copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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44<br />
Il Balletto Nazionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Cuba</strong><br />
al San Carlo <strong>di</strong> Napoli<br />
Clau<strong>di</strong>a Borrelli<br />
Il Festival della Danza al Teatro<br />
San Carlo si è concluso con l’esibizione<br />
nei giorni 21, 23 e 24 novembre<br />
2010 del Balletto Nazionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>. Ogni qual volta si parla del<br />
balletto cubano non si può non menzionare<br />
la più famosa ballerina dell’isola<br />
caraibica: Alicia Ernestina de la<br />
Caridad del Cobre Martínez Hoyo,<br />
nota con il nome <strong>di</strong> Alicia Alonso.<br />
Nel 1948 nasce una prima compagnia<br />
che porta il suo nome. In quegli<br />
anni è già una leggenda, balla a Parigi,<br />
a Vienna, in <strong>Italia</strong> al San Carlo e<br />
alla Scala, ma allo stesso tempo non<br />
abbandona mai l’idea <strong>di</strong> contribuire<br />
alla <strong>di</strong>ffusione della <strong>di</strong>sciplina del<br />
balletto nel suo paese d’origine. A<br />
<strong>Cuba</strong> il progetto trova l’opposizione<br />
del regime <strong>di</strong>ttatoriale <strong>di</strong> Fulgencio<br />
Batista che costringe Alicia e il suo<br />
corpo <strong>di</strong> ballo all’esilio dal 1955 al<br />
1959. Soltanto dopo la vittoria della<br />
Rivoluzione la compagnia <strong>di</strong> balletto<br />
<strong>di</strong> Alicia Alonso può rientrare definitivamente<br />
a <strong>Cuba</strong>. Il nuovo governo<br />
rivoluzionario, applicando una perseverante<br />
politica <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione della<br />
cultura e delle arti, che interessa anche<br />
il mondo del balletto; per la compagnia<br />
ha inizio una nuova fase. All’interno<br />
<strong>di</strong> un nuovo programma<br />
culturale, la Compagnia Alonso si<br />
riorganizza nel Balletto Nazionale <strong>di</strong><br />
<strong>Cuba</strong> e da allora non solo ha arricchito<br />
il suo repertorio e promosso lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> nuovi ballerini, ma anche incoraggiato<br />
la formazione <strong>di</strong> coreografi,<br />
professori, scenografi, artisti e<br />
musicisti. Oltre alla sua intensa attività<br />
a <strong>Cuba</strong>, il Balletto Nazionale<br />
realizza annualmente un programma<br />
<strong>di</strong> tour internazionale, che lo porta<br />
sugli scenari <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi paesi d’Europa,<br />
d’Asia e d’America.<br />
A <strong>Cuba</strong>, al <strong>di</strong> là del livello <strong>di</strong> eccellenza<br />
raggiunto dal Balletto Nazionale,<br />
scuole <strong>di</strong> danza, non solo classica,<br />
sono <strong>di</strong>ffuse in tutto il paese. La Rivoluzione<br />
ha investito ed investe nell’istruzione,<br />
formazione e cultura dei<br />
giovani, dando a tutti la possibilità <strong>di</strong><br />
scegliere liberamente una professione,<br />
sostenuti economicamente per<br />
tutto il percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> dallo Stato,<br />
come sottolinea la prima ballerina Anette<br />
Delgado, intervistata prima dello<br />
spettacolo dalla delegazione del<br />
Circolo “Campi Flegrei - Napoli”<br />
dell’<strong>Associazione</strong> <strong>di</strong> Amicizia “<strong>Italia</strong><br />
-<strong>Cuba</strong>”. Racconta inoltre che, anche<br />
senza una gran<strong>di</strong>osa struttura come il<br />
teatro San Carlo, i ballerini del suo<br />
paese sono orgogliosi <strong>di</strong> esibirsi in<br />
piazza semplicemente per il loro<br />
pubblico.<br />
Lo spettacolo messo in scena per il<br />
San Carlo comprendeva tre esibizioni<br />
del vasto repertorio del Balletto<br />
Nazionale: Le Silfi<strong>di</strong>, Elegia per un<br />
giovane in memoria <strong>di</strong> Fabio <strong>di</strong> Celmo,<br />
Didone abbandonata. Il primo è<br />
considerato uno dei primi balletti romantici,<br />
in cui la mancanza <strong>di</strong> una<br />
trama - la danza si svolge tra un gruppo<br />
<strong>di</strong> Silfi<strong>di</strong> e un giovane poeta - è<br />
<strong>giusti</strong>ficata dalla vivacità coreografica<br />
delle ballerine e dal solipsismo<br />
dell’unica presenza maschile. La storia<br />
della Didone abbandonata è liberamente<br />
ispirata all’Eneide <strong>di</strong> Virgilio,<br />
il finale sorprende per l’eccezionale<br />
interpretazione dei giovanissimi<br />
ballerini - costante per tutta l’esecuzione<br />
- e per gli effetti <strong>di</strong> scena con i<br />
quali si rendono le fiamme che avvolgono<br />
il corpo della giovane.<br />
Il più significativo per il contenuto è<br />
Elegia per un giovane. È la storia del<br />
giovane italiano Fabio <strong>di</strong> Celmo, che<br />
viveva per motivi <strong>di</strong> lavoro alcuni<br />
mesi l’anno a <strong>Cuba</strong>, seguendo con il<br />
padre Giustino l’attività della società<br />
familiare <strong>di</strong> import-export. Il 4 settembre<br />
1997 Fabio si trovava nell’atrio<br />
dell’Hotel Copacabana dell’Avana<br />
dove esplose una bomba e colpito<br />
da una scheggia, morì. L’esplosivo<br />
era stato piazzato dal terrorista<br />
salvadoregno Raúl Cruz León.<br />
Gli anni ’90 a <strong>Cuba</strong> si caratterizzarono<br />
per una ripresa economica legata<br />
anche agli ingenti investimenti effettuati<br />
dal governo nel turismo. Per ostacolare<br />
la ripresa, nel 1997 una serie<br />
<strong>di</strong> attentati venne realizzata contro<br />
le più importanti mete turistiche<br />
cubane da parte <strong>di</strong> terroristi anticastristi.<br />
L’artefice dell’attentato al Copacabana<br />
fu arrestato appena dopo<br />
l’esplosione e confessò <strong>di</strong> aver agito<br />
su in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> Luis Posada Carriles,<br />
esule cubano e membro della<br />
Fundación Nacional <strong>Cuba</strong>no-Americana.<br />
Posada Carriles circa un anno<br />
dopo rilasciò un'intervista al New<br />
York Times, con la quale si attribuì la<br />
paternità degli attentati ed ammise i<br />
suoi legami con la CIA e l’FBI.<br />
Il balletto è incentrato sulle caratteristiche<br />
umane <strong>di</strong> Fabio, simili a quelle<br />
<strong>di</strong> tanti suoi coetanei, ed in particolare<br />
sulla sua passione per il calcio.<br />
Sulla scena si contrappongono immagini<br />
gioiose a quelle allegoriche<br />
dei mandanti e della precoce morte <strong>di</strong><br />
Fabio, (l’attentatore è rappresentato<br />
da con un’emblematica <strong>di</strong>visa <strong>di</strong> tre<br />
<strong>colori</strong>: bianco rosso e blu…).<br />
Non possono che lasciare il segno le<br />
parole <strong>di</strong> Alicia Alonso. Infatti la storica<br />
artista cubana, avvicinata dai<br />
membri del circolo Circolo “Campi<br />
Flegrei - Napoli”, i quali hanno voluto<br />
ringraziarla per questa rappresentazione<br />
in nome <strong>di</strong> Fabio <strong>di</strong> Celmo,<br />
ha voluto lasciarci alcune parole:<br />
“Per noi a <strong>Cuba</strong> il periodo degli attentati<br />
è stato un momento terribile:<br />
la morte <strong>di</strong> Fabio <strong>di</strong> Celmo ci ha<br />
sconvolti. Per questi sanguinari terroristi<br />
la vita <strong>di</strong> un uomo vale 1.000<br />
dollari”.<br />
Una morte <strong>di</strong> cui pochi italiani sono<br />
al corrente, ma che è significativa del<br />
regime <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinformazione in cui viviamo.<br />
Presente in sala durante l’esibizione<br />
il padre Giustino, napoletano<br />
d’origine che vive a <strong>Cuba</strong> e sostiene<br />
il governo rivoluzionario, e che, visibilmente<br />
emozionato, ha seguito il<br />
Balletto Nazionale in questa tournée<br />
italiana. ★