaggiare oltre i limiti di velocità”<br />

appare complicato il sottointeso<br />

riferimento al casco.<br />

L’item 29 “Il casco si può acquistare<br />

usato purchè sia della misura<br />

adeguata <strong>ed</strong> integro” presenta<br />

una correlazione inversa con il<br />

punteggio complessivo della scala<br />

e potrebbe essere stato interpretato<br />

come una sorta di domanda<br />

“trabocchetto”. Si consiglia di eliminare<br />

tale item, dal momento<br />

che appare difficoltosa una sua<br />

riformulazione che ne faccia perdere<br />

l’aspetto ambiguo.<br />

Infine l’item 40, che presenta una<br />

bassa correlazione col punteggio<br />

complessivo della scala, potrebbe<br />

indicare una vasta gamma di opinioni<br />

al riguardo.<br />

analisi dimensionale 2008<br />

SCALA “ADESIONE” POST-TEST<br />

Alpha reliability = 0.7612<br />

Standardiz<strong>ed</strong> alpha = 0.7706<br />

Reliability deleting each item in turn:<br />

Alpha Std.Alpha r(item, total)<br />

i23_P 0.7537 0.7636 0.2978<br />

i24_P 0.7553 0.7621 0.3076<br />

i25_P 0.7494 0.7574 0.3733<br />

i26_P 0.7656 0.7733 0.1478<br />

i27_P 0.7469 0.7572 0.3860<br />

i28_P 0.7607 0.7714 0.1614<br />

i29_P 0.7815 0.7891 -0.1090<br />

i30_P 0.7510 0.7597 0.3381<br />

i31_P 0.7448 0.7538 0.4351<br />

i32_P 0.7402 0.7488 0.5070<br />

i33_P 0.7468 0.7555 0.4082<br />

i34_P 0.7390 0.7481 0.5130<br />

i35_P 0.7456 0.7566 0.4093<br />

i36_P 0.7570 0.7661 0.2585<br />

i37_P 0.7418 0.7540 0.4461<br />

i38_P 0.7379 0.7511 0.4966<br />

i39_P 0.7423 0.7550 0.4398<br />

i40_P 0.7637 0.7718 0.1732<br />

i41_P 0.7510 0.7621 0.3329<br />

i42_P 0.7548 0.7656 0.2756<br />

i43_P 0.7593 0.7697 0.2103<br />

27


28<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

SCALA “COMPORTAMENTO” PRE-TEST<br />

Alpha reliability = 0.8051<br />

Standardiz<strong>ed</strong> alpha = 0.8044<br />

Reliability deleting each item in turn:<br />

Alpha Std.Alpha r(item, total)<br />

i44 0.7956 0.7950 0.3978<br />

i45 0.7936 0.7926 0.4395<br />

i46 0.7960 0.7944 0.3928<br />

i47 0.8028 0.8021 0.2383<br />

i48 0.7959 0.7947 0.3933<br />

i49 0.7884 0.7885 0.5442<br />

i50 0.7969 0.7953 0.3748<br />

i51 0.8039 0.8030 0.2067<br />

i52 0.8023 0.8017 0.2446<br />

i53 0.7898 0.7907 0.4988<br />

i54 0.7930 0.7932 0.4418<br />

i55 0.7849 0.7848 0.6030<br />

i56 0.7918 0.7904 0.4952<br />

i57 0.7957 0.7943 0.4140<br />

i58 0.8092 0.8075 0.1325<br />

i59 0.7996 0.7985 0.3131<br />

i60 0.7928 0.7917 0.4617<br />

i61 0.7970 0.7960 0.3699<br />

i62 0.8037 0.8041 0.2011<br />

i63 0.7988 0.7988 0.3367<br />

i64 0.7959 0.7961 0.3901<br />

i65 0.8137 0.8132 0.0150<br />

i66 0.8081 0.8071 0.1468<br />

i67 0.7977 0.7974 0.3552<br />

i68 0.8118 0.8113 0.0405<br />

Al post-test il valore dell’alfa appare<br />

migliorato e comunque sempre<br />

buono. Restano critici i tre item<br />

prec<strong>ed</strong>enti per i quali valgono le<br />

m<strong>ed</strong>esime indicazioni già riportate.<br />

Il coefficiente alfa complessivo per<br />

la scala è buono (0.805) indicando<br />

un buon livello di consistenza<br />

interna. In altre parole gli item<br />

appaiono essere stati valutati tutti<br />

lungo il m<strong>ed</strong>esimo continuum, e i<br />

comportamenti sicuri sembrano<br />

essere messi in atto in maniera<br />

coerente dai partecipanti.<br />

Gli unici item che appaiono problematici<br />

sono l’item 65 “gli sono<br />

stati tolti i fermi” e il 68 “non sono<br />

mai stato multato perché non<br />

sono mai stato fermato da una<br />

pattuglia”.<br />

Riguardo il primo item è possibile<br />

individuare la sua problematicità<br />

nella parola “tecnica” fermi: tale<br />

risposta è stata fornita anche da<br />

un campione di femmine che potrebbero<br />

non conoscerne il significato,<br />

dall’altro l’eliminazione dei<br />

fermi viene fatta praticamente di<br />

routine e dunque appare essere<br />

una caratteristica scarsamente<br />

discriminativa dei comportamenti<br />

problematici dei soggetti.


Per l’item 68 forniamo un’indicazione<br />

di riformulazione valida<br />

in generale per la maggior parte<br />

degli item: evitare le doppie affermazioni<br />

dal momento che chi risponde<br />

potrebbe essere confuso<br />

dal fatto di essere stato multato<br />

senza essere stato fermato da una<br />

pattuglia (autovelox), e viceversa<br />

potrebbe essere stato fermato<br />

senza ricevere multe. Tale indicazione<br />

è rivolta anche agli item 66<br />

e 67. Tali item andrebbero dunque<br />

sdoppiati oppure riformulati<br />

eliminando la doppia affermazione<br />

<strong>ed</strong> anche il nesso di causalità<br />

espresso.<br />

Ancora una volta il coefficiente<br />

alfa appare buono (0.799) e gli<br />

item problematici appaiono essere<br />

gli stessi visti in prec<strong>ed</strong>enza.<br />

Pertanto valgono le m<strong>ed</strong>esime indicazioni<br />

riportate nel paragrafo<br />

prec<strong>ed</strong>ente.<br />

analisi dimensionale 2008<br />

SCALA “COMPORTAMENTO” POST-TEST<br />

Alpha reliability = 0.7999<br />

Standardiz<strong>ed</strong> alpha = 0.8002<br />

Reliability deleting each item in turn:<br />

Alpha Std.Alpha r(item, total)<br />

i44_P 0.7910 0.7914 0.3768<br />

i45_P 0.7851 0.7853 0.4936<br />

i46_P 0.7903 0.7896 0.3947<br />

i47_P 0.7952 0.7953 0.2902<br />

i48_P 0.7926 0.7920 0.3467<br />

i49_P 0.7852 0.7860 0.4957<br />

i50_P 0.7919 0.7911 0.3637<br />

i51_P 0.7971 0.7969 0.2412<br />

i52_P 0.7949 0.7943 0.3001<br />

i53_P 0.7859 0.7877 0.4638<br />

i54_P 0.7885 0.7899 0.4201<br />

i55_P 0.7829 0.7829 0.5403<br />

i56_P 0.7917 0.7917 0.3686<br />

i57_P 0.7917 0.7916 0.3720<br />

i58_P 0.8026 0.8018 0.1658<br />

i59_P 0.7958 0.7959 0.2748<br />

i60_P 0.7875 0.7873 0.4539<br />

i61_P 0.7948 0.7951 0.2998<br />

i62_P 0.7979 0.7988 0.2160<br />

i63_P 0.7920 0.7936 0.3588<br />

i64_P 0.7901 0.7917 0.3912<br />

i65_P 0.8053 0.8062 0.0901<br />

i66_P 0.7994 0.7999 0.2185<br />

i67_P 0.7876 0.7886 0.4379<br />

i68_P 0.8113 0.8116 -0.0644<br />

29


30<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 14:<br />

Risposte all’item 3 della sezione dell’Approfondimento.<br />

Figura 15:<br />

Risposte all’item 10 dell’Approfondimento sezione<br />

“Parte Terza”.<br />

Le scale di “Approfondimento”<br />

e di “Gradimento” si prestano a<br />

sole analisi di tipo descrittivo dal<br />

momento che indagano diversi<br />

aspetti.<br />

Per quanto riguarda le domande<br />

di “Approfondimento” si riscontra<br />

inoltre una certa “fantasia” nelle<br />

risposte agli item 5a, b, c i cui<br />

valori riportati hanno un campo<br />


 di variazione da 0 Km/h a 200<br />

Km/h. Il dato in questo caso risulta<br />

essere assai poco fruibile dato<br />

che il numero di risposte “attendibili”<br />

sul campione di quasi 1300<br />

soggetti sono al massimo 300.<br />

In questo caso il suggerimento è<br />

quello di riformulare l’item escludendo<br />

la possibilità di scrivere<br />

valori a piacere, ma vincolando le<br />

risposte ad una scelta multipla in<br />

un range di valori verosimili. Il problema<br />

è molto simile a quello già<br />

riscontrato alla domanda 11 nella<br />

quale accanto ai numeri delle forze<br />

dell’ordine sono stati indicati<br />

altri numeri che lasciano pensare<br />


 ad un atteggiamento ‘goliardico’<br />

del rispondente (1240, 911, 484,<br />

ecc.).<br />

Da un punto di vista descrittivo<br />

appaiono molto interessanti in<br />

particolare l’item 3 e l’item 10<br />

(entrambi inclusi nell’approfondimento,<br />

ma il secondo in una sezione<br />

chiamata “Parte Terza”).


analisi dimensionale 2008<br />

L’item 3 ci informa su quanto già indicato in prec<strong>ed</strong>enza relativamente ai “fermi”.<br />

Infatti l’item chi<strong>ed</strong>e di indicare se il mezzo usato è originale (con i fermi)<br />

o modificato. Ebbene, solo il 20% dei rispondenti dichiara di avere un mezzo<br />

originale (in altre parole togliere i fermi è effettivamente un’operazione di routine<br />

che si fa anche e soprattutto con il consenso dei genitori). Nella figura 14 è<br />

presentato il dato relativo a tale risposta.<br />

Per quanto riguarda l’item 10 appare confortante che ben l’80% dei rispondenti<br />

ha indicato come utile il parlare a scuola di sicurezza stradale. La figura 15 illustra<br />

la percentuale di favore e sfavore relativamente alla sicurezza stradale come<br />

argomento da trattare a scuola.<br />

Passiamo adesso ad alcune brevi valutazioni circa la sezione di “Gradimento”.<br />

Premesso che i sottopunti dell’item 1 sarebbero quelli che meglio si presterebbero<br />

ad una analisi non solo descrittiva, occorre far notare che le opzioni di<br />

risposta proposte appaiono chiaramente distribuite non su una sola dimensione,<br />

ma su due differenti continua: il primo va da “utile” a “inutile” il secondo è<br />

relativo alla gradevolezza da “Interessante” a “noioso”. Occorre a tal riguardo<br />

sdoppiare i due continua e quindi formulare due domande per ciascuna domanda<br />

inclusa in questa sezione.<br />

L’item 3 potrebbe essere utilizzato come riscontro per valutare la coerenza tra<br />

la risposta ad una domanda esplicita e il punteggio alla sottoscala di comportamento<br />

al pre-test e al post-test. Effettivamente tale riscontro si realizza: infatti<br />

facendo correlare la differenza tra il punteggio del comportamento al post-test<br />

e quello al pre-test con la risposta alla domanda 3 del gradimento si osserva<br />

una correlazione significativa inversa dunque al crescere del valore di questa<br />

risposta (da 1 totalmente modificata, a 4 no) diminuisce il valore della differenza<br />

post-test meno pre-test (ossia il punteggio del post-tende ad essere uguale,<br />

minore o solo leggermente maggiore del pre-test).<br />

31


32<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Analisi<br />

Inferenziale<br />

2008<br />

L’analisi di tipo inferenziale è stata concentrata sulle differenze<br />

prodotte dall’intervento svolto nelle scuole. Tali<br />

effetti possono essere valutati attraverso lo studio delle<br />

differenze tra pre-test e post-test per le tre sottoscale individuate.<br />

I confronti sono stati condotti utilizzando anche<br />

diverse variabili di raggruppamento come sesso e<br />

anno scolastico (ricordiamo che i dati sono stati raccolti<br />

in due differenti anni scolastici, ovvero il 2006/2007 e il<br />

2007/2008).<br />

In prima battuta sono stati effettuati una serie di t-test per<br />

campioni appaiati tra i punteggi delle scale “Conoscenza”,<br />

“Adesione” e “Comportamento” all’inizio e alla fine dell’intervento.<br />

I risultati hanno mostrato differenze significative<br />

per i punteggi rilevati per la scala “Conoscenza” (t (1281) =<br />

-11.88; p< 0.05); mentre nessuna differenza significativa è<br />

stata rilevata per le scale “Adesione” e “Comportamento”.<br />

A questo punto appare opportuno raccogliere le prime informazioni<br />

derivanti dalle analisi svolte: l’intervento pare<br />

aver aumentato le conoscenze dei soggetti circa la sicurezza<br />

stradale, mentre i comportamenti e gli atteggiamenti<br />

appaiono essere scarsamente influenzati dall’intervento<br />

proposto.<br />

Le successive analisi hanno cercato di indagare se l’effetto<br />

dell’intervento si sia rivelato maggiormente efficace<br />

nei differenti anni scolastici e nei differenti sessi.<br />

A tal riguardo è stata operata un’analisi attraverso l’uso<br />

del modello lineare avendo come variabile dipendente il<br />

valore della differenza tra post-test e pre-test per le scale<br />

di “Conoscenza”, “Adesione” e “Comportamento”,<br />

mentre come variabili indipendenti erano posti “sesso”<br />

e “anno scolastico”. Le variabili indipendenti sono state<br />

individuate in base alle caratteristiche che si sono dimostrate<br />

discriminanti alle analisi descrittive.<br />

analisi inferenziale 2008<br />

33


34<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

I risultati ottenuti alle tre analisi sono presentati di seguito:<br />

lm(formula = DELTA_AD ~ anno.scolastico + sesso, data = asolo)<br />

Residuals:<br />

Min 1Q M<strong>ed</strong>ian 3Q Max<br />

-19.7251 -2.3798 0.2749 2.2749 17.6202<br />

Coefficients:<br />

Estimate Std. Error t value Pr(>|t|)<br />

(Intercept) -0.59932 0.16044 -3.735 0.000196 ***<br />

anno.scolastico [T.1] -0.02084 0.20663 -0.101 0.919687<br />

sesso [T.1] 1.32442 0.21801 6.075 1.63e-09 ***<br />

Signif. codes: 0 ‘***’ 0.001 ‘**’ 0.01 ‘*’ 0.05 ‘.’ 0.1 ‘ ‘ 1<br />

Residual standard error: 3.696 on 1279 degrees of fre<strong>ed</strong>om<br />

lm(formula = DELTA_COMP ~ anno.scolastico + sesso, data = asolo)<br />

Residuals:<br />

Min 1Q M<strong>ed</strong>ian 3Q Max<br />

-18.01422 -2.81485 -0.02392 1.98578 16.96637<br />

Coefficients:<br />

Estimate Std. Error t value Pr(>|t|)<br />

(Intercept) 0.01422 0.27141 0.052 0.958<br />

anno.scolastico [T.1] 0.01941 0.39115 0.050 0.960<br />

sesso [T.1] 0.20253 0.67039 0.302 0.763<br />

Residual standard error: 4.037 on 427 degrees of fre<strong>ed</strong>om<br />

lm(formula = DELTA_CON ~ anno.scolastico + sesso, data = asolo)<br />

Residuals:<br />

Min 1Q M<strong>ed</strong>ian 3Q Max<br />

-15.4472 -1.9589 0.0411 2.0411 12.5528<br />

Coefficients:<br />

Estimate Std. Error t value Pr(>|t|)<br />

(Intercept) 0.9589 0.1458 6.575 7.07e-11 ***<br />

anno.scolastico [T.1] -0.5117 0.1880 -2.722 0.00658 **<br />

sesso [T.1] 1.2399 0.1983 6.251 5.54e-10 ***<br />

Signif. codes: 0 ‘***’ 0.001 ‘**’ 0.01 ‘*’ 0.05 ‘.’ 0.1 ‘ ‘ 1<br />

Residual standard error: 3.362 on 1279 degrees of fre<strong>ed</strong>om


Da quanto riportato dalle analisi si evidenzia come la variabile<br />

“anno scolastico” risulta essere rilevante solo nel<br />

punteggio relativo alle Conoscenze. Il sesso invece appare<br />

essere rilevante sia per il punteggio delle Conoscenze,<br />

sia per l’Adesione. In particolare appare, dagli approfondimenti<br />

svolti, che l’intervento abbia avuto un maggiore<br />

effetto per le femmine che sembrano essere maggiormente<br />

disponibili ad una modifica dell’atteggiamento.<br />

I test t per campioni indipendenti hanno mostrato che<br />

per il “delta_conoscenze” i maschi hanno una m<strong>ed</strong>ia di<br />

0.716647 contro 1.949425 delle femmine. Tale differenza<br />

è significativa (t (895) = -6.2498, df = 895.081, p < 0.05)<br />

ad indicare una maggiore variazione osservata nel campione<br />

di femmine sottoposte all’intervento.<br />

Il test t svolto per il punteggio di Adesione ha evidenziato<br />

ancora una volta un punteggio m<strong>ed</strong>io per i maschi<br />

pari a -0.6092090 significativamente inferiore a<br />

quello rilevato per le femmine pari a 0.7149425 (t (1059)<br />

= -6.5197, p < 0.05).<br />

Il dato che maggiormente appare è però l’assenza di effetto<br />

per la scala “Comportamento”. In tal senso pare<br />

emergere dalle analisi svolte che l’intervento svolto ha<br />

mostrato un buon gradimento. Appare molto interessante<br />

il fatto che l’intervento si dimostri efficace nell’accrescere<br />

le conoscenze adeguate alla sicurezza stradale negli<br />

studenti ai quali è stato proposto. Risulta interessante<br />

anche la modificazione nell’adesione a quelli che sono i<br />

principi importanti della sicurezza stradale, specialmente<br />

per le femmine. Il trattamento potrebbe essere migliorato<br />

nella reale efficacia di modificare i comportamenti<br />

su strada, anche se il dato a riguardo è influenzato dalla<br />

bassa numerosità di coloro che effettivamente utilizzano<br />

il motorino.<br />

Nel complesso però il dato che potrebbe fornire reali indicazioni<br />

circa l’effettivo miglioramento dei comportamenti<br />

potrebbero pervenire dalle statistiche di incidentalità,<br />

di infrazioni, ecc. che verranno valutate dalle autorità del<br />

territorio.<br />

analisi inferenziale 2008<br />

35


36<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 16:<br />

Percentuali relative al sesso dei partecipanti inclusi nel nostro campione.<br />

Figura 17:<br />

Proporzioni di partecipanti residenti nelle tre diverse aree prese in considerazione.<br />


Analisi<br />

Descrittive<br />

2010<br />

La prima parte delle analisi svolte è stata d<strong>ed</strong>icata alla<br />

descrizione delle caratteristiche generali del campione<br />

studiato. Tale campione si componeva di 364 studenti<br />

di cui 274 di sesso maschile e 90 di sesso femminile.<br />

I soggetti inclusi in questa ricerca appartengono ad un<br />

solo anno scolastico: 2008-2009. Da un punto di vista<br />

della provenienza territoriale 65 studenti erano residenti<br />

nei comuni della p<strong>ed</strong>emontana, 162 erano residenti in<br />

comuni della pianura e 127 studenti erano residenti in<br />

comuni fuori dal territorio dell’<strong>ULSS</strong> 8, 10 non rispondevano.<br />

Nelle figure a lato è proposta una rappresentazione attraverso<br />

grafico a barre delle percentuali di studenti inclusi<br />

nelle differenti categorie fin qui esposte.<br />

Molto interessanti ai fini di una chiara descrizione del<br />

campione sono le percentuali di risposta relative al possesso<br />

del Patentino, nonché alla guida di ciclomotori.<br />

Nelle figure successive sono rappresentate le percentuali<br />

di risposta a tali domande. Tali risposte sono suddivise<br />

tra pre-test (ossia il dato raccolto all’inizio della ricerca,<br />

prima del corso di sensibilizzazione) e post-test (ovvero<br />

la misura raccolta al termine dell’intervento al fine di verificarne<br />

l’efficacia).<br />

Dai grafici si evince una sostanziale stabilità delle categorie<br />

di risposta, anche se si nota, per quanto riguarda<br />

il possesso del patentino, una diminuzione di chi non lo<br />

possi<strong>ed</strong>e e di chi lo sta prendendo, a cui fa da contraltare<br />

un accrescimento del numero di coloro che lo posseggono;<br />

mentre, per quanto riguarda la guida di un ciclomotore,<br />

si nota un leggero aumento di chi lo usa a scapito<br />

di chi non lo usa.<br />

analisi descrittive 2010<br />

37


38<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 18:<br />

Proporzioni di risposta relative al possesso del Patentino nel campione studiato,<br />

all’inizio della ricerca.<br />

Figura 19:<br />

Proporzioni di risposta relative al possesso del Patentino nel campione studiato,<br />

al termine della ricerca.<br />

Un primo confronto interessante è quello che ci consente di valutare se e quanto,<br />

al termine della ricerca, vi fossero proporzioni differenti per possesso del<br />

Patentino e guida di un ciclomotore tra i due generi dei partecipanti e il loro<br />

comune di provenienza. I valori descrittivi di queste analisi sono presentati nelle<br />

figure seguenti. Dalle figure riportate si evince con una certa chiarezza che la<br />

variabile effettivamente discriminante relativamente al possesso del patentino e<br />

all’uso del ciclomotore risulta essere la differenza di genere (maschi e femmine).<br />


<br />


Figura 20:<br />

Proporzioni di risposta relative alla guida di un ciclomotore nel campione studiato,<br />

all’inizio della ricerca.<br />

Figura 21:<br />

Proporzioni di risposta relative alla guida di un ciclomotore nel campione studiato,<br />

al termine della ricerca.<br />

analisi descrittive 2010<br />

Infatti la percentuale di maschi che sta facendo o che possi<strong>ed</strong>e già il patentino<br />

è attorno al 70%, dato speculare a quello delle femmine che per queste due<br />

categorie raggiungono all’incirca il 30%. Estremamente interessante è anche il<br />

dato relativo all’uso effettivo del ciclomotore per gli spostamenti quotidiani. A<br />

questa domanda circa il 60% dei maschi ha risposto di usare effettivamente il<br />

ciclomotore, mentre per le femmine si riscontra un 80% di (soggetti) individui<br />

che dichiara di non utilizzare il ciclomotore per gli spostamenti quotidiani.<br />


<br />


<br />

39


40<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 22a:<br />

Risposte Patentino Maschi.<br />

Figura 23a:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Maschi.<br />

Figura 24a:<br />

Risposte Patentino P<strong>ed</strong>emontana.<br />


 
 
 
<br />

Figura 22b:<br />

Risposte Patentino Femmine<br />


 
<br />


<br />

Figura 23b:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Femmine.<br />

Figura 24b:<br />

Risposte Patentino Pianura.<br />


Figura 24c:<br />

Risposte Patentino Fuori Territorio.<br />

Figura 25b:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Pianura.<br />


<br />


<br />


<br />

analisi descrittive 2010<br />

Figura 25a:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore P<strong>ed</strong>emontana.<br />

Figura 25c:<br />

Risposte Guida il Ciclomotore Femmine.<br />

Per quanto riguarda il comune di provenienza si notano alcune differenze solo<br />

per i provenienti dalla p<strong>ed</strong>emontana dove sono meno i possessori di patentino,<br />

ma molti di più quelli che lo stanno per prendere. Molto meno discriminativo per<br />

quanto riguarda l’uso del ciclomotore risulta essere il comune di provenienza dei<br />

partecipanti. Infatti dalle analisi non emergono sostanziali differenze nelle distribuzioni<br />

delle percentuali di risposta tranne che per i comuni di pianura dove vi è<br />

una lieve preponderanza di chi non usa il ciclomotore.<br />

A questo punto ci pare di aver esposto in maniera sufficientemente esaustiva le<br />

caratteristiche descrittive del campione preso in esame e possiamo dunque passare<br />

alle analisi dimensionali svolte sugli item del questionario sottoposto ai partecipanti.<br />

Attraverso tali analisi verranno anche fornite alcune indicazioni relative a<br />

possibili migliorie nella formulazione dei quesiti e nella composizione delle scale.<br />


<br />


<br />

41


42<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Analisi<br />

di Affidabilità<br />

2010<br />

Tra gli aspetti cruciali del lavoro da svolgere<br />

per la valutazione della bontà dello<br />

strumento utilizzato rientra senza dubbio<br />

lo studio dettagliato di se e quanto<br />

le sottoscale principali del questionario<br />

presentino caratteristiche psicometriche<br />

di attendibilità adeguate.<br />

Al fine di rispondere a questo quesito<br />

è stata condotta l’analisi di affidabilità<br />

separatamente per le tre sottoscale calcolando<br />

la statistica alfa di Cronbach,<br />

valutando la correlazione presentata<br />

da ciascun item della sottoscala con il<br />

punteggio totale della scala, nonché valutando<br />

il differenziale nel valore della<br />

statistica alfa qualora ciascun item fosse<br />

di volta in volta eliminato dalla scala.<br />

Presentiamo adesso le tabelle riassuntive<br />

per ciascuna sottoscala e commentiamo<br />

brevemente i dati in esse contenuti.<br />

item Correlazione<br />

item-totale<br />

analisi di affidabilità 2010<br />

Conoscenza<br />

Alfa<br />

Numero di<br />

item<br />

0,636 22<br />

Alfa se<br />

l’item è<br />

escluso<br />

1 ,095 ,636<br />

2 ,145 ,633<br />

3 ,277 ,617<br />

4 ,204 ,629<br />

5 ,209 ,628<br />

6 ,289 ,615<br />

7 ,341 ,608<br />

8 ,247 ,621<br />

9 ,074 ,646<br />

10 ,206 ,627<br />

11 ,014 ,643<br />

12 ,194 ,631<br />

13 ,281 ,620<br />

14 ,247 ,627<br />

15 ,333 ,609<br />

16 ,233 ,623<br />

17 ,150 ,635<br />

18 ,322 ,611<br />

19 ,259 ,625<br />

20 ,249 ,621<br />

21 ,131 ,633<br />

22 ,340 ,608<br />

43


44<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Adesione-Opinione<br />

item Correlazione<br />

item-totale<br />

Alfa<br />

Numero di<br />

item<br />

0,720 19<br />

Alfa se<br />

l’item è<br />

escluso<br />

23 ,212 ,718<br />

24 ,245 ,714<br />

25 ,300 ,709<br />

26 ,382 ,699<br />

27 ,159 ,719<br />

28 ,303 ,708<br />

29 ,504 ,693<br />

30 ,507 ,692<br />

31 ,294 ,709<br />

32 ,482 ,693<br />

33 -,187 ,735<br />

34 ,305 ,708<br />

35 ,365 ,701<br />

36 ,509 ,685<br />

37 ,338 ,704<br />

38 ,059 ,735<br />

39 ,272 ,711<br />

40 ,313 ,707<br />

41 ,214 ,716<br />

Dall’osservazione delle due tabelle si<br />

desume che il valore complessivo della<br />

statistica alfa è adeguato (pur non essendo<br />

eccellente) e che sono rilevabili<br />

alcuni problemi sugli item 9 e 11. Infatti<br />

per questi item si osserva una correlazione<br />

con il punteggio totale molto<br />

bassa (quasi nulla); di conseguenza il<br />

valore dell’alfa per la scala subirebbe<br />

un miglioramento a seguito della rimozione<br />

dei due item. Il fatto che la risposta<br />

osservata a questi due item presenti<br />

una scarsa correlazione con il punteggio<br />

totale di scala è indice del fatto che<br />

un soggetto riporterà un punteggio elevato<br />

o basso a tale item indipendentemente<br />

da come sarà il suo punteggio<br />

totale. In altri termini il punteggio a<br />

quegli item non è pr<strong>ed</strong>ittivo del punteggio<br />

finale. Questo problema può essere<br />

causato da due principali cause: da un<br />

lato un problema teorico legato all’item<br />

che non si presenta sulla m<strong>ed</strong>esima dimensione<br />

latente misurata da tutti gli<br />

altri item della scala; dall’altro potrebbe<br />

dipendere da un semplice problema di<br />

fraseggio dell’item stesso che potrebbe<br />

contenere elementi fuorvianti o ambigui<br />

tali da renderlo un elemento estraneo<br />

alla scala.


Nello specifico degli item critici in questa<br />

scala si può osservare che in entrambi<br />

i casi il problema potrebbe risi<strong>ed</strong>ere nel<br />

fraseggio dell’item stesso. Nel caso della<br />

domanda 9 appare complessa e poco<br />

adatta a ragazzi di prima superiore la<br />

distinzione tra danno cerebrale e danno<br />

fisico dato che i confini tra i due potrebbero<br />

essere sfumati e non precisamente<br />

intellegibili da ragazzi di quell’età (ad<br />

esempio potrebbe essere presente una<br />

categorizzazione del tipo “lesione cerebrale<br />

= botta in testa”, “danno fisico<br />

= gamba rotta” dunque dove risi<strong>ed</strong>e la<br />

connessione?). Il secondo item (ossia il<br />

numero 11) presenta un formato di risposta<br />

che ben poco si adatta alla esuberanza<br />

di ragazzini chiamati a rispondere<br />

individualmente e in anonimato ad<br />

un questionari sottoposto in classe. Alla<br />

richiesta di indicare il numero da chiamare<br />

in caso di incidente da una lato si<br />

è osservata una lecita confusione tra il<br />

piano legale e quello m<strong>ed</strong>ico (la risposta<br />

corretta era il 118 del soccorso m<strong>ed</strong>ico,<br />

ma tanti ragazzi hanno indicato il<br />

112 e il 113 che di per sé non sarebbe<br />

una opzione del tutto errata dato che<br />

spesso possono essere poi gli agenti di<br />

Polizia e Carabinieri a richi<strong>ed</strong>ere l’intervento<br />

di mezzi di soccorso), dall’altro<br />

invece, chi<strong>ed</strong>endo di scrivere liberamente<br />

il numero (non ponendo cioè un set<br />

limitato di opzioni tra cui scegliere) si<br />

è osservato il fiorire di risposte bizzarre<br />

e volutamente scherzose (dal 911 al<br />

1240, dal 484 al 666).<br />

La soluzione a tali problemi risi<strong>ed</strong>e dunque<br />

nella riformulazione dell’item sulla<br />

base di tali indicazioni.<br />

item Correlazione<br />

item-totale<br />

analisi di affidabilità 2010<br />

comportamento<br />

Alfa<br />

Numero di<br />

item<br />

,756 25<br />

Alfa se<br />

l’item è<br />

escluso<br />

42 ,361 ,744<br />

43 ,398 ,741<br />

44 ,377 ,743<br />

45 ,271 ,750<br />

46 ,447 ,738<br />

47 ,361 ,745<br />

48 ,395 ,743<br />

49 ,317 ,747<br />

50 ,503 ,738<br />

51 ,466 ,736<br />

52 ,468 ,736<br />

53 ,524 ,733<br />

54 ,471 ,740<br />

55 ,298 ,748<br />

56 ,180 ,756<br />

57 ,146 ,757<br />

58 ,295 ,748<br />

59 ,233 ,752<br />

60 ,181 ,754<br />

61 ,286 ,749<br />

62 ,264 ,751<br />

63 -,216 ,785<br />

64 ,068 ,759<br />

65 ,400 ,741<br />

66 -,072 ,772<br />

45


46<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

L’analisi di affidabilità mostra un valore di alfa buono, mentre pone in evidenza sia<br />

un item che correla inversamente con il punteggio totale (item 33; all’aumentare<br />

dello score di quell’item il punteggio complessivo della scala tende a diminuire),<br />

sia un item scarsamente correlato (item 38). La rimozione degli item porta ad un<br />

miglioramento della consistenza interna misurata dall’alfa. In questi due casi non<br />

si osserva un fraseggio errato o problematico degli item, ma è possibile rilevare<br />

nel primo caso una certa genericità dell’item che parla di sanzioni e di normativa<br />

(non è detto che i ragazzini abbiano chiaro cosa si intenda per normativa), nel secondo<br />

caso la proposizione in forma indicativa di una opinione. Letto così com’è<br />

l’item 38 più che una opinione sembrerebbe richi<strong>ed</strong>ere la conoscenza dell’aspetto<br />

in questione. Dunque riformulando in forma ipotetica il secondo item e evitando<br />

termini molto astratti e lontani dalla concezione della strada di un ragazzino, i<br />

problemi evidenziati dalla presente analisi potrebbero essere risolti.<br />

Occorre tuttavia sottolineare che il punteggio globale di coerenza interna della sottoscala<br />

appare già adeguato.<br />

Ancora una volta il punteggio globale di consistenza interna appare molto buono.<br />

Occorre tuttavia rilevare due item correlati negativamente con il punteggio totale<br />

di scala (63 e 66) <strong>ed</strong> un item con una correlazione pressoché nulla (64). Nel dettaglio<br />

è possibile osservare come l’item 63 sia estremamente soggetto a possibili<br />

fraintendimenti dal momento che richi<strong>ed</strong>e di esprimere un giudizio sul livello di<br />

modificazione introdotto nel motorino (“poco elaborato”), ma poi non si corrobora<br />

l’idea che tale quantità di modifica sia effettivamente ridotta (si dice infatti<br />

“perché gli sono stati tolti i fermi”). Da un lato è possibile ipotizzare che i ragazzini<br />

(specie se non particolarmente esperti di motori) possano ritenere la rimozione<br />

dei fermi no come una piccola modifica, dall’altro per rendere coerente l’item<br />

sarebbe sufficiente aggiungere un avverbio facendo diventare la seconda parte<br />

dell’item: “perché gli sono SOLO stati tolti i fermi”). Di più difficile interpretazione<br />

il punteggio osservato all’item 66. La spiegazione più plausibile appare risi<strong>ed</strong>ere<br />

nel fatto che in questo item si fa riferimento non ad un proprio comportamento,<br />

ma ad una azione subita dalle forze dell’ordine. Infatti l’essere o meno fermato<br />

dagli agenti non dipende da quanto si tenga un comportamento più o meno adeguato,<br />

ma dal fatto di incrociare più o meno spesso le pattuglie. Infine l’item 64<br />

si presta a facili confusioni dal momento che “evitare” una multa può essere sia<br />

indice di comportamento adeguato, ma anche di furbizia nel non “farsi beccare”.<br />

In conclusione comunque si può affermare che anche per questa scala il punteggio<br />

di consistenza interna osservato sia adeguato a quanto richiesto per un<br />

questionario psicometrico.


analisi di affidabilità 2010<br />

47


48<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 26:<br />

Risposte all’item 3 della sezione dell’Approfondimento.<br />

Figura 27<br />

Risposte all’item 10 dell’Approfondimento sezione “Parte Terza”.<br />


<br />


Scala<br />

Approfondimento<br />

2010<br />

Le scale di “Approfondimento” si prestano a sole analisi<br />

di tipo descrittivo dal momento che indagano diversi<br />

aspetti.<br />

Occorre far imm<strong>ed</strong>iatamente osservare come si riscontri<br />

una certa “fantasia” nelle risposte agli item 5a, b, c i cui<br />

valori riportati hanno un campo di variazione da 0 Km/h<br />

a 200 Km/h. In questo caso il suggerimento è quello di<br />

riformulare l’item escludendo la possibilità di scrivere valori<br />

a piacere, ma vincolando le risposte ad una scelta multipla<br />

in un range di valori verosimili. Il problema è molto simile a<br />

quello già riscontrato alla domanda 11 nella quale accanto<br />

ai numeri delle forze dell’ordine sono stati indicati altri numeri<br />

“goliardici” (1240, 911, 484, ecc.).<br />

Da un punto di vista descrittivo appaiono molto interessanti<br />

in particolare l’item 3 e l’item 10 (entrambi inclusi<br />

nell’approfondimento, ma il secondo in una sezione chiamata<br />

“Parte Terza”).<br />

L’item 3 ci informa su quanto già indicato in prec<strong>ed</strong>enza<br />

relativamente ai “fermi”. Infatti l’item chi<strong>ed</strong>e di indicare<br />

se il mezzo usato è originale (con i fermi) o modificato.<br />

Ebbene, solo il 10% dei rispondenti dichiara di avere un<br />

mezzo originale (in altre parole togliere i fermi è effettivamente<br />

un’operazione di routine che si fa anche e soprattutto<br />

con il consenso dei genitori). Nella figura 26 è<br />

presentato il dato relativo a tale risposta.<br />

Per quanto riguarda l’item 10 appare confortante che<br />

quasi l’80% dei rispondenti ha indicato come utile il parlare<br />

a scuola di sicurezza stradale. La figura 27 illustra la<br />

percentuale di favore e sfavore relativamente alla sicurezza<br />

stradale come argomento da trattare a scuola.<br />

scala approfondimento 2010 49


50<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 28:<br />

Gradimento della presentazione della tematica da parte degli insegnanti.<br />

Figura 29:<br />

Gradimento del questionario.<br />


<br />


Scala<br />

di Gradimento<br />

2010<br />

scala di gradimento 2010<br />

Questo set di item veniva presentato a conclusione del questionario di uscita.<br />

Occorre anzitutto far notare come le opzioni di risposta proposte siano ambigue<br />

dal momento che sulla m<strong>ed</strong>esima scala si vengono a trovare due continua<br />

chiaramente disgiunti: il primo va da “utile” a “inutile” il secondo si muove da<br />

“interessante” a “noioso”. La strutturazione del formato di risposta consente<br />

la mera indagine descrittiva degli item valutando le percentuali di risposta<br />

per ognuna delle quattro categorie. Al fine di poter andare oltre tale analisi<br />

descrittiva studiando ad esempio la coerenza interna o la correlazione tra item<br />

occorrerebbe, in una futura versione del questionario sdoppiare i due continua<br />

e quindi formulare due domande per ciascuna domanda inclusa in questa sezione,<br />

o almeno lasciare la possibilità di indicare due opzioni per ciascun item.<br />

Le figure a lato riportano le frequenze osservate per i sei item principali componenti<br />

di questa scala.<br />

Dall’elaborazione svolta sui primi cinque item si osserva come quasi tutte le<br />

parti dell’intervento siano state valutate utili più che interessanti, eccezion<br />

fatta per l’intervento del testimonial. Questo dato, aldilà del fatto che su tutte<br />

le parti dell’intervento prevalgano nettamente le valutazioni positive, pone<br />

l’accento su un aspetto di capacità di coinvolgere in maniera partecipe gli<br />

studenti che risulta essere carente nell’intervento condotto. Infatti, nonostante<br />

la valutazione utile si stagli in quattro casi su cinque ben al disopra delle altre<br />

opzioni, appare evidente come spesso il divario tra interessante e noioso non<br />

sia poi così accentuato.<br />

Un ultimo commento può essere riservato alla considerazione che la maggior<br />

parte degli studenti afferma di aver modificato il proprio comportamento di<br />

guida a seguito dell’intervento di sensibilizzazione condotto. Tale dato andrà<br />

poi confrontato con ciò che verrà presentato nella prossima sezione relativamente<br />

alla differenza nei punteggi nella scala “Comportamento” tra prima e<br />

dopo lo svolgimento dell’intervento.<br />

Possiamo adesso finalmente passare ad analizzare da un punto di vista inferenziale<br />

i dati osservati.<br />

51


52<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Figura 30:<br />

Gradimento dell’intervento del testimonial.<br />

Figura 31:<br />

Gradimento della discussione con gli operatori.<br />


<br />


Figura 32:<br />

Gradimento della rielaborazione con gli insegnanti.<br />

Figura 33:<br />

Valutazione di quanto l’intervento condotto abbia modificato il comportamento di<br />

guida degli studenti.<br />

scala di gradimento 2010<br />


<br />


<br />

53


54<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Analisi Inferenziale 2010<br />

analisi inferenziale 2010<br />

L’analisi inferenziale della presente ricerca si focalizza principalmente sul confronto<br />

tra i punteggi ottenuti nelle tre scale già in prec<strong>ed</strong>enza analizzate prima dell’inizio<br />

<strong>ed</strong> alla conclusione dell’intervento. Ricordiamo brevemente che le tre scale sotto<br />

indagine sono rispettivamente “Conoscenza”, “Adesione-Opinione” e “Comportamento”.<br />

Date sia la numerosità dei soggetti, sia la distribuzione dei punteggi l’analisi condotta<br />

è stata un t-test per campioni appaiati dove i due valori a confronto erano appunto<br />

il punteggio dei singoli soggetti prima e dopo l’intervento di sensibilizzazione<br />

del progetto.<br />

Il dato che emerge con forza dai risultati è una sostanziale stabilità dei punteggi<br />

degli studenti tra il prima e il dopo l’intervento. Infatti tanto per la scala “Adesione”<br />

(t 363 = -1.45; p= n.s.), quanto per la scala “Comportamento” (t 138 = -1.65; p = n.s.)<br />

non si osservano variazioni nei punteggi m<strong>ed</strong>i ottenuti alla scala. Al contrario, per<br />

quanto riguarda la scala “Conoscenza” vi è una differenza significativa tra i due<br />

tempi (t 363 = -4.19; p


56<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Conclusioni<br />

Dall’indagine svolta è possibile trarre alcune importanti<br />

informazioni relative ad aspetti positivi dell’intervento<br />

svolto e indicare possibili ambiti che potranno essere<br />

soggetti ad una futura revisione al fine di migliorare sia<br />

l’efficacia dell’intervento, sia la capacità di individuare e<br />

quantificare tale efficacia.<br />

Dalle analisi svolte appare evidente come la partecipazione<br />

delle scuole contattate sia adeguata e tale da assicurare<br />

una collaborazione buona con chi conduce l’intervento.<br />

Inoltre, diversi aspetti dell’intervento così come<br />

condotto attualmente dimostrano efficacia nel coinvolgere<br />

i ragazzi nell’attiva di partecipazione alle iniziative<br />

proposte.<br />

Si sottolinea come il questionario, elaborato al fine della<br />

valutazione degli aspetti di “Conoscenza”, “Adesione-Opinione”<br />

e “Comportamento”, presenti buone caratteristiche<br />

psicometriche di consistenza interna. Tale questionario,<br />

una volta sistemati quegli aspetti legati a singoli<br />

item individuati come critici, potrà rappresentare un punto<br />

chiaro e inequivocabile di partenza anche per ricerche<br />

future.<br />

Al fine di progr<strong>ed</strong>ire nel perfezionamento di un efficace<br />

protocollo di intervento finalizzato alla sensibilizzazione<br />

dei giovani agli aspetti cruciali della circolazione stradale<br />

su due ruote, è necessario porre l’accento su alcuni<br />

aspetti che dai dati emergono come parzialmente soddisfacenti<br />

e proficuamente migliorabili.<br />

Migliorare gli aspetti di “responsiveness”, peculiarità di<br />

un questionario, che colga gli effettivi cambiamenti negli<br />

aspetti che indaga. Questo si può riscontrare dalle analisi<br />

di tipo inferenziale.<br />

conclusioni<br />

57


58<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Ciò che emerge dal confronto tra i punteggi ottenuti<br />

prima e dopo l’intervento è una sostanziale sovrapponibilità<br />

dei livelli di “Conoscenza”, “Adesione-Opinione” e<br />

“Comportamento” nel campione preso in esame. L’analisi<br />

dettagliata delle risposte ai singoli item propone altri<br />

interessanti spunti che orientano la valutazione complessiva<br />

dei risultati verso un problema dello strumento di<br />

raccolta delle informazioni.<br />

Ad esempio l’analisi caso per caso delle risposte fornite<br />

all’item 41, nel quale ai ragazzi era chiesto di esprimere<br />

un’opinione relativa alla velocità massima che ritenevano<br />

adeguata per il loro ciclomotore, evidenzia una tendenza<br />

di molti studenti a dare risposte diverse più che di una<br />

vera opinione adatta a fornire un contributo più vicino<br />

realistico allo studio. Infatti una percentuale del 25% dei<br />

ragazzi ha risposto cifre quali: 320, 270, 250, 200 fino a<br />

1000 Km/h.<br />

Occorre tuttavia notare che sono state rilevate nelle<br />

analisi inferenziali alcune differenze rispetto a quanto<br />

osservato nel corso della valutazione del progetto Casco<br />

nell’anno 2008. Questa differenza di risultato, a parità<br />

di intervento e di modalità di valutazione dell’efficacia<br />

(fatta eccezione per un numero ridotto di item leggermente<br />

modificati o sostituiti), porta a supporre un cambiamento<br />

nel modo in cui chi ha risposto e ha vissuto<br />

il momento della valutazione. In termini tecnici appare<br />

plausibile ipotizzare una modifica di uno o più aspetti del<br />

setting di somministrazione dei questionari (ad esempio<br />

una disponibilità diversa di tempo per la compilazione,<br />

una diversa partecipazione dei docenti e degli studenti…).<br />

Tali modifiche potrebbero aver indotto gli studenti<br />

ad avere, ad esempio, una minore motivazione <strong>ed</strong> interesse<br />

ad un’accurata compilazione dello strumento.<br />

Nella sezione valutazione del progetto, da parte degli studenti,<br />

il questionario ottiene un minor gradimento, assieme<br />

alla rielaborazione dei docenti tra tutte le attività<br />

progettuali proposte.


Del questionario è stata valutata la parte dell’intervento<br />

meno utile (8,2% di valutazioni “inutile”), nonché la terza<br />

più noiosa.<br />

Questo strumento, elaborato dagli operatori ulss, si presenta<br />

in linea con ricerche svolte dal nostro gruppo di<br />

lavoro dell’università.<br />

Si osserva, a fronte di una netta dichiarazione di avvenuta<br />

modifica del comportamento di guida a seguito dell’intervento<br />

(v<strong>ed</strong>i figura 19), come da un punto di vista descrittivo<br />

il dato relativo al punteggio m<strong>ed</strong>io della scala<br />

“Comportamento”, al termine dell’intervento, sia inferiore<br />

rispetto a quello individuato all’inizio.<br />

Tale risultato presenta una plausibile spiegazione nella<br />

maggiore consapevolezza di cosa comporti infrazione<br />

e cosa no nei soggetti. In pratica i ragazzi e le ragazze<br />

diventano giudici più severi di sé stessi riportando un<br />

numero di comportamenti sbagliati maggiore rispetto<br />

a prima dell’intervento. Ciò è dovuto al fatto che prima<br />

dell’intervento essi non sapevano di commettere infrazioni<br />

e che taluni comportamenti non fossero del tutto chiari<br />

(comportamenti scontati che neppure ci si rende conto di<br />

mettere in atto). In questo senso l’intervento può essere<br />

stato efficace nel raggiungere l’obiettivo di far crescere<br />

la consapevolezza nei giovani relativamente ai comportamenti<br />

sbagliati da mettere in atto quando sono alla guida<br />

del ciclomotore.<br />

Come detto, il questionario sottoposto agli studenti non<br />

appare essere lo strumento maggiormente adeguato al<br />

fine da un lato di misurare efficacemente il reale impatto<br />

dell’intervento, dall’altro di coinvolgere in maniera attiva,<br />

divertente e coinvolgente gli studenti.<br />

Lo strumento appare focalizzato sul “know-what” della<br />

guida (ossia quali siano le cose giuste-non giuste da fare)<br />

piuttosto che sul “know-how” della guida stessa (ossia<br />

come saper prev<strong>ed</strong>ere i pericoli <strong>ed</strong> eventualmente, trovandosi<br />

di fronte ad essi, affrontarli).<br />

conclusioni<br />

59


60<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Recenti ricerche (Vidotto, Bastianelli, Spoto e Sergeys,<br />

2010) hanno mostrato come miglioramenti nella capacità<br />

di fronteggiare e riv<strong>ed</strong>ere il pericolo si possano ottenere<br />

attraverso l’uso di simulatori di guida che, oltre ad<br />

essere uno strumento didattico coinvolgente per i giovani,<br />

presentano anche la possibilità di misurare il miglioramento<br />

direttamente sul comportamento piuttosto che<br />

sulla risposta a domande relative al comportamento.<br />

Pertanto, per migliorare la qualità dell’intervento e la<br />

quantificazione della sua efficacia, si auspica l’affiancamento<br />

ad attività e progettazioni consolidate di sicurezza<br />

stradale (dichiarazioni di competenze, lezioni frontali e<br />

testimonial) proposte (come l’uso del simulatore) che la<br />

ricerca ha mostrato essere più interessanti per loro.<br />

Tali proposte sono attività pratiche di guida (sia simulata<br />

che anche reale) che fanno provare con esperienze dirette<br />

e reali o molto vicine alla realtà (sulla pelle) ai ragazzi<br />

come si applicano le nozioni che vengono trasmesse durante<br />

i diversi interventi in classe.<br />

A nostro avviso questa metodologia appare essere maggiormente<br />

di impatto emotivo rispetto a quella di testimonial<br />

che raccontano la “loro” esperienza che, per quanto<br />

forte o coinvolgente, difficilmente potrà avere l’impatto<br />

emotivo dell’investire un bambino sbucato all’improvviso<br />

durante una simulazione al computer.<br />

Come detto l’uso di strumenti di simulazione può rappresentare<br />

uno strumento di didattica sia attiva che passiva.<br />

Se da un lato è possibile far apprendere allo studente<br />

mentre svolge la simulazione, le potenzialità dei simulatori<br />

consentono anche di proiettare il replay di quanto<br />

svolto dal ragazzo e commentare con tutta la casse il<br />

motivo per il quale, una certa situazione potrebbe essere<br />

pericolosa cercando di formulare ipotesi relative alle migliori<br />

modalità di affrontarla.


L’uso del casco è, senza dubbio, un aspetto fondamentale<br />

e di cruciale importanza, da solo non appare sufficiente<br />

al fine di registrare un impatto nel numero di <strong>incidenti</strong>.<br />

È evidente che il modo migliore per ridurre i danni, a seguito<br />

degli <strong>incidenti</strong>, è proprio ridurre al minimo il numero<br />

degli stessi. A tal fine la capacità di maturare uno stile<br />

di guida difensivo basato sulla previsione del comportamento<br />

degli altri utenti della strada e sull’abilità di far<br />

fronte a situazioni impreviste, appare essere un’abilità da<br />

consolidare o costruire laddove si voglia produrre un miglioramento<br />

nei comportamenti e ridurre le conseguenze<br />

di <strong>incidenti</strong>.<br />

conclusioni<br />

61


62<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Considerazioni<br />

del gruppo di lavoro <strong>ULSS</strong><br />

Il lavoro svolto dal prof. Vidotto e dalla sua equipe ha<br />

risposto alla nostra richiesta di analisi, da un punto di<br />

vista scientifico-metodologico, dei dati raccolti in questi<br />

ultimi 3 anni. Ha valutato l’efficacia del questionario nella<br />

raccolta d’informazioni e nella valutazione dell’intervento<br />

e ci ha offerto un’occasione di confronto sulle diverse<br />

modalità di proposta dei progetti di prevenzione degli <strong>incidenti</strong><br />

<strong>stradali</strong>.<br />

L’analisi ha messo in luce i punti di forza e le criticità del<br />

questionario, ha fornito indicazioni e suggerito ulteriori<br />

metodologie d’azione. Seppur con dei limiti lo strumento<br />

che abbiamo messo a punto in questi anni ha dimostrato<br />

di avere una sua validità interna.<br />

Il questionario, i vari strumenti di raccolta dati (sch<strong>ed</strong>a<br />

rilevazione <strong>incidenti</strong>, intervista autosomministrata) e i<br />

materiali informativi forniti ai docenti (presentazioni in<br />

power point, video, fascicolo, dati sull’incidentalità) attualmente<br />

in uso, sono il frutto di continui rimaneggiamenti<br />

<strong>ed</strong> elaborazioni sia per migliorarne l’efficacia che<br />

l’utilizzo da parte dei destinatari.<br />

Nella nostra proposta abbiamo deciso di utilizzare il questionario<br />

al fine di introdurre l’argomento, raccogliere informazioni<br />

sugli studenti che andavamo ad incontrare e<br />

valutare la proposta, nell’impossibilità di “gestire” direttamente<br />

la somministrazione abbiamo scelto di fornire<br />

ad ogni singola scuola il materiale, con le indicazioni <strong>ed</strong> i<br />

suggerimenti per la compilazione.<br />

Il setting e le modalità di somministrazione sono state<br />

specifiche per ogni contesto, e questo, come viene indicato<br />

anche nelle conclusioni del prof. Vidotto, ha evidenziato<br />

delle incongruenze nei risultati riconducibili a<br />

questa variabilità.


Al di là di questo inevitabile rischio, va sottolineato il fondamentale<br />

apporto che in questi anni è stato dato dai docenti<br />

che hanno collaborato a questo progetto, senza la<br />

loro disponibilità e propositività la proposta non avrebbe<br />

raggiunto circa un migliaio di studenti ogni anno.<br />

Questo progetto utilizza la metodologia <strong>ed</strong>ucativa basata<br />

sul racconto autobiografico e biografico.<br />

Partecipare alla narrazione di coloro che hanno vissuto e<br />

vivono l’esperienza dell’incidente stradale, attraverso le parole<br />

e le immagini (testimonianza diretta e video), permette<br />

a chi ascolta di immaginarsi un po’ “nei panni dell’altro”,<br />

di acquisire informazioni e di avere un impatto emotivo con<br />

questa realtà. Le emozioni possono diventare una via per<br />

fissare maggiormente le informazioni che possono servire<br />

alla tutela e alla prevenzione del danno da <strong>incidenti</strong><br />

<strong>stradali</strong>.<br />

L’utilità di ascoltare il racconto degli eventi e delle conseguenze<br />

del trauma per la persona e la sua famiglia (anche<br />

attraverso il video) sono stati confermati dalle scritture<br />

lasciate dai ragazzi e dalle ragazze sia nel questionario,<br />

nella parte d<strong>ed</strong>icata al gradimento dell’intervento del testimonial<br />

(figura n. 30 pag. 52) sia attraverso l’intervista<br />

autosomministrata. Infatti abbiamo messo a disposizione<br />

dei docenti un’intervista accompagnata da sollecitazioni<br />

per raccogliere, attraverso la scrittura, i pensieri, le riflessioni,<br />

le emozioni, i suggerimenti e le proposte progettuali<br />

degli studenti e delle studentesse.<br />

Scrivere, è infatti una modalità per cercare di trattenere,<br />

per far qualcosa, per lasciare, da qualche parte una traccia,<br />

un qualche segno di sé per se stessi e per gli altri.<br />

Scrivere come occasione anche per ridefinire dei pensieri<br />

e dei sentimenti, dei contenuti che possono diventare<br />

patrimonio personale interiore. Scrittura, come stimolo<br />

a memorizzare, a ricordare, a concentrarsi, a ragionare<br />

partendo da se stessi. Ricordare e ragionare anche su<br />

quanto possa essere vulnerabile la nostra vita e quanto<br />

sia importante acquisire <strong>ed</strong> adottare una condotta “difensiva”<br />

quando ci muoviamo in strada. Una condotta utile<br />

ad evitare o a limitare i danni e a chiamare i soccorsi<br />

tempestivamente in caso d’incidente stradale.<br />

conclusioni<br />

63


64<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Ipotesi futura<br />

Il gruppo di lavoro, in collaborazione con il prof. Vidotto e<br />

i suoi collaboratori, per l’anno scolastico 2011/2012 ha<br />

programmato l’attivazione di un intervento sperimentale<br />

(pilota) attraverso l’utilizzo del simulatore di guida motociclistico<br />

HRT.<br />

La guida simulata è una metodologia d’insegnamento dinamica<br />

e coinvolgente.<br />

Gli studenti e le studentesse potranno utilizzare l’HRT<br />

con la supervisione di un tutor e provare a muoversi nel<br />

traffico, affrontando situazioni difficili e di pericolo.<br />

Verrà introdotto un nuovo questionario, volto alla rilevazione<br />

del grado di response shift degli studenti e studentesse<br />

del primo anno della scuola secondaria di secondo<br />

grado.<br />

Nuove proposte <strong>ed</strong> iniziative volte a migliorare l’intervento<br />

di prevenzione degli <strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong> e di promozione<br />

della salute.


allegati<br />

allegati<br />

65


66<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Questionario<br />

d’ingresso<br />

PROTEGGI LA TUA MENTE, USA IL CASCO SEMPRE<br />

Progetto di prevenzione “Sicurezza stradale e uso del casco”<br />

ANNO SCOLASTICO 2008/2009<br />

Nominativo scuola:<br />

Classe:<br />

Anno scolastico:<br />

Data di compilazione:<br />

Sesso:<br />

Data di nascita:<br />

Comune di residenza:<br />

Hai il patentino? SI NO LO STO FACENDO <br />

Guidi il ciclomotore? SI NO <br />

IL QUESTIONARIO È ANONIMO<br />

CONOSCENZA<br />

allegati<br />

IL CASCO...PROTEGGE VERO FALSO NON SO<br />

1 anche se indossato senza allacciare il cinturino<br />

2 solo se copre tutta la testa<br />

3 <strong>ed</strong> è riutilizzabile dopo aver subito un colpo, purchè, all’osservazione,<br />

non presenti danni evidenti<br />

IL CASCO...DEVE ESSERE VERO FALSO NON SO<br />

4 di misura adeguata<br />

5 provato personalmente al momento dell’acquisto<br />

6 infilato con cinturino allentato per non opprimere troppo<br />

IN CASO DI INCIDENTE STRADALE VERO FALSO NON SO<br />

7 in seguito a trauma cranio-encefalico possono emergere delle lesioni cerebrali<br />

8 a seguito di una lesione cerebrale possono verificarsi disturbi di memoria<br />

9 una lesione cerebrale può provocare danni fisici<br />

10 in caso di incidente con danno alle persone chi non si ferma è punito con<br />

la reclusione<br />

11 Qual è il numero di pubblica assistenza sanitaria da chiamare se si è coinvolti<br />

o si è testimoni di un incidente stradale?<br />

112 113 118<br />

67


68<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

LA NORMATIVA E LE SANZIONI<br />

IL CASCO...È OBBLIGATORIO VERO FALSO NON SO<br />

12 per tutti i guidatori di ciclomotori e motocicli<br />

13 per i passeggeri di motoveicoli o ciclomotori omologati per due, guidati da<br />

maggiorenni<br />

14 tenerlo sempre regolarmente allacciato<br />

IL CASCO…È NECESSARIO SAPERE CHE: VERO FALSO NON SO<br />

15 la sanzione per il minorenne che non usa il casco è solo la multa<br />

16 la sanzione per il minorenne che non usa il casco è la multa, il fermo del<br />

veicolo per 30 giorni, il sequestro e la confisca<br />

IL PATENTINO…È OBBLIGATORIO VERO FALSO NON SO<br />

17 Il patentino è obbligatorio per le persone dai 14 anni in su che non hanno la<br />

patente di guida (B o di auto)?<br />

18 solo per guidare veicoli che superano i 50cc<br />

19 tenerlo con sé quando si guida un ciclomotore<br />

IL MOTORINO…È NECESSARIO SAPERE CHE: VERO FALSO NON SO<br />

20 se è elaborato l’assicurazione non paga il risarcimento danni<br />

21 quando si guida bisogna avere con sé il certificato di assicurazione<br />

22 la multa è prevista in caso di velocità superiore ai 45 Km/h<br />

ADESIONE - OPINIONE<br />

IL CASCO: SECONDO TE, PER ESSERE PROTETTI... d’accordo indifferente disaccordo<br />

23 è sufficiente indossare il casco<br />

24 il casco deve essere della misura giusta e allacciato correttamente<br />

25 il casco non è protettivo<br />

SECONDO TE, IL CASCO... d’accordo indifferente disaccordo<br />

26 a "scodella" è sicuro quanto gli altri<br />

27 è bene comprarlo solo se nuovo <strong>ed</strong> avendolo provato prima personalmente<br />

28 non è necessario provarlo prima dell'acquisto perché tanto è universale<br />

LA NORMATIVA E LE SANZIONI<br />

SECONDO TE, L'USO DEL CASCO DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIO... d’accordo indifferente disaccordo<br />

29 solo per i minorenni<br />

30 solo se si superano i limiti di velocità<br />

31 sempre per i conducenti e i passeggeri dei motoveicoli e per la guida di<br />

ciclomotori a due ruote<br />

32 non dovrebbe essere in ogni caso obbligatorio<br />

SECONDO TE... d’accordo indifferente disaccordo<br />

33 è giusto che chi non rispetta la normativa subisca delle sanzioni<br />

34 devono essere multati solo coloro che superano i limiti di velocità<br />

35 le sanzioni per chi non usa il casco sono ingiuste<br />

IL PATENTINO d’accordo indifferente disaccordo<br />

36 non serve a nulla<br />

37 è giusto che sia obbligatorio<br />

38 Il patentino per essere conseguito deve prev<strong>ed</strong>ere delle prove di guida


allegati<br />

Secondo te, il MOTORINO… d’accordo indifferente disaccordo<br />

39 è giusto che esca dalla fabbrica con i "fermi"<br />

40 dovrebbe essere omologato per due persone anche per i minorenni<br />

41 dovrebbe avere un limite di velocità pari a: Km/h:<br />

IL TUO COMPORTAMENTO - SOLO PER COLORO CHE GUIDANO UN CICLOMOTORE<br />

…IL CASCO CHE USO È: SI NO<br />

42 è a "scodella"<br />

43 è integrale o jet e mi copre tutto il cranio<br />

44 è stato acquistato nuovo<br />

45 è stato acquistato usato<br />

46 l'ho provato prima di acquistarlo<br />

METTO IL CASCO… SI NO<br />

47 sempre quando guido il mio ciclomotore<br />

48 quando vado ad alta velocità<br />

49 quando c'è una pattuglia<br />

50 quando piove<br />

51 quando guido in stradine di campagna<br />

52 quando devo fare poche centinaia di metri<br />

53 quando vado a bassa velocità<br />

QUANDO INDOSSO IL CASCO… SI NO<br />

54 lo allaccio correttamente<br />

55 non lo allaccio<br />

56 lo allaccio e tengo il cinturino allentato<br />

57 mi sento protetto da possibili <strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong><br />

SANZIONI E NORMATIVA<br />

IL PATENTINO SI NO<br />

58 lo porto sempre con me<br />

59 non l'ho ancora fatto ma guido lo stesso<br />

60 ce l'ho e lo lascio a casa<br />

IL MOTORINO SI NO<br />

61 è originale<br />

62 è elaborato<br />

63 È poco elaborato perché gli sono stati tolti i limitatori di velocità: “i fermi”<br />

LA MULTA SI NO<br />

64 Ho sempre evitato di essere multato<br />

65 Rispetto la normativa<br />

66 non sono mai stato fermato per un controllo, dalle forze dell’ordine (polizia, vigili<br />

urbani, carabinieri) mentre ero alla guida del ciclomotore<br />

69


70<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

APPROFONDIMENTO:<br />

SE NON USI IL CICLOMOTORE PASSA DIRETTAMENTE ALLA TERZA PARTE<br />

PRIMA PARTE<br />

1. Con quale frequenza usi il ciclomotore?<br />

(una sola indicazione)<br />

TUTTI I GIORNI<br />

3 – 4 VOLTE ALLA SETTIMANA<br />

3 – 4 VOLTE AL MESE<br />

2. Qualcuno ti ha spiegato come guidare il motorino? (accelerare o frenare o guidare sul bagnato …)<br />

(una sola indicazione)<br />

DA SOLO<br />

CON L’AIUTO DI PARENTI (genitori, fratelli, cugini, ecc.)<br />

AMICI<br />

CORSI<br />

3. Il tuo mezzo è… (una sola indicazione )<br />

ORIGINALE (con i “fermi”, così come è uscito dalla fabbrica, cioè raggiunge una velocità massima di 45 Km/h)<br />

ELABORATO CON CONSENSO DI UNO O ENTRAMBI I GENITORI<br />

ELABORATO SENZA CONSENSO<br />

4. Da chi è stato elaborato: (una sola indicazione)<br />

da te<br />

da amici,<br />

dal meccanico,<br />

dal concessionario – rivendita<br />

da parenti (genitori, fratelli, cugini, ecc.)<br />

5. M<strong>ed</strong>iamente qual’è la velocità a cui viaggi quando guidi in:<br />

a. centro abitato Km/h ...<br />

b. fuori dal centro abitato su rettilineo Km/h ...<br />

c. fuori dal centro abitato su strada con molte curve Km/h ...<br />

6. Quale velocità massima raggiunge il tuo motorino: Km/h ...<br />

7. Come hai potuto pagare le modifiche al ciclomotore: (una o più indicazioni)<br />

a. ne ho parlato con uno o entrambi i miei genitori che mi hanno fornito il denaro<br />

b. ho usato i miei risparmi<br />

c. non ho speso nulla<br />

d. altro (specificare) ...<br />

8. Ti sono capitate situazioni o eventi particolari riguardanti il motorino, come…<br />

(una o più indicazioni)<br />

DISCUSSIONI IN FAMIGLIA<br />

Per quali motivi: ...


MULTA<br />

Per quali motivi: ...<br />

RITIRO DEL MEZZO<br />

Per quali motivi: ...<br />

ALTRO (specificare )<br />

quali: ...<br />

allegati<br />

SECONDA PARTE<br />

RIVOLTA SOLO A CHI È STATO COINVOLTO IN UN INCIDENTE STRADALE CON IL MOTORINO,<br />

COME GUIDATORE O PASSEGGERO,<br />

Numero <strong>incidenti</strong>: ...<br />

8. Incidenti e conseguenze riportate negli <strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong> con il motorino<br />

(mettere una X nella casella corrispondente alle conseguenze subite; una o più indicazioni)<br />

Numero<br />

incidente<br />

DESCRIVI I TUOI INCIDENTI IN MOTORINO QUALI CONSEGUENZE HAI AVUTO<br />

Guidavi tu il<br />

ciclomotore<br />

incid. N.1 SI <br />

NO <br />

incid. N.2 SI <br />

NO <br />

incid. N.3 SI <br />

NO <br />

incid. N.4 SI <br />

NO <br />

incid. N.5 SI <br />

NO <br />

incid. N.6 SI <br />

NO <br />

Tu eri il<br />

passeggero<br />

trasportato<br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

Tu indossavi<br />

il casco<br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

Il tuo casco<br />

era allacciato<br />

correttamente<br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

SI <br />

NO <br />

nessuna conseguenze<br />

LIEVI<br />

(contusioni,<br />

lividi, ecc.)<br />

TERZA PARTE<br />

11. Conosci persone che hanno avuto conseguenze da <strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong> ?<br />

SI con quali conseguenze: ...<br />

NO<br />

conseguenze<br />

MEDIO-<br />

GRAVI<br />

(fratture,<br />

ferite<br />

profonde,<br />

trauma<br />

cranico senza<br />

coma, ecc.)<br />

12. Ritieni utile parlare di sicurezza e di prevenzione degli <strong>incidenti</strong> <strong>stradali</strong> a scuola?<br />

SI perché ...<br />

NO perché ...<br />

Grazie per la tua collaborazione.<br />

conseguenze<br />

GRAVI<br />

(trauma<br />

cranico<br />

con coma,<br />

fratture<br />

multiple,<br />

paralisi, ecc.)<br />

71


72<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI


Questionario<br />

di uscita<br />

PROTEGGI LA TUA MENTE, USA IL CASCO SEMPRE<br />

Progetto di prevenzione “Sicurezza stradale e uso del casco”<br />

ANNO SCOLASTICO 2008/2009<br />

Nominativo scuola:<br />

Classe:<br />

Anno scolastico:<br />

Data di compilazione:<br />

Sesso:<br />

Data di nascita:<br />

Comune di residenza:<br />

Hai il patentino? SI NO LO STO FACENDO <br />

Guidi il ciclomotore? SI NO <br />

Hai compilato il questionario d’entrata? SI NO <br />

IL QUESTIONARIO E’ ANONIMO<br />

CONOSCENZA<br />

allegati<br />

IL CASCO...PROTEGGE VERO FALSO NON SO<br />

1 anche se indossato senza allacciare il cinturino<br />

2 solo se copre tutta la testa<br />

3 <strong>ed</strong> è riutilizzabile dopo aver subito un colpo, purchè, all’osservazione,<br />

non presenti danni evidenti<br />

IL CASCO...DEVE ESSERE VERO FALSO NON SO<br />

4 di misura adeguata<br />

5 provato personalmente al momento dell’acquisto<br />

6 infilato con cinturino allentato per non opprimere troppo<br />

IN CASO DI INCIDENTE STRADALE VERO FALSO NON SO<br />

7 in seguito a trauma cranio-encefalico possono emergere delle lesioni cerebrali<br />

8 a seguito di una lesione cerebrale possono verificarsi disturbi di memoria<br />

9 una lesione cerebrale può provocare danni fisici<br />

10 in caso di incidente con danno alle persone chi non si ferma è punito con<br />

la reclusione<br />

11 Qual è il numero di pubblica assistenza sanitaria da chiamare se si è coinvolti<br />

o si è testimoni di un incidente stradale?<br />

112 113 118<br />

73


74<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

LA NORMATIVA E LE SANZIONI<br />

IL CASCO...È OBBLIGATORIO VERO FALSO NON SO<br />

12 per tutti i guidatori di ciclomotori e motocicli<br />

13 per i passeggeri di motoveicoli o ciclomotori omologati per due, guidati da<br />

maggiorenni<br />

14 tenerlo sempre regolarmente allacciato<br />

IL CASCO…È NECESSARIO SAPERE CHE: VERO FALSO NON SO<br />

15 la sanzione per il minorenne che non usa il casco è solo la multa<br />

16 la sanzione per il minorenne che non usa il casco è la multa, il fermo del<br />

veicolo per 30 giorni, il sequestro e la confisca<br />

IL PATENTINO…È OBBLIGATORIO VERO FALSO NON SO<br />

17 Il patentino è obbligatorio per le persone dai 14 anni in su che non hanno la<br />

patente di guida (B o di auto)?<br />

18 solo per guidare veicoli che superano i 50cc<br />

19 tenerlo con sé quando si guida un ciclomotore<br />

IL MOTORINO…È NECESSARIO SAPERE CHE: VERO FALSO NON SO<br />

20 se è elaborato l’assicurazione non paga il risarcimento danni<br />

21 quando si guida bisogna avere con sé il certificato di assicurazione<br />

22 la multa è prevista in caso di velocità superiore ai 45 Km/h<br />

ADESIONE - OPINIONE<br />

IL CASCO: SECONDO TE, PER ESSERE PROTETTI... d’accordo indifferente disaccordo<br />

23 è sufficiente indossare il casco<br />

24 il casco deve essere della misura giusta e allacciato correttamente<br />

25 il casco non è protettivo<br />

SECONDO TE, IL CASCO... d’accordo indifferente disaccordo<br />

26 a "scodella" è sicuro quanto gli altri<br />

27 è bene comprarlo solo se nuovo <strong>ed</strong> avendolo provato prima personalmente<br />

28 non è necessario provarlo prima dell'acquisto perché tanto è universale<br />

LA NORMATIVA E LE SANZIONI<br />

SECONDO TE, L'USO DEL CASCO DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIO... d’accordo indifferente disaccordo<br />

29 solo per i minorenni<br />

30 solo se si superano i limiti di velocità<br />

31 sempre per i conducenti e i passeggeri dei motoveicoli e per la guida di<br />

ciclomotori a due ruote<br />

32 non dovrebbe essere in ogni caso obbligatorio<br />

SECONDO TE... d’accordo indifferente disaccordo<br />

33 è giusto che chi non rispetta la normativa subisca delle sanzioni<br />

34 devono essere multati solo coloro che superano i limiti di velocità<br />

35 le sanzioni per chi non usa il casco sono ingiuste<br />

IL PATENTINO d’accordo indifferente disaccordo<br />

36 non serve a nulla<br />

37 è giusto che sia obbligatorio<br />

38 Il patentino per essere conseguito deve prev<strong>ed</strong>ere delle prove di guida


allegati<br />

Secondo te, il MOTORINO… d’accordo indifferente disaccordo<br />

39 è giusto che esca dalla fabbrica con i "fermi"<br />

40 dovrebbe essere omologato per due persone anche per i minorenni<br />

41 dovrebbe avere un limite di velocità pari a: Km/h:<br />

IL TUO COMPORTAMENTO - SOLO PER COLORO CHE GUIDANO UN CICLOMOTORE<br />

…IL CASCO CHE USO È: SI NO<br />

42 è a "scodella"<br />

43 è integrale o jet e mi copre tutto il cranio<br />

44 è stato acquistato nuovo<br />

45 è stato acquistato usato<br />

46 l'ho provato prima di acquistarlo<br />

METTO IL CASCO… SI NO<br />

47 sempre quando guido il mio ciclomotore<br />

48 quando vado ad alta velocità<br />

49 quando c'è una pattuglia<br />

50 quando piove<br />

51 quando guido in stradine di campagna<br />

52 quando devo fare poche centinaia di metri<br />

53 quando vado a bassa velocità<br />

QUANDO INDOSSO IL CASCO… SI NO<br />

54 lo allaccio correttamente<br />

55 non lo allaccio<br />

56 lo allaccio e tengo il cinturino allentato<br />

57 mi sento protetto da possibili <strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong><br />

SANZIONI E NORMATIVA<br />

IL PATENTINO SI NO<br />

58 lo porto sempre con me<br />

59 non l'ho ancora fatto ma guido lo stesso<br />

60 ce l'ho e lo lascio a casa<br />

IL MOTORINO SI NO<br />

61 è originale<br />

62 è elaborato<br />

63 È poco elaborato perché gli sono stati tolti i limitatori di velocità: “i fermi”<br />

LA MULTA SI NO<br />

64 Ho sempre evitato di essere multato<br />

65 Rispetto la normativa<br />

66 non sono mai stato fermato per un controllo, dalle forze dell’ordine (polizia, vigili<br />

urbani, carabinieri) mentre ero alla guida del ciclomotore<br />

75


76<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

Valutazione dell’esperienza da parte degli studenti<br />

1) Utilizza un solo aggettivo, tra quelli indicati, per esprimere un tuo parere riguardo a:<br />

Presentazione della tematica da parte degli insegnanti<br />

(sicurezza stradale, uso del casco, prevenzione <strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong>, ecc.)<br />

interessante utile noioso inutile<br />

Questionario<br />

interessante utile noioso inutile<br />

Testimonial<br />

interessante utile noioso inutile<br />

Discussione con gli operatori<br />

interessante utile noioso inutile<br />

Rielaborazione con gli insegnanti<br />

interessante utile noioso inutile<br />

2) Che cosa di questo progetto ti ha maggiormente colpito? Per quali motivi?<br />

...<br />

3) Questa esperienza ha modificato in qualche modo il tuo comportamento?<br />

SI NO<br />

Se sì, in che misura?<br />

Totalmente<br />

Solo in parte<br />

Altro, specificare<br />

4) Se tu dovessi informare un tuo amico/a, compagno/a o conoscente sui rischi che si corrono<br />

se non si usa il casco quando si viaggia in motorino, cosa gli diresti?<br />

...<br />

5) Cosa ti piacerebbe sentirti dire a proposito di sicurezza stradale degli adolescenti?<br />

...


Intervista Autosomministrata<br />

PROTEGGI LA TUA MENTE, USA IL CASCO SEMPRE<br />

Progetto di prevenzione <strong>traumi</strong> <strong>cranici</strong>, di sicurezza stradale e di promozione alla salute<br />

ANNO SCOLASTICO 2008/2009<br />

allegati<br />

Questa intervista autosomministrata è per tutti gli studenti e le studentesse che possono lasciare tracce<br />

e racconti, per un fe<strong>ed</strong>back a chi ha promosso il progetto e migliorare in futuro.<br />

1. Durante questo progetto hai scoperto cose nuove che non sapevi?<br />

SI NO<br />

Se sì, in particolare rispetto a che cosa?<br />

...<br />

2. I contenuti affrontati nel complesso sono stati: (una crocetta per riga)<br />

molto interessanti interessanti non interessanti<br />

molto utili<br />

Note: ...<br />

utili inutili<br />

3. Hai quesiti a cui non hai avuto risposte?<br />

SI NO<br />

Se sì, quali?<br />

...<br />

4. Cosa ti è piaciuto di più del progetto?<br />

...<br />

5. Che cosa di questo progetto ti ha maggiormente colpito?per quale motivo?<br />

...<br />

Grazie per la collaborazione<br />

6. Se tu dovessi informare un tuo amico o un’amica, un compagno o una compagna o un cono-<br />

scente sui rischi che si corrono se non si usa il casco quando si viaggia in motorino, cosa gli/le<br />

diresti?<br />

...<br />

7. Cosa ti piacerebbe sentirti dire a proposito di sicurezza stradale degli adolescenti?<br />

...<br />

77


78<br />

PREVENZIONE TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI<br />

8. In base a quanto sentito oggi, ti è venuta la curiosità di approfondire qualche aspetto o argo-<br />

mento di quanto trattato?<br />

SI NO<br />

Se sì, quale aspetto o argomento?<br />

...<br />

9. Ritieni che l’incontro con i contenuti di oggi debba essere proposto anche ad altre classi?<br />

assolutamente sì, così com’è sì, ma con modifiche no<br />

Se con modifiche, quali suggeriresti?<br />

...<br />

10. Quali argomenti riterresti utile venissero affrontati in futuri incontri di <strong>ed</strong>ucazione alla sa-<br />

lute in classe?<br />

...<br />

11. Riterresti utile venissero promossi incontri di <strong>ed</strong>ucazione alla salute per studenti non in<br />

classe?<br />

SI NO<br />

Se sì, su quali argomenti?<br />

...<br />

12. Se venissero programmati incontri fuori classe, vi parteciperesti?<br />

no assolutamente sì sì, ma dipende dall’orario sì, ma dipende dal luogo<br />

Suggerimenti al Servizio <strong>ed</strong>ucazione alla Salute dell’<strong>ULSS</strong> 8:<br />

...


pubblicato nel mese di dicembre 2011

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