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VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

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facilmente, i muscoli si tendono bene, due pesciolini cosmici: ARIEL<br />

e VINCENT vogliono uscire. Nonostante tanta sofferenza, le mie<br />

sensazioni erano bellissime, non essendo morta, non appartenevo più<br />

a me stessa, guidata dal mio corpo,dai fratelli e da dentro dai miei<br />

gemelli. Il bambino stabilisce un momento del parto, lo fa quando la<br />

sua testa ha raggiunto le massime dimensioni compatibili con un<br />

passaggio attraverso un canale materno. E poi stressato verso la fine<br />

della gestazione via, via, che la placenta diminuisce le capacità di<br />

fornirgli le sostanze indispensabili per sopravvivere, un bambino<br />

libera una tempesta ormonale, il risultato è un travagliata nascita, ma<br />

non è tutto. Per sopportare meglio la fatica del parto il bambino<br />

produce analgesici naturali, endorfine utili anche alla madre per<br />

sentire meno dolore. Tutte queste cose curiose mi raccontava<br />

MARCOS, mentre galleggiavo sul materasso di gomma gonfiabile<br />

sulla superficie della piscina, intanto dentro di me il lavoro dell'utero<br />

andava avanti. I fratelli spostavano anche il tavolo dalla "sala da<br />

pranzo", mettevano la coperta sopra l'isoletta, potendo stare anche di<br />

là, osservando un blu intenso della piscina e le luci sul fondo. Mi<br />

accorgevo per la prima volta che vi erano dipinti dei pesci.<br />

GINEVRA faceva divertire tutti, la cagna coraggiosa attraverso il<br />

ponticello veniva da me, "sull'isoletta". Aspettavo ancora quel dolore<br />

tremendo,bestiale che non veniva, i fratelli dicevano di gridare e di<br />

non trattenermi, perchè apprendo la bocca aiutava tante donne ad<br />

abbandonarsi meglio alla forza che distendeva la vagina. Non avevo<br />

voglia di gridare, perchè i miei figli dovevano essere accompagnati da<br />

grida e dolore per arrivare al mondo?! gemelli essendo in due mi<br />

davano tantissima endorfina, un dolore dipendeva anche dall'<br />

atteggiamento mentale. Saltavo di nuovo nell'acqua, poiché sentivo<br />

che qualcosa mutava in me, volevo spingere,mi mettevo a quattro<br />

zampe sul fondo della piscina rimanevo così ferma. GINEVRA<br />

abbaiava forte dall’isoletta così uno dei fratelli la riportava al secondo<br />

piano, forse il cane era come me, non sopportava le sofferenze altrui.<br />

Sentivo che qualcuno mi accarezzava i seni e la schiena, massaggiava<br />

il perineo che era molto teso. Capivo adesso perchè un parto era<br />

paragonabile all’orgasmo, non riuscivo più a distinguere il piacere dal<br />

dolore, ero spalancatissima. Un vero mistero era come dallo 0,5 cm<br />

mi dilatavo fino ad 11 ! !Poi i bambini uno dopo l'altro facevano la<br />

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