copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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18<br />
Economia,<br />
il nuovo fronte<br />
La necessità <strong>di</strong> cambiare non<br />
vuol <strong>di</strong>re mettere in strada la gente<br />
Mauro Casagran<strong>di</strong><br />
Cinquecentomila nel 2011, altri<br />
500mila nel 2012, ecco la cifra<br />
<strong>di</strong> lavoratori statali che nel<br />
breve lasso <strong>di</strong> un anno saranno ‘estromessi’<br />
dal loro lavoro. La notizia<br />
ha fatto il giro del mondo, molto più<br />
dei 500mila statali che la prospera Inghilterra<br />
dei conservatori <strong>di</strong> Cameron<br />
ha deciso <strong>di</strong> licenziare per far fronte<br />
alla crisi. Si tratta <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong> e allora<br />
tutti a puntare il <strong>di</strong>to. E a pensare ai<br />
poveri lavoratori: tutti in strada? Si<br />
tratta <strong>di</strong> quella <strong>Cuba</strong> punita ufficialmente<br />
dalla Unione europea con la<br />
sua “posizione comune” perché non<br />
osserverebbe abbastanza i <strong>di</strong>ritti umani,<br />
unico paese del continente ad<br />
avere l’onore <strong>di</strong> tanta considerazione<br />
da parte dell’ Unione europea quando<br />
ad<strong>di</strong>rittura Amnesty international<br />
(non certanente sospetta <strong>di</strong> favoritismi<br />
a <strong>Cuba</strong>!) si vede obbligata a classificarla<br />
ben al <strong>di</strong> sopra dell’Honduras<br />
(ve<strong>di</strong> recente colpo <strong>di</strong> stato e susseguenti<br />
massacri), o della Colombia,<br />
regno delle omicide bande paramilitari)<br />
eccetera.<br />
<strong>Cuba</strong> è <strong>Cuba</strong> signori, e se ne parla<br />
sempre più degli altri paesi. Soprattutto<br />
se è per <strong>di</strong>rne o suggerirne male, e<br />
far pensare che così, <strong>di</strong> nuovo, la Rivoluzione<br />
è in pericolo e si avvia, nel<br />
migliore dei casi, a un rovinoso declino:<br />
mentre a nessuno viene in mente<br />
che l’identica (ma in proporzione<br />
maggiore) decisione del governo conservatore<br />
del Regno unito possa significare<br />
che la regina deve fare le valigie<br />
per far posto ad un nuovo Cromwell.<br />
Ma torniamo al nostro argomento. I<br />
lavoratori “eccedenti” non saranno<br />
gettati sul lastrico. Parte saranno spostati<br />
ad altri centri <strong>di</strong> lavoro statali,<br />
parte entreranno nel settore privato<br />
con l’aiuto dello stato che ha autorizzato<br />
recentemente 178 tipi <strong>di</strong> “attività”<br />
private, sostanzialmente piccole<br />
imprese le cui attività spaziano dalla<br />
gastronomia ai servizi, alla piccola<br />
meccanica, all’affitto più libero <strong>di</strong> case<br />
e camere: il cosiddétto lavoro per<br />
conto proprio, “por cuenta propria”.<br />
Per la prima volta, i titolari potranno<br />
assumere lavoratori <strong>di</strong>pendenti. Si calcola<br />
che varie centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong><br />
persone troveranno lavoro in questo<br />
settore. Una volta ottenuta la doverosa<br />
licenza, costoro saranno sottoposti<br />
a un regime fiscale completamente<br />
nuovo per <strong>Cuba</strong>, ma molto simile a<br />
quelli esistenti negli altri paesi. In altre<br />
parole dovranno pagare le tasse, le<br />
imprese sugli utili veri o presunti secondo<br />
i casi, mentre tutti, lavoratori<br />
compresi, dovranno contribuire alla<br />
“seguridad social” cioè a quel complesso<br />
<strong>di</strong> servizi forniti gratuitamente<br />
ai citta<strong>di</strong>ni cubani: scuola, sanità ecc,<br />
tutti quei ben noti benefici che la Rivoluzione<br />
fin dal suo inizio ha messo<br />
a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni cubani, e<br />
che sono tra i più avanzati del mondo.<br />
Inoltre, un sistema <strong>di</strong> copertura statale<br />
proteggerà chi avrà perso il proprio<br />
lavoro fino a quando non avverrà il<br />
suo reinserimento.<br />
E, come ha detto chiaramente Raúl<br />
Castro, si tratta <strong>di</strong> misure che si prendono<br />
per rafforzare il socialismo che<br />
è “l’unica garanzia per conservare la<br />
la nostra libertà e in<strong>di</strong>pendenza”.<br />
Perchè succede tutto ciò e <strong>di</strong> cosa si<br />
tratta? Innanzi tutto, c’è la recrudescenza<br />
del blocco economico statunitense.<br />
Con Obama -come si sa- non<br />
solo non è cambiato praticamente<br />
nulla (la sua amministrazione si è limitata<br />
a togliere alcune restrizioni alle<br />
rimesse e ai viaggi dei cubanoame-<br />
ricani che erano state introdotte dall’ultimo<br />
Bush), ma ha continuato ad<br />
applicare con ancor maggior pesantezza<br />
la persecuzione economica alle<br />
finanze e all’economia cubana. Sono<br />
quasi settimanali le notizie su <strong>di</strong>tte<br />
europee, asiatiche, del mondo intero,<br />
a cui viene proibita l’esportazione<br />
verso o da <strong>Cuba</strong> perchè imprese nordamericane<br />
sono entrate nel capitale<br />
<strong>di</strong> queste società. Ciò riguarda anche<br />
le banche, ed il sistema bancario internazionale.<br />
Uno degli uiltimi esempi<br />
è che le banche cubane da marzo<br />
prossimo non potranno più usufruire<br />
del sistema Swift per le loro transazioni<br />
internazionali: in altre parole<br />
per <strong>Cuba</strong> sarà più <strong>di</strong>fficile e più costoso<br />
ricevere e trasferire sol<strong>di</strong> con<br />
l’estero. Obama se ne sta zitto; non<br />
parla più <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>. Le sue promesse elettorali<br />
sono rimaste nel nulla. La<br />
politica nordamericana nei confronti<br />
<strong>di</strong> <strong>Cuba</strong> continua ad essere monopolio<br />
delle mafie anticastriste della Florida<br />
che con<strong>di</strong>zionano fortemente<br />
l’amministrazione centrale. Una delle<br />
più feroci controrivoluzionarie della<br />
Florida, Ileana Ros-Lehtinen, è ora<br />
<strong>di</strong>ventata la responsabile della Commissione<br />
Esteri del Congresso, un<br />
posto chiave nell’apparato politico<br />
statunitense, da dove potrà dar corso<br />
con ancor maggior efficacia al suo o<strong>di</strong>o<br />
per <strong>Cuba</strong>. Si tratta della stessa Ileana<br />
Ros-Lehtinen che ai tempi del<br />
piccolo Elián aveva fatto <strong>di</strong> tutto per<br />
impe<strong>di</strong>rne il legittimo ritorno a <strong>Cuba</strong>