copertina colori giusti - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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satti, gli attori Dario Fo e Franca Rame,<br />
lo scrittore Italo Calvino, il compositore<br />
Luigi Nono. Oltre alle conferenze<br />
sono state organizzate anche<br />
rassegne <strong>di</strong> film e mostre <strong>di</strong> manifesti<br />
cubani, convegni sulla scuola cubana<br />
nelle università, spettacoli musicali<br />
con artisti cubani, tavole rotonde<br />
sull’economia, sulla sanità, sulla<br />
campagna <strong>di</strong> alfabetizzazione, sull’architettura.<br />
Da parte della gente,<br />
grazie soprattutto al fascino della Rivoluzione<br />
sul popolo della sinistra italiana,<br />
nelle Feste dell’Unità a livello<br />
nazionale, in ogni città d’<strong>Italia</strong>, gli<br />
stand <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong> sono stati sempre tra<br />
quelli più visitati.<br />
● Che <strong>di</strong>fferenza c’è tra il lavoro <strong>di</strong><br />
solidarietà portato avanti dall’<strong>Associazione</strong><br />
in quegli anni e quello attuale?<br />
■ Direi che occorre fare una <strong>di</strong>visione<br />
della storia dell’<strong>Associazione</strong> in<br />
due gran<strong>di</strong> blocchi. Il primo, <strong>di</strong><br />
trent’anni, che va dalla nascita dell’<strong>Associazione</strong><br />
fino al periodo 1989-<br />
1991, quando è avvenuta la caduta<br />
del Muro <strong>di</strong> Berlino, la scomparsa<br />
del Partito Comunista <strong>Italia</strong>no e dell’Unione<br />
Sovietica; il secondo, <strong>di</strong><br />
vent’anni, che va dal 1992 ai giorni<br />
nostri.<br />
Nella prima fase l’<strong>Associazione</strong> ha<br />
basato il suo lavoro sulla solidarietà<br />
politica e sugli aspetti culturali che<br />
potevano rafforzare i legami <strong>di</strong> <strong>amicizia</strong><br />
tra i due popoli. Nella seconda<br />
fase, a causa del período especial introdotto<br />
per la scomparsa del campo<br />
socialista, pur mantenendo la solidarietà<br />
politica è stato necessario sviluppare<br />
anche una solidarietà “materiale”<br />
(ma <strong>di</strong>etro questo termine c’è<br />
sempre un lavoro politico) con il finanziamento<br />
<strong>di</strong> progetti e l’invio <strong>di</strong><br />
donazioni. In questo secondo periodo<br />
ha acquistato una grande importanza<br />
anche l’aspetto della comunicazione<br />
e della controinformazione, sia per le<br />
possibilità che l’informatica ci ha<br />
messo a <strong>di</strong>sposizione sia per le massicce<br />
campagne denigratorie contro<br />
<strong>Cuba</strong> scatenate perio<strong>di</strong>camente attraverso<br />
la stampa, la ra<strong>di</strong>o e la televisione.<br />
● Per quale motivo il Partito Democratico<br />
della Sinistra, il nuovo partito<br />
nato all’inizio del 1991 dalle ceneri<br />
del Partito Comunista <strong>Italia</strong>no,<br />
voleva lo scioglimento dell’<strong>Associazione</strong>?<br />
■ Mentre a livello popolare l’ammirazione<br />
verso la Rivoluzione cubana<br />
è sempre stata grande, già a metà de-<br />
gli anni Settanta<br />
ai vertici del Pci,<br />
che a quel tempo<br />
era sotto la guida<br />
<strong>di</strong> Enrico Berlinguer,<br />
iniziava un<br />
clima <strong>di</strong> “raffreddamento”<br />
nei<br />
confronti <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>.<br />
Con il passare<br />
degli anni la<br />
situazione è andata<br />
via via peggiorando<br />
per il<br />
fatto che, secondo<br />
la loro opinione,<br />
il sistema cubano non era sufficientemente<br />
democratico per l’assenza<br />
del pluripartitismo, era troppo legato<br />
alla politica estera dell’Unione<br />
sovietica e inoltre asserivano che la<br />
Rivoluzione cubana “aveva ormai esaurito<br />
la propria forza propulsiva”.<br />
Così nel febbraio 1991, alla nascita<br />
del Pds, è iniziato un percorso <strong>di</strong><br />
molti <strong>di</strong>rigenti ex-comunisti per<br />
prendere le <strong>di</strong>stanze da qualsiasi legame<br />
avesse avuto a che fare con il<br />
passato del Pci. Non c’era stato bisogno<br />
<strong>di</strong> eliminare le altre associazioni<br />
<strong>di</strong> <strong>amicizia</strong> con i paesi europei dell’est,<br />
poiché quei paesi (e anche le relative<br />
associazioni) si erano <strong>di</strong>ssolti da<br />
soli. <strong>Cuba</strong>, al contrario, rimaneva in<br />
pie<strong>di</strong> e anche l’<strong>Associazione</strong> Nazionale<br />
<strong>di</strong> Amicizia <strong>Italia</strong>-<strong>Cuba</strong> continuava<br />
a esistere.<br />
Per questo motivo nel novembre<br />
1992 al IV Congresso <strong>di</strong> Genova dell’<strong>Associazione</strong>,<br />
un gruppo <strong>di</strong> quei <strong>di</strong>rigenti<br />
aveva proposto lo scioglimento<br />
dell’<strong>Associazione</strong> Nazionale <strong>di</strong> Amicizia<br />
<strong>Italia</strong>-<strong>Cuba</strong> e la formazione<br />
<strong>di</strong> una nuova <strong>Associazione</strong> Nazionale<br />
<strong>di</strong> Amicizia <strong>Italia</strong>-Caraibi. Forse<br />
volevano fare un’associazione tutta<br />
“sol, son y ron”.<br />
● Come ha potuto l’<strong>Associazione</strong><br />
continuare la sua attività senza il<br />
sostegno del Partito Comunista <strong>Italia</strong>no?<br />
■ In politica non sempre è valida la<br />
stessa logica che esiste in matematica.<br />
Così mentre per molti analisti politici<br />
doveva valere l’equazione<br />
“crollo dell’Urss = crollo <strong>di</strong> <strong>Cuba</strong>”,<br />
allo stesso modo doveva valere l’equazione<br />
“sparizione del Pci = sparizione<br />
dell’<strong>Associazione</strong>”. Sulla carta<br />
questo ragionamento non faceva una<br />
grinza.<br />
La realtà è stata ben <strong>di</strong>versa e a <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>di</strong> vent’anni il risultato è sotto<br />
gli occhi <strong>di</strong> tutti: <strong>Cuba</strong> ha continuato<br />
a esistere e l’<strong>Associazione</strong> ha conti-<br />
nuato la sua attività <strong>di</strong> solidarietà.<br />
Non mi permetterei mai <strong>di</strong> fare paragoni<br />
irriverenti con i sacrifici fatti dal<br />
popolo cubano per superare le <strong>di</strong>fficoltà<br />
avute dalla sua Rivoluzione a<br />
causa della sparizione dell’Unione<br />
sovietica e dei paesi del campo socialista,<br />
però mi sembra giusto sottolineare<br />
anche i sacrifici <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong><br />
compagni della nostra <strong>Associazione</strong><br />
che, per anni, hanno perso notti intere<br />
<strong>di</strong> sonno, saltato pasti, passato ore<br />
e ore al freddo o sotto il sole cocente,<br />
sottratto tempo alle loro famiglie, rinunciato<br />
agli affetti personali - rimettendoci<br />
pure <strong>di</strong> tasca propria - per<br />
permettere ai loro Circoli e all’<strong>Associazione</strong><br />
Nazionale <strong>di</strong> continuare il<br />
lavoro <strong>di</strong> solidarietà con <strong>Cuba</strong>. Se<br />
non avessimo avuto questo spirito, <strong>di</strong><br />
strada ne avremmo fatta ben poca.<br />
Tutto questo è servito a creare una<br />
doppia economia: una (molto piccola)<br />
per permettere il sostentamento<br />
delle nostre strutture e l’altra per sovvenzionare<br />
le iniziative, i progetti e le<br />
donazioni. Siamo un’associazione<br />
interamente <strong>di</strong> volontariato e da<br />
vent’anni abbiamo la fierezza <strong>di</strong> non<br />
<strong>di</strong>pendere e <strong>di</strong> non prendere or<strong>di</strong>ni da<br />
nessuno, né in <strong>Italia</strong> né a <strong>Cuba</strong>.<br />
● Quali sono stati i principali risultati<br />
del lavoro <strong>di</strong> solidarietà nella seconda<br />
parte della vita dell’<strong>Associazione</strong>?<br />
■ Oltre alle migliaia <strong>di</strong> iniziative organizzate<br />
per dare una corretta informazione<br />
sulla realtà cubana, fanno<br />
spicco alcuni risultati che, in rapporto<br />
alle nostre forze, sono stati importanti.<br />
A metà degli anni Novanta abbiamo<br />
finanziato, tramite quattro Ong, quattro<br />
progetti a <strong>Cuba</strong> in campo agro-alimentare.<br />
Occorreva che l’<strong>Associazione</strong><br />
raccogliesse un miliardo <strong>di</strong> lire<br />
in tre anni per far partire i progetti. A<br />
questo punto l’Unione europea sarebbe<br />
intervenuta con un ➞<br />
Manifestazione<br />
<strong>di</strong> sostegno<br />
a <strong>Cuba</strong> durante<br />
la crisi dei missili<br />
ottobre 1962<br />
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