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27.05.2013 Views

loro apparizione al mondo, li vedevo prima attraverso lo strato d'acqua, non potevano soffocarsi perchè il contatto con l'aria dava lo stimolo per avviare la respirazione polmonare, sembravano come due grossi pesci e legati ancora con me tramite cordone ombelicale. Che bella invenzione, l'acqua che lava via il sangue, il sudore e la fatica. I fratelli piano, piano tiravano sulla superficie VINCENT e ARIEL, non gridavano, solo guardavano con gli occhi blu spalancati al massimo. Eccoci!!! Da tanto tempo conoscevo e sentivo i miei figli, ma adesso era la presentazione ufficiale! Eravamo tutti contenti non mi veniva da piangere dalla felicità, ma solo da ridere. Ginevra arrivava di corsa, frenava bruscamente, rischiando di cadere nella piscina e fissava sospettosa e incredula i due intrusi. Per primo dava la voce ARIEL poi gli rispondeva VINCENT, ed avevano tutti e due voci molto potenti e forti, menomale che stavano zitti nella mia pancia. Come potevano due così, grossi e vivaci accontentarsi la dentro?, non torneranno mai più là.. .I cordoni ombelicali pulsavano per un po' e loro erano ancora in bilico tra due mondi. Appena sbarcati, ma già avevano una storia lunghissima dietro di loro, le vite precedenti, memoria genetica degli antenati, degli animali, quella del corpo materno ed il viaggio complicato per uscire. I cordoni ombelicali smettevano di pulsare e i fratelli li tagliavano. Era l'inizio della vita terrestre di VINCENT e ARIEL. Le mie contrazioni ricominciavano, tiravo fuori la placenta e tutto resto. Sembrava che adesso tutto fosse finito, stesa nell'acqua mi sentivo beata e leggera come un guscio vuoto di noce. I fratelli mi davano i bambini che con grande abilità trovavano i mie seni e iniziavano a succhiare. Mi sentivo come una cagna che mitre i suoi cuccioli. Una sensazione bellissima, meravigliosa perchè sentivo l'utero e la vagina contrarsi e stringersi. Era finita, le porte spalancate per gli ospiti bisognava di nuovo richiuderle.. .I bimbi erano avidi e molto affamati, menomale che il latte mi usciva subito abbondante da due seni. Mi sentivo vastamente arricchita da questa nuova esperienza. Noi, femmine siamo più avvantaggiate degli uomini, la sessualità maschile si esprime solo nel coito, con l'erezione e l'orgasmo. La sessualità femminile si manifesta in cinque momenti: le mestruazioni, l'orgasmo, la gravidanza!! parto, allattamento. 90

CAPITOLO 19 Forse per questo leggevo una leggera invidia negli occhi dei fratelli, sapevano fare tante cose , ma questo no . Ero felice che riuscivo a sfuggire dalla episiotomia, solo il nome mi faceva stare male, un piccolo taglio di lato per allargare la vulva e facilitare l'uscita del bambino. Penso se viviamo in armonia con noi stessi, con il mondo, non serve allargare niente. Per secoli di esistenza umana la natura ha calcolato tutto bene. In caso di taglio, qualcosa non va o tu non sei pronta o il bambino che non vuole uscire. Nel mio caso tutto era successo in perfetta armonia con la natura. Due ore dopo stavo dormendo sul grande letto con i bambini sulla mia pancia. Quando mi svegliavo guardavo loro intensamente, erano molto belli,con i capelli biondi e ricci, con i corpi proporzionati, compatti e leggermente abbronzati… che strano! Ne io, ne MATVEI avevamo la carnagione scura... la pelle cosi l'avevano solo i fratelli, lo sapevo, era chiaro come sempre il lavoro di gruppo... Ormai era inutile tenere la "difesa" contro MATVEI per non farlo invadere nei miei pensieri, quando mi distoglievo da ciò subito sentivo le sue parole, "dove sei?" ed io rispondevo mentalmente, "tutto bene! fra un po' torno". La mattina dopo era arrivata la vera primavera, il sole splendente scioglieva la neve, il ghiaccio sopra un laghetto. L'acqua in piscina era limpida e trasparente come niente si fosse svolto qua. Solo che io non ero più libera.... dovevo sfamare due lupi, due gocce d'acqua, non so come riuscivo a capire chi era ARIEL e chi VINCENT? Dormivano e mangiavano! fratelli dicevano che i bimbi sanno regolarsi e bisognava lasciarli succhiare quando avevano voglia. La mia pancia sembrava un sacco vuoto che pendeva e sentivo una massa dura sotto la pelle del ventre. Passeranno anche questi giorni.. .e mi riprendo..., nessuna crisi per me dopo il parto, non la sentivo, perchè dovevo? Sono tutelata, amata e richiesta in Brasile. Piano, piano cominciavo a distinguere i gemelli, ARIEL mi fissava sempre apertamente invece VINCENT solo mi guardava furtivamente e abbassava gli occhi quando si accorgeva che lo guardavo, con loro mi sentivo catapultata indietro nell'infanzia, tempo d'oro per tutti, ero ritornata,infantile. Forse questo comportamento era inventato dalla natura per mettere 91

CAPITOLO 19<br />

Forse per questo leggevo una leggera invidia negli occhi dei fratelli,<br />

sapevano fare tante cose , ma questo no . Ero felice che riuscivo a<br />

sfuggire dalla episiotomia, solo il nome mi faceva stare male, un<br />

piccolo taglio di lato per allargare la vulva e facilitare l'uscita del<br />

bambino. Penso se viviamo in armonia con noi stessi, con il mondo,<br />

non serve allargare niente. Per secoli di esistenza umana la natura ha<br />

calcolato tutto bene. In caso di taglio, qualcosa non va o tu non sei<br />

pronta o il bambino che non vuole uscire. Nel mio caso tutto era<br />

successo in perfetta armonia con la natura. Due ore dopo stavo<br />

dormendo sul grande letto con i bambini sulla mia pancia. Quando mi<br />

svegliavo guardavo loro intensamente, erano molto belli,con i capelli<br />

biondi e ricci, con i corpi proporzionati, compatti e leggermente<br />

abbronzati… che strano! Ne io, ne MATVEI avevamo la carnagione<br />

scura... la pelle cosi l'avevano solo i fratelli, lo sapevo, era chiaro<br />

come sempre il lavoro di gruppo... Ormai era inutile tenere la "difesa"<br />

contro MATVEI per non farlo invadere nei miei pensieri, quando mi<br />

distoglievo da ciò subito sentivo le sue parole, "dove sei?" ed io<br />

rispondevo mentalmente, "tutto bene! fra un po' torno". La mattina<br />

dopo era arrivata la vera primavera, il sole splendente scioglieva la<br />

neve, il ghiaccio sopra un laghetto. L'acqua in piscina era limpida e<br />

trasparente come niente si fosse svolto qua. Solo che io non ero più<br />

libera.... dovevo sfamare due lupi, due gocce d'acqua, non so come<br />

riuscivo a capire chi era ARIEL e chi VINCENT? Dormivano e<br />

mangiavano! fratelli dicevano che i bimbi sanno regolarsi e bisognava<br />

lasciarli succhiare quando avevano voglia. La mia pancia sembrava<br />

un sacco vuoto che pendeva e sentivo una massa dura sotto la pelle<br />

del ventre. Passeranno anche questi giorni.. .e mi riprendo..., nessuna<br />

crisi per me dopo il parto, non la sentivo, perchè dovevo? Sono<br />

tutelata, amata e richiesta in Brasile. Piano, piano cominciavo a<br />

distinguere i gemelli, ARIEL mi fissava sempre apertamente invece<br />

VINCENT solo mi guardava furtivamente e abbassava gli occhi<br />

quando si accorgeva che lo guardavo, con loro mi sentivo catapultata<br />

indietro nell'infanzia, tempo d'oro per tutti, ero ritornata,infantile.<br />

Forse questo comportamento era inventato dalla natura per mettere<br />

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