copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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Laura Pollán<br />
con Guillermo<br />
Fariñas<br />
36<br />
Washington e del sistema sociale cubano:<br />
“Una parte del finanziamento<br />
proviene <strong>di</strong>rettamente dal governo<br />
degli Stati uniti, le cui leggi promuovono<br />
la caduta del governo cubano.<br />
L’Agenzia Internazionale per lo Sviluppo<br />
degli Stati Uniti (Usaid), che<br />
controlla l’appoggio finanziario del<br />
governo per una ‘transizione democratica’in<br />
<strong>Cuba</strong>, ha de<strong>di</strong>cato oltre 33<br />
milioni <strong>di</strong> dollari alla società civile<br />
per il presente anno fiscale [2008]”.<br />
Quasi tutti i cubani, incluso i <strong>di</strong>ssidenti,<br />
<strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> una casa gratuita,<br />
dell’accesso gratuito alla salute e<br />
all’educazione, compresa l’università.<br />
Razioni <strong>di</strong> riso, patate, sapone e<br />
altri prodotti <strong>di</strong> base permettono alle<br />
persone <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le proprie necessità<br />
<strong>di</strong> base per quasi tutto il mese.<br />
Il quoti<strong>di</strong>ano francese Libération ha<br />
segnalato che “Fariñas non ha mai<br />
negato che ha ricevuto ‘donazioni’<br />
dalla Sezione d’Interesse Nordamericana<br />
per procurarsi un computer ed<br />
esercitare il suo mestiere <strong>di</strong> ‘giornalista<br />
in<strong>di</strong>pendente’in Internet”.<br />
Amnesty Internacional ammette che<br />
“persone che consideriamo prigionieri<br />
<strong>di</strong> coscienza” hanno “ricevuto<br />
fon<strong>di</strong> o materiali dal governo statunitense<br />
per realizzare attività che le autorità<br />
considerano sovversive e dannose<br />
per <strong>Cuba</strong>”.<br />
Wayne S. Smith, ultimo ambasciatore<br />
statunitense a <strong>Cuba</strong>, ha confermato<br />
il carattere sovversivo della politica<br />
statunitense. Secondo lui, è<br />
completamente “illegale e imprudente<br />
mandare denaro ai <strong>di</strong>ssidenti<br />
cubani”.<br />
Inoltre aggiunge che “nessuno dovrebbe<br />
dare denaro ai <strong>di</strong>ssidenti e<br />
tanto meno con l’obiettivo <strong>di</strong> far ca-<br />
dere il governo<br />
cubano”, perchè<br />
“quando gli Stati<br />
uniti <strong>di</strong>chiarano<br />
che il loro obiettivo<br />
è quello <strong>di</strong><br />
far cadere il governo<br />
cubano e<br />
poi affermano<br />
che uno dei mezzi<br />
per realizzarlo<br />
è dare fon<strong>di</strong> ai<br />
<strong>di</strong>ssidenti cubani,<br />
questi si trovano<br />
<strong>di</strong> fatto nella posizione<br />
<strong>di</strong> agenti<br />
pagati da una potenza<br />
straniera per far cadere il proprio<br />
governo”.<br />
Una <strong>di</strong>ssidenza senza base<br />
popolare, sostiene Washington<br />
Nonostante le risorse politiche, economiche,<br />
me<strong>di</strong>atiche e finanziarie<br />
che si de<strong>di</strong>cano alla opposizione cubana,<br />
questa è sempre stata carente <strong>di</strong><br />
base popolare. Inoltre è profondamente<br />
<strong>di</strong>visa e invecchiata. Questà è<br />
l’amara constatazione <strong>di</strong> Jonathan D.<br />
Farrar, attuale capo della Sina a La<br />
Habana, in un memorandum confidenziale<br />
del 15 aprile del 2008 intitolato<br />
“Gli Stati uniti e il ruolo dell’opposizione<br />
in <strong>Cuba</strong>”, in<strong>di</strong>rizzato al Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Stato.<br />
Il <strong>di</strong>plomatico segnala prima che il<br />
presidente cubano Raúl Castro si trova<br />
attualmente in “una posizione<br />
d’autorità in<strong>di</strong>scussa”. In quanto al<br />
ruolo della <strong>di</strong>ssidenza, è “nullo” perché<br />
“i gruppi degli oppositori sono<br />
dominati da in<strong>di</strong>vidui con un forte<br />
ego, che non lavorano uniti”. Farrar<br />
precisa che “Il movimento <strong>di</strong>ssidente<br />
in <strong>Cuba</strong> invecchia ed è completamente<br />
scollegato dalla realtà dei cubani<br />
or<strong>di</strong>nari”.<br />
In effetti, grazie ai compensi che riceve,<br />
la <strong>di</strong>ssidenza cubana vive in un<br />
modo che nessun citta<strong>di</strong>no normale<br />
si può permettere.<br />
Farrar riconosce <strong>di</strong> mantenersi regolarmente<br />
in contatto “con la maggioranza<br />
del movimento <strong>di</strong>ssidente ufficiale<br />
a La Habana”, i cui membri visitano<br />
frequentemente la Sina. Nonostante<br />
questo, segnala che “nessuna<br />
prova permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che le<br />
organizzazioni <strong>di</strong>ssidenti dominanti a<br />
<strong>Cuba</strong> abbiano alcun tipo <strong>di</strong> influenza<br />
sui cubani or<strong>di</strong>nari. I sondaggi informali<br />
realizzati tra coloro che chiedono<br />
i visti e l’asilo, hanno <strong>di</strong>mostrato<br />
che esiste appena la conoscenza delle<br />
personalità <strong>di</strong>ssidenti o della loro<br />
agenda”.<br />
Farrar lo spiega considerando l’età<br />
degli oppositori, in maggioranza tra<br />
50 e 70 anni, e cita Francisco Chaviano,<br />
René Gómez Manzano e Oswaldo<br />
Payá. “Hanno pochissimi contatti<br />
con la gioventù cubana, e il loro messaggio<br />
non interessa a questo segmento<br />
della società”.<br />
Il <strong>di</strong>plomatico lamenta le lotte interne<br />
nei <strong>di</strong>fferenti gruppi e la mancanza<br />
<strong>di</strong> unità. Il suo giu<strong>di</strong>zio è implacabile:<br />
“Nonostante le affermazioni secondo<br />
le quali rappresentano migliaia<br />
<strong>di</strong> cubani, non abbiamo nessuna<br />
prova <strong>di</strong> un simile appoggio, per<br />
lo meno per quel che si riferisce a La<br />
Habana dove ci incontriamo”. Aggiunge<br />
che “Non hanno influenza<br />
nella società cubana e non offrono<br />
una alternativa politica al governo <strong>di</strong><br />
<strong>Cuba</strong>”.<br />
Altri <strong>di</strong>plomatici europei con<strong>di</strong>vidono<br />
questa opinione e l’hanno espressa<br />
durante un incontro con Farrar. “I<br />
rappresentanti della Unione europea<br />
durante la riunione hanno squalificato<br />
i <strong>di</strong>ssidenti con gli stessi termini<br />
che usa il governo <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>, insistendo<br />
nel fatto che non rappresentano<br />
nessuno”.<br />
C’è una ragione per questo e la si trova<br />
nel costume cubano. La società<br />
cubana è lontana dall’essere monolitica<br />
e i settori insod<strong>di</strong>sfatti della popolazione<br />
si mostrano severi nelle loro<br />
critiche verso le autorità, quando<br />
si tratta <strong>di</strong> denunciare le contrad<strong>di</strong>zioni,<br />
le aberrazioni, il settarismo e le<br />
in<strong>giusti</strong>zie che a volte genera il sistema<br />
cubano.<br />
I rimproveri sono forti, senza concessioni<br />
e i me<strong>di</strong>a cubani li <strong>di</strong>ffondono,<br />
sostiene Farrar. La Sina segnala che<br />
“Molti articoli della stampa cubana<br />
sono fortemente critici con le politiche<br />
attuali”. Nonostante questo, e<br />
con tutte le vicissitu<strong>di</strong>ni quoti<strong>di</strong>ane, i<br />
cubani sono sempre visceralmente<br />
gelosi della loro in<strong>di</strong>pendenza e della<br />
loro sovranità nazionali e non possono<br />
concepire che uno dei loro compatrioti<br />
possa accettare <strong>di</strong> stare al servizio<br />
<strong>di</strong> una potenza straniera che<br />
sempre ha anelato a riottenere il dominio<br />
dell’isola. Si tratta dell’ere<strong>di</strong>tà<br />
politica “antimperialista” lascita dagli<br />
eroi della storia della nazione come<br />
José Martí, Antonio Maceo,