copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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Il processo<br />
ai mercenari<br />
catturati<br />
6<br />
alba - Lancio <strong>di</strong> tre gruppi <strong>di</strong> paracadutisti, a ondate <strong>di</strong> 20<br />
uomini: a nord <strong>di</strong> Playa Larga, alle spalle del battaglione<br />
<strong>di</strong> miliziani <strong>di</strong> Cienfuegos, sulla strada <strong>di</strong> Cavadonga e<br />
sulla strada da San Blas a Yaguaranas.<br />
ore 8.05 - L’Associated Press trasmette come notizia urgente<br />
che due capi del movimento anticastrista, José Miró<br />
Cardona e Arturo De Varona, sono in viaggio da Lauderdale,<br />
in Florida, per <strong>Cuba</strong> dove sbarcheranno non appena<br />
le truppe ribelli avranno stabilito una testa <strong>di</strong> ponte.<br />
prima mattina - Fidel Castro si trasferisce al fronte stabilendo<br />
il Quartier Generale nella palazzina degli uffici dello<br />
zuccherificio Central Australia.<br />
ore 12 - Il battaglione <strong>di</strong> allievi ufficiali del corpo <strong>di</strong> artiglieria<br />
con bazooka, cannoni e carri armati, mentre si porta<br />
in aiuto del battaglione <strong>di</strong> Cienfuegos, viene attaccato<br />
da aerei controrivoluzionari. Interviene l’aviazione castrista<br />
(che per il bombardamento del 15 aprile si credeva <strong>di</strong>strutta)<br />
che attacca le navi e le lance da sbarco. La nave<br />
Houston, soprannominata Aguja, arenatasi sul fondale<br />
della Bahía de Cochinos viene colpita.<br />
Nella riunione <strong>di</strong> Governo, esaminata la situazione del<br />
nemico, Castro fa il punto strategico: il nemico ha fallito<br />
l’occupazione della Ciénaga e delle vie <strong>di</strong> comunicazione;<br />
nessuna sollevazione ha avuto luogo nel paese; il morale<br />
delle truppe combattenti è alto; al nemico manca il<br />
controllo dell’aria.<br />
ore 15 - La milizia <strong>di</strong> Matanzas raggiunge i miliziani <strong>di</strong><br />
Cienfuegos. Viene liberata la strada tenuta dai controrivoluzionari,<br />
che in parte si arrendono e in parte si ritirano<br />
nella Ciénaga. Entrano in azione carri armati e mortai degli<br />
allievi ufficiali.<br />
primo pomeriggio - I castristi mantengono la Central <strong>di</strong><br />
Covadanga.<br />
tardo pomeriggio - Miliziani all’attacco con artiglieria <strong>di</strong><br />
piccolo calibro e mortai pesanti<br />
sulla strada <strong>di</strong> Playa Larga.<br />
dall’alba al tramonto - L’aviazione<br />
cubana attacca incessantemente<br />
navi e mezzi nemici.<br />
L’aviazione controrivoluzionaria<br />
è chiamata a proteggere le<br />
navi.<br />
sera - Alla fine della giornata<br />
l’aviazione governativa ha<br />
affondato 4 navi, nonostante la<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> 2 aerei, un Sea Fury<br />
pilotato dall’ufficiale Ulloa,<br />
colpito da due B26, e un altro<br />
aereo colpito dal fuoco antiaereo<br />
<strong>di</strong> una nave.<br />
18 aprile<br />
ore 00.10 - Fidel Castro è raggiunto<br />
da Camilo Cienfuegos e<br />
da altri ufficiali dell’Ejercito<br />
Rebelde.<br />
L’artiglieria castrista apre il fuoco sulle posizioni nemiche<br />
a Playa Larga dove miliziani ed esercito hanno concentrato<br />
una batteria <strong>di</strong> obici da 122, 8 batterie <strong>di</strong> artiglieria<br />
contraerea, una batteria <strong>di</strong> cannoni da 37, una batteria<br />
<strong>di</strong> bazooka e una colonna <strong>di</strong> fanteria.<br />
alba - Due compagnie governative, la prima e la seconda<br />
dell’Ejercito Rebelde, in marcia nella notte, con carri armati<br />
me<strong>di</strong> e pesanti e atiglieria <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o calibro avanza<br />
da Yaguamuras.<br />
ore 5.30 - Fidel Castro <strong>di</strong>spone un attacco aereo dal mare<br />
alla testa <strong>di</strong> ponte nemica e un attacco <strong>di</strong> carri armati<br />
con l’appoggio dell’artiglieria. Un carro armato è messo<br />
fuori combattimento.<br />
mattino - Le strade della Ciénaga sono terrapieni artificiali<br />
su terreno scosceso, in mezzo a vegetazione foltissima.<br />
Per stanare i nemici i miliziani e e i soldati dell’esercito<br />
sono costretti a lentissimi avanzamenti. Lo scontro è<br />
molto aspro e costa molti morti.<br />
L’offensiva continua su tutto il fronte con duri combattimenti.<br />
Le truppe controrivoluzionarie controllano il nodo<br />
<strong>di</strong> San Blas e le strade per Covadanga e Yaguenaras.<br />
ore 8 - Fidel Castro or<strong>di</strong>na una manovra <strong>di</strong>versiva <strong>di</strong> attacco<br />
al fianco. Il nemico però sta ripiegando, abbandonando<br />
Playa Larga verso Playa Girón.<br />
ore 10 - Il 180° battaglione della Milizia entra a Playa<br />
Larga. Il terreno abbandonato dai controrivoluzionari è<br />
ingombro <strong>di</strong> morti, armi, munizioni, e casse <strong>di</strong> whisky<br />
vuote. Nelle trincee, negli equipaggiamenti abbandonati<br />
c’è anche senape e polvere per il benessere dei pie<strong>di</strong>!<br />
ore 15.15 - I miliziani muovono da Playa Larga a Playa<br />
Girón.<br />
verso sera - I controrivoluzionari si attestano in ritirata a<br />
San Blas.