VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

una donna in contatto con il suo bambino, per capirlo bene, il cane
accettava i miei bambini con grande gioia e senza gelosia. Il primo
sorriso dei gemelli suscitava al cane, che rea di una provenienza a me
sconosciuta, un cane strano bastardino e divertente. I fratelli mi erano
molto vicina mi aiutavano in tutto anche se non smettevano di andare
sempre via per la loro missione non facile e importante. C'era tanto da
fare nel mondo e rimaneva ancora da fare tanto.. .Uno dei fratelli
diventava per me particolare simpatico,MARCOS,che era più spesso
con me e i miei bimbi avevano atteggiamenti particolari con lui,
diventavano subito solari e sorridenti .Non chiedevo mai a MARCOS,
chi erano loro, da dove venivano e che poteri avevano? Mi piaceva
accettarlo senza nessuna storia personale. Però una notte di sesso
tenero con lui ci fù, la mia vagina era quasi guarita dal parto, mica
serviva solo per sfornare dei bambini?, mi confessava che sua madre
era una donna terrestre e il padre era una divinità della montagna
"OLIMPO IN GRECIA". Non facevo domande mi andava bene cosi.
La cosa più bella in questa notte succedeva quando arrivavano altri tre
fratelli, cosa insolita, avevano preso le ferie? Il fatto che ARIEL e
VINCENT dormivano qua vicino a me, nella culla mi turbava un po'.
CARLOS leggendo i miei pensieri, diceva, non preoccuparti
ADRIADNA, loro sanno molto più di noi, e poi... i futuri membri del
gruppo devono abituarsi subito per tutta la natura umana con varietà
delle sue sfumature. Domandavo, ma, avete già deciso cosa faranno
loro da grandi? ANTAL rispondeva, non siamo noi a decidere...
L'unica cosa che può ancora salvare il mondo è l'amore, essere uno
del gruppo è un onore. Allora si, che dovrei essere tranquilla, anche se
la disoccupazione al mondo cresce, ma i miei figli avranno il lavoro,
la vocazione. Se nel mondo fiorisce la crudeltà, l'ingiustizia,la
violenza, loro insegneranno l'amore e non diventeranno mai ne
soldati, ne macellarne sperimentatori sugli animali, ne cacciatori, ne
pescatori, ne assassini... Intanto che pensavo a queste cose, con
piacere sentivo le dita di qualcuno accarezzarmi delicatamente la
vagina, baciarmi i seni. Era una bocca diversa da quegli innocenti dei
miei figli, che facevano questo gesto per nutrirsi,per crescere. Invece
questi gli adulti vorrebbero immergersi di nuovo nell'infanzia,nel seno
materno, nella profondità della vagina ed io gli davo questa illusione.
Ormai ero in tutti i sensi una vera femmina, una donna realizzata e
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