copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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Congiura contro <strong>Cuba</strong><br />
Come saperne <strong>di</strong> più sulla guerra me<strong>di</strong>atica in corso<br />
Lito<br />
Ipensieri <strong>di</strong> Pascual Serrano sono<br />
in italiano e si trovano in ‘Congiura<br />
contro <strong>Cuba</strong>’, un importante libro<br />
che racconta le operazioni sporche,<br />
la rete con cui si sarebbe voluto<br />
avviluppare l’isola per renderla inoffensiva,<br />
per ucciderne l’anima.<br />
Serrano è un giornalista spagnolo<br />
che, dopo aver lavorato per la stampa<br />
tra<strong>di</strong>zionale, ha cominciato a spiluppare<br />
un’attività critica nei confronti<br />
<strong>di</strong> questi organi d’informazione finendo<br />
con il partecipare a progetti alternativi.<br />
Oltre che alla nascita <strong>di</strong> un<br />
sito <strong>di</strong> riferimento del livello <strong>di</strong> Rebelión,<br />
ha collaborato con la redazione<br />
spagnola dell’emittente sudamericana<br />
TeleSur e con la rivista francese<br />
Le Monde Diplomatique. Ha scritto<br />
libri e saggi pubblicati e <strong>di</strong>stribuiti<br />
nei paesi <strong>di</strong> lingua spagnola. A <strong>Cuba</strong><br />
collabora con la rivista culturale La<br />
Jiribilla.<br />
Ma il libro è scritto a quattro mani<br />
con l’italiana Micòl Savia, avvocato<br />
torinese, che fa parte dell’<strong>Associazione</strong><br />
Giuristi Democratici (Gd) in <strong>Italia</strong><br />
ed è la rappresentante permanente<br />
presso le Nazioni Unite <strong>di</strong> Ginevra<br />
dell’omologa <strong>Associazione</strong> internazionale<br />
(Iadl) <strong>di</strong> cui è anche vice<br />
segretaria. Esperta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti umani<br />
e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto internazionale ha collaborato<br />
con la Union de Juristas de <strong>Cuba</strong><br />
e conosce bene la realtà dell’isola.<br />
Il libro rappresenta un’ ottima riflessione<br />
sul mondo dell’informazione e<br />
sul suo ruolo fondamentale nella costante<br />
aggressione a danno <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong> e<br />
della sua immagine nel mondo. Anzi<br />
specifica bene che i me<strong>di</strong>a sono uno<br />
dei sistemi <strong>di</strong> attacco da porre sullo<br />
stesso piano degli altri usati nella<br />
“guerra” senza esclusione <strong>di</strong> colpi<br />
contro <strong>Cuba</strong> e l’esempio che l’isola<br />
può rappresentare per i popoli <strong>di</strong>seredati<br />
ed oppressi. Con dati precisi<br />
chiarisce che è finanziata e orchestrata<br />
dal ‘Potere Imperialista’ che usa<br />
proporzioni e mezzi smisurati se si<br />
pensa alle reali <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>,<br />
sia come numero <strong>di</strong> abitanti sia come<br />
potere <strong>di</strong> incidenza strategica od economica,<br />
tanto da illuminarne la specifica<br />
pericolosità solo quale esempio<br />
<strong>di</strong> ribellione, comunque riuscito.<br />
Infatti se fosse un esempio mal riuscito<br />
e fallimentare, perché investire<br />
continue ed esorbitanti risorse in<br />
campagne <strong>di</strong> <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to?<br />
Il libro specifica come enormi capitali<br />
siano impiegati su vari fronti me<strong>di</strong>atici<br />
per <strong>giusti</strong>ficare il “bloqueo” e<br />
ogni sorta <strong>di</strong> sanzione contro l’isola.<br />
Sovrappone alla storia dell’aggressione<br />
dei me<strong>di</strong>a statunitensi, il parallelo<br />
sostegno politico creato ad arte<br />
anche in Europa.<br />
Nel libro si esaminano le tecniche utilizzate<br />
per creare giochi <strong>di</strong> prestigio,<br />
dall’uso <strong>di</strong>storto <strong>di</strong> immagini e<br />
fotografie al loro utilizzo in contesti<br />
separati; dalla negazione <strong>di</strong> realtà palesi<br />
come le elezioni democratiche,<br />
alle ignobili falsità sui <strong>di</strong>ritti umani.<br />
La cassa <strong>di</strong> risonanza dei <strong>di</strong>ssidenti estero-guidati<br />
non è meno analizzata<br />
dei messaggi sottili insinuati tra le righe<br />
<strong>di</strong> molte affermazioni delle serpi<br />
della politica occidentale. Interessante,<br />
per non <strong>di</strong>re spassoso, il capitolo<br />
delle bugie made in Italy. Naturalmente<br />
è approfon<strong>di</strong>to l’argomento<br />
dell’embargo e la relativa poca visibilità<br />
data dai me<strong>di</strong>a tra<strong>di</strong>zionali al<br />
periodo quasi ventennale della sua<br />
condanna da parte dell’Onu. Insomma,<br />
oltre all’elenco delle menzogne<br />
sud<strong>di</strong>viso in capitoli, che partono da<br />
bugie sulla questione dell’omosessualità<br />
per finire con la più volte annunciata<br />
imminente morte <strong>di</strong> Fidel, è<br />
uno spaccato dell’informazione pilotata.<br />
Ecco un breve brano sul tema dei <strong>di</strong>ritti<br />
umani. “Un’associazione anticastrista<br />
<strong>di</strong> Miami, il cui acronimo è<br />
Ccdhrn, denunciava con un comunicato<br />
nel luglio del 2007 che ‘<strong>Cuba</strong> è<br />
l’unico paese dell’emisfero occidentale<br />
a non permettere alla Croce Rossa<br />
Internazionale <strong>di</strong> visitare le sue<br />
carceri’. Eco imme<strong>di</strong>ato si è avuto sia<br />
sulla televisione inglese Bbc, che sul<br />
quoti<strong>di</strong>ano spagnolo El Pais. La notizia<br />
è stata ripresa anche dal Corriere<br />
della Sera a firma <strong>di</strong> Alessandra<br />
Farkas (già nota per la bugia sull’epidemia<br />
mortale <strong>di</strong> dengue a <strong>Cuba</strong> -<br />
N.d.R.). (.....)Un anno dopo, nel luglio<br />
2008, si scopre che il governo<br />
spagnolo nega alla Croce Rossa In-<br />
ternazionale il permesso<br />
<strong>di</strong> visitare i detenuti per gli attentati<br />
dell’11 marzo 2004 a Madrid e che la<br />
Francia ha negato sempre alla stessa<br />
istituzione la visita ai detenuti accusati<br />
<strong>di</strong> appartenere ad Al Qaeda sul<br />
suo territorio. Anzi per la Spagna, El<br />
Pais esterna stupore per ‘la pretesa<br />
della Croce Rossa <strong>di</strong> visitare quel tipo<br />
<strong>di</strong> detenuti’ (El Pais 6 luglio 2008<br />
)…” e, ancora dal libro... “In realtà<br />
<strong>Cuba</strong> è probabilmente l’unico paese<br />
al mondo <strong>di</strong> cui sappiamo quante<br />
persone sono state detenute ogni semestre,<br />
anche solo per qualche ora.<br />
D’altro canto, il concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti umani<br />
vigente nei nostri paesi si basa<br />
su un approccio ere<strong>di</strong>tato dai tempi<br />
della guerra fredda, secondo cui per<br />
questi si intendono sostanzialmente<br />
quelli relativi alle libertà pubbliche,<br />
cui si dava priorità nei paesi del blocco<br />
occidentale: libertà d’espressione,<br />
<strong>di</strong> riunione, d’associazione, etc.<br />
Mentre la mancata realizzazione dei<br />
<strong>di</strong>ritti economici e sociali (casa, cibo,<br />
lavoro, istruzione, salute, etc.) priorità<br />
del modello socialista, in un ottica<br />
occidentale <strong>di</strong>fficilmente viene denunciata<br />
come violazione dei <strong>di</strong>ritti<br />
umani. (...)”. ★<br />
Era solo un assaggio, il resto nel libro,<br />
e<strong>di</strong>to dalla Achab <strong>di</strong> Verona<br />
(tel. 045 8489196 - fax 045 2224064).<br />
Anche in Internet:<br />
http://www.e<strong>di</strong>zioni-achab. it/ pagine/<br />
catalogo.html