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copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba

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30<br />

Congiura contro <strong>Cuba</strong><br />

Come saperne <strong>di</strong> più sulla guerra me<strong>di</strong>atica in corso<br />

Lito<br />

Ipensieri <strong>di</strong> Pascual Serrano sono<br />

in italiano e si trovano in ‘Congiura<br />

contro <strong>Cuba</strong>’, un importante libro<br />

che racconta le operazioni sporche,<br />

la rete con cui si sarebbe voluto<br />

avviluppare l’isola per renderla inoffensiva,<br />

per ucciderne l’anima.<br />

Serrano è un giornalista spagnolo<br />

che, dopo aver lavorato per la stampa<br />

tra<strong>di</strong>zionale, ha cominciato a spiluppare<br />

un’attività critica nei confronti<br />

<strong>di</strong> questi organi d’informazione finendo<br />

con il partecipare a progetti alternativi.<br />

Oltre che alla nascita <strong>di</strong> un<br />

sito <strong>di</strong> riferimento del livello <strong>di</strong> Rebelión,<br />

ha collaborato con la redazione<br />

spagnola dell’emittente sudamericana<br />

TeleSur e con la rivista francese<br />

Le Monde Diplomatique. Ha scritto<br />

libri e saggi pubblicati e <strong>di</strong>stribuiti<br />

nei paesi <strong>di</strong> lingua spagnola. A <strong>Cuba</strong><br />

collabora con la rivista culturale La<br />

Jiribilla.<br />

Ma il libro è scritto a quattro mani<br />

con l’italiana Micòl Savia, avvocato<br />

torinese, che fa parte dell’<strong>Associazione</strong><br />

Giuristi Democratici (Gd) in <strong>Italia</strong><br />

ed è la rappresentante permanente<br />

presso le Nazioni Unite <strong>di</strong> Ginevra<br />

dell’omologa <strong>Associazione</strong> internazionale<br />

(Iadl) <strong>di</strong> cui è anche vice<br />

segretaria. Esperta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti umani<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto internazionale ha collaborato<br />

con la Union de Juristas de <strong>Cuba</strong><br />

e conosce bene la realtà dell’isola.<br />

Il libro rappresenta un’ ottima riflessione<br />

sul mondo dell’informazione e<br />

sul suo ruolo fondamentale nella costante<br />

aggressione a danno <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong> e<br />

della sua immagine nel mondo. Anzi<br />

specifica bene che i me<strong>di</strong>a sono uno<br />

dei sistemi <strong>di</strong> attacco da porre sullo<br />

stesso piano degli altri usati nella<br />

“guerra” senza esclusione <strong>di</strong> colpi<br />

contro <strong>Cuba</strong> e l’esempio che l’isola<br />

può rappresentare per i popoli <strong>di</strong>seredati<br />

ed oppressi. Con dati precisi<br />

chiarisce che è finanziata e orchestrata<br />

dal ‘Potere Imperialista’ che usa<br />

proporzioni e mezzi smisurati se si<br />

pensa alle reali <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>,<br />

sia come numero <strong>di</strong> abitanti sia come<br />

potere <strong>di</strong> incidenza strategica od economica,<br />

tanto da illuminarne la specifica<br />

pericolosità solo quale esempio<br />

<strong>di</strong> ribellione, comunque riuscito.<br />

Infatti se fosse un esempio mal riuscito<br />

e fallimentare, perché investire<br />

continue ed esorbitanti risorse in<br />

campagne <strong>di</strong> <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to?<br />

Il libro specifica come enormi capitali<br />

siano impiegati su vari fronti me<strong>di</strong>atici<br />

per <strong>giusti</strong>ficare il “bloqueo” e<br />

ogni sorta <strong>di</strong> sanzione contro l’isola.<br />

Sovrappone alla storia dell’aggressione<br />

dei me<strong>di</strong>a statunitensi, il parallelo<br />

sostegno politico creato ad arte<br />

anche in Europa.<br />

Nel libro si esaminano le tecniche utilizzate<br />

per creare giochi <strong>di</strong> prestigio,<br />

dall’uso <strong>di</strong>storto <strong>di</strong> immagini e<br />

fotografie al loro utilizzo in contesti<br />

separati; dalla negazione <strong>di</strong> realtà palesi<br />

come le elezioni democratiche,<br />

alle ignobili falsità sui <strong>di</strong>ritti umani.<br />

La cassa <strong>di</strong> risonanza dei <strong>di</strong>ssidenti estero-guidati<br />

non è meno analizzata<br />

dei messaggi sottili insinuati tra le righe<br />

<strong>di</strong> molte affermazioni delle serpi<br />

della politica occidentale. Interessante,<br />

per non <strong>di</strong>re spassoso, il capitolo<br />

delle bugie made in Italy. Naturalmente<br />

è approfon<strong>di</strong>to l’argomento<br />

dell’embargo e la relativa poca visibilità<br />

data dai me<strong>di</strong>a tra<strong>di</strong>zionali al<br />

periodo quasi ventennale della sua<br />

condanna da parte dell’Onu. Insomma,<br />

oltre all’elenco delle menzogne<br />

sud<strong>di</strong>viso in capitoli, che partono da<br />

bugie sulla questione dell’omosessualità<br />

per finire con la più volte annunciata<br />

imminente morte <strong>di</strong> Fidel, è<br />

uno spaccato dell’informazione pilotata.<br />

Ecco un breve brano sul tema dei <strong>di</strong>ritti<br />

umani. “Un’associazione anticastrista<br />

<strong>di</strong> Miami, il cui acronimo è<br />

Ccdhrn, denunciava con un comunicato<br />

nel luglio del 2007 che ‘<strong>Cuba</strong> è<br />

l’unico paese dell’emisfero occidentale<br />

a non permettere alla Croce Rossa<br />

Internazionale <strong>di</strong> visitare le sue<br />

carceri’. Eco imme<strong>di</strong>ato si è avuto sia<br />

sulla televisione inglese Bbc, che sul<br />

quoti<strong>di</strong>ano spagnolo El Pais. La notizia<br />

è stata ripresa anche dal Corriere<br />

della Sera a firma <strong>di</strong> Alessandra<br />

Farkas (già nota per la bugia sull’epidemia<br />

mortale <strong>di</strong> dengue a <strong>Cuba</strong> -<br />

N.d.R.). (.....)Un anno dopo, nel luglio<br />

2008, si scopre che il governo<br />

spagnolo nega alla Croce Rossa In-<br />

ternazionale il permesso<br />

<strong>di</strong> visitare i detenuti per gli attentati<br />

dell’11 marzo 2004 a Madrid e che la<br />

Francia ha negato sempre alla stessa<br />

istituzione la visita ai detenuti accusati<br />

<strong>di</strong> appartenere ad Al Qaeda sul<br />

suo territorio. Anzi per la Spagna, El<br />

Pais esterna stupore per ‘la pretesa<br />

della Croce Rossa <strong>di</strong> visitare quel tipo<br />

<strong>di</strong> detenuti’ (El Pais 6 luglio 2008<br />

)…” e, ancora dal libro... “In realtà<br />

<strong>Cuba</strong> è probabilmente l’unico paese<br />

al mondo <strong>di</strong> cui sappiamo quante<br />

persone sono state detenute ogni semestre,<br />

anche solo per qualche ora.<br />

D’altro canto, il concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti umani<br />

vigente nei nostri paesi si basa<br />

su un approccio ere<strong>di</strong>tato dai tempi<br />

della guerra fredda, secondo cui per<br />

questi si intendono sostanzialmente<br />

quelli relativi alle libertà pubbliche,<br />

cui si dava priorità nei paesi del blocco<br />

occidentale: libertà d’espressione,<br />

<strong>di</strong> riunione, d’associazione, etc.<br />

Mentre la mancata realizzazione dei<br />

<strong>di</strong>ritti economici e sociali (casa, cibo,<br />

lavoro, istruzione, salute, etc.) priorità<br />

del modello socialista, in un ottica<br />

occidentale <strong>di</strong>fficilmente viene denunciata<br />

come violazione dei <strong>di</strong>ritti<br />

umani. (...)”. ★<br />

Era solo un assaggio, il resto nel libro,<br />

e<strong>di</strong>to dalla Achab <strong>di</strong> Verona<br />

(tel. 045 8489196 - fax 045 2224064).<br />

Anche in Internet:<br />

http://www.e<strong>di</strong>zioni-achab. it/ pagine/<br />

catalogo.html

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