copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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L’importanza delle date<br />
Cronologia dell’attacco a Playa Giron<br />
Spesso, chi parla <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong> e della sua storia ne parla a vanvera,<br />
o perché non conosce o, molto più spesso per manipolare la realtà.<br />
Conoscere le date e le tappe della rivoluzione e <strong>di</strong> quanto accaduto nel periodo<br />
<strong>di</strong> Playa Giron è fondamentale, anche per capire come, alcune azioni decise<br />
del governo cubano negli ultimi anni siano avvenute per evitare quanto<br />
accaduto nel 1961. La storia insegna e bisogna farne tesoro.<br />
A cura della presidenza <strong>di</strong> <strong>Italia</strong>-<strong>Cuba</strong><br />
3 gennaio 1961 - Rottura delle relazioni <strong>di</strong>plomatiche con<br />
gli Stati Uniti<br />
21 gennaio - Kennedy <strong>di</strong>venta Presidente. Lo stesso giorno<br />
Fidel Castro <strong>di</strong>chiara al New York Times che si aspetta<br />
che il nuovo Governo statunitense riconsideri la politica<br />
verso <strong>Cuba</strong>.<br />
4 aprile - Nella riunione del Consiglio <strong>di</strong> Sicurezza il senatore<br />
Fullbright tenta per l’ultima volta senza successo<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssuadere Kennedy dall’autorizzare la spe<strong>di</strong>zione a<br />
<strong>Cuba</strong>.<br />
5 aprile - Kennedy dà il suo consenso definitivo al progetto<br />
della CIA, mo<strong>di</strong>ficandone personalmente i piani <strong>di</strong> invasione:<br />
per evitare una spe<strong>di</strong>zione troppo spettacolare lo<br />
sbarco, anziché a Trinidad, avrà luogo a Playa Girón<br />
(Baia dei Porci), ciò esclude <strong>di</strong> avere a copertura le montagne<br />
dell’Escambray, <strong>di</strong>stanti un centinaio <strong>di</strong> chilometri.<br />
A La Habana giungono notizie <strong>di</strong> una spe<strong>di</strong>zione dal<br />
Guatemala: si rinforzano i plotoni <strong>di</strong> osservazione<br />
11 aprile - Vengono sequestrate a Pinar del Río 8 tonnellate<br />
<strong>di</strong> armi e <strong>di</strong> munizioni giunte dagli Stati Uniti a bordo<br />
<strong>di</strong> pescherecci, con 14 anticastristi e 2 nordamericani.<br />
14 aprile - Verso sera vengono segnalate navi in arrivo da<br />
oriente. Nella notte segnalata una nave <strong>di</strong> piccolo tonnellaggio<br />
<strong>di</strong> fronte a Baracoa. Stato <strong>di</strong> allarme nelle file dell’esercito<br />
della provincia <strong>di</strong> Oriente.<br />
15 aprile - Raid aereo partito dal Guatemala con otto B26<br />
dell’aviazione nordamericana, pilotati da esiliati cubani<br />
e camuffati da aerei cubani, al comando del capitano Villafaña,<br />
fino a un anno prima addetto militare cubano in<br />
Messico. Obiettivo: <strong>di</strong>struggere l’aviazione castrista. Gli<br />
aerei sorvolano La Habana e bombardano l’aeroporto <strong>di</strong><br />
Ciudad Libertad. Al primo passaggio bombardano la pista<br />
e alcuni velivoli parcheggiati all’aperto; al secondo<br />
passaggio vengono accolti dal fuoco incrociato delle contraeree;<br />
al terzo passaggio uno dei B26 viene colpito e cade<br />
in mare davanti all’hotel Comodoro. Altri B26 attaccano<br />
gli aeroporti <strong>di</strong> Santiago de <strong>Cuba</strong> e <strong>di</strong> San Antonio<br />
de los Baños. Le munizioni usate negli attacchi aerei portano<br />
chiaramente la <strong>di</strong>citura US Navy e US Army.<br />
16 aprile - Funerale <strong>di</strong> Stato a La Habana delle sette vittime<br />
del raid. Al termine del funerale, su un palco im-<br />
provvisato, Fidel Castro pronuncia un <strong>di</strong>scorso e per la<br />
prima volta in forma ufficiale afferma il carattere socialista<br />
della Rivoluzione cubana.<br />
17 aprile<br />
ore 00.10 - Ha inizio l’operazione Pluto: 5 navi da carico<br />
con stazza <strong>di</strong> circa 5.000 tonnellate e con ban<strong>di</strong>era liberiana<br />
(Blagar, Caribe, Houston, Barbara J., Río Escon<strong>di</strong>do,<br />
Atlantico), ribattezzate con nomi della fauna marina<br />
(Aguja, Tiburón, Ballena, Sar<strong>di</strong>na, Atún, circondate da<br />
mezzi da sbarco militari, gettano l’ancora sulla costa meri<strong>di</strong>onale<br />
<strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>, a 100 chilometri da La Habana. Sbarcano<br />
circa 1.500 uomini, per lo più profughi, addestrati<br />
da ufficiali nordamericani in Guatemala e 12 uomini rana<br />
addestrati a Puerto Rico. La zona pantanosa dove approdano,<br />
Ciénaga de Zapata, si estende per 35 chilometri.<br />
La brigata da sbarco è guidata da Manuel Artime Buesa,<br />
ex-ufficiale castrista, e da José Pérez San Román, capitano<br />
dell’esercito <strong>di</strong> Batista. Agli invasori, muniti <strong>di</strong><br />
mitragliatrici da 50, cannoni da 75 e bazooka si oppone<br />
un battaglione <strong>di</strong> miliziani <strong>di</strong> Cienfuegos, in zona per il<br />
taglio della canna, armati <strong>di</strong> fucili e mitra. ➞<br />
Questa foto<br />
del miliziano<br />
Malagón<br />
è <strong>di</strong>ventata,<br />
a <strong>Cuba</strong>,<br />
il simbolo<br />
del miliziano<br />
conta<strong>di</strong>no,<br />
eroe <strong>di</strong><br />
Playa Girón<br />
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