VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
uccelli. Erano i momenti preferiti di ARIEL e VINCENT, quando ero ferma loro si muovevano, che strano i miei bambini sono una parte di me, ma presto usciranno non potendo più tornare indietro. Devono vivere la vita e solo dopo si metteranno di fronte l'altra possibilità, l'altra reincarnazione, ma intanto c'è questa e io sono la loro conduttrice nei primi passi terrestri. Così si svolgeva la mia vita nella tenuta misteriosa, con l'estate che dovrebbe essere magnifica. Bastava immaginare quel lago in mezzo ai fiori con il ponticello sopra.. .Io rimarrei seduta là anche durante una pioggia estiva, osserverei sotto un ombrello come le gocce d'acqua muovono la superficie del lago, come i pesci tirano fuori i musetti... . La notte dopo avevo con me un'altro fratello... non avevo preferenze per uno o per l'altro, li amavo tutti con la stessa intensità. Ognuno di loro mi dava qualcosa di diverso e tutti e quattro li trovavo cambiati, in confronto a come si comportavano in Brasile. Inutile che mi vantavo di conoscere bene loro, da tempo non avevo rapporti sessuali completi con loro, ed adesso potevano danneggiare i miei gemelli io sono qua per loro. L'aria pura di primavera, la natura cibo genuino, il loro amore tenero e premuroso, svegliavano in me la femmina sensuale e vogliosa. Se non faceva così freddo fuori e se non mi trovavo in questo stato certamente avrei messo una minigonna con sotto un collant, senza mutande e reggiseno, girando per il territorio... Poi con naturalezza e semplicità immagino, che avrei intravisto lui che arrivava ed io che con malizia rompevo parzialmente il collant lasciando a lui di romperli nei posti giusti in modo da potermi prendere come voleva..., potevamo farlo sul ponticello, sul letto grande, nella piscina, in mezzo ai fiori, sul tavolo della sala da pranzo o dentro il laghetto alla vista delle carpe e di altre bestie acquatiche. Quel politico che aveva creato un posto così ricco di situazioni sfruttabili anche eroticamente, è un grande uomo! Bisognava ricordarsi il suo indirizzo o ancora meglio conoscerlo personalmente, ma se fosse anche lui appartenente al gruppo? ! Non sapevo se la fine della mia gravidanza mutava anche i miei gusti sessuali. Non immaginavo più "ammucchiata", ma mi vedevo dolcemente solo con uno e successivamente con l'atro fratello, e poi anche con il politico ma non con tutti contemporaneamente. Ormai era chiarori politico è uno dei nostri... e chi può dire di no alla femmina? Proprio per questo pensavo che un parto era in realtà 86
un'esperienza sessuale e spirituale in cui la madre se è libera dalla paura può raggiungere una reale armonia con il corposa mente e con lo spirito. Una volta leggevo che un parto e' come un orgasmo cresciuto in dimensione cosmica. L'ormone, endorfina si sviluppa durante l'orgasmo e parto, il meccanismo è uguale. Però tante madri moderne continuano ad essere private dell'orgasmo, dalle nascite, dalla possibilità di raggiungere l’armonia, per questo il nostro mondo è cosi squilibrato, aggressivo. L'uomo potrebbe ricavare un piacere, un senso, una pace della sua semplice esistenza,ma non lo sa fare, e sua madre non sa. Proprio là dalla nascita un bambino riceve un bagaglio di solitudine, che cercherà inutilmente di scaricare durante tutta la vita. Sbaglierà sempre attirando la gente estranea, sarà sempre più solo. Quel danno emotivo è irreparabile perchè è a livello corporeo,e globale. Avrà la paura di vivere la vita, della quale, si perdono le tracce poi in profondi meandri che la memoria cosciente non è in grado di riparare. Ormai ero alla metà del nono mese di gravidanza,sentivo stanchezza dalla pesantezza ingombrante dall'attesa. Diventavo sempre più nervosa, dormivo da sola nel letto piccolo, sulla cima della casa oppure con GINEVRA che si accucciava fedele vicino alle mie gambe, mi guardava con gli occhi cerchiati di nero come fossero umani, segnati dalla stanchezza, dalle notti passate in bianco. La povera bestia soffriva per me, in quanto la cagna mi capiva. Una mattina piena di sole decidevo di salire sul ponticello sopra il lago, era da tempo che volevo farlo. GINEVRA mi seguiva passo per passo e così arrivavamo nel punto più alto dove stava la sedia. Per la mia grande sorpresa e piacere scoprivo che là c'era anche un vano per un ombrellone, capivo che il politico già faceva quello che sarebbe piaciuto fare a me, era senza dubbio del nostro gruppo! Mi sedevo sulla sedia come una regina dei boschi, osservavo i dintorni, un laghetto e una casa, non pensando a niente. Ero come fossi assente da tutto. 87
- Page 35 and 36: città accettava le cose più stran
- Page 37 and 38: dentro di noi. La vicinanza della n
- Page 39 and 40: la "sete uterina" sempre di più. L
- Page 41 and 42: pronta per me. Pensavo, allora che
- Page 43 and 44: CAPITOLO 9 Si proprio loro, quattro
- Page 45 and 46: la sognano. Noi non solo facciamo l
- Page 47 and 48: sani .vivaci, a maggior parte masch
- Page 49 and 50: La stanza ricoperta di tappeti la u
- Page 51 and 52: trova una zona chiamata "mercato de
- Page 53 and 54: parlare, però...che stronzi quei f
- Page 55 and 56: CAPITOLO 11 La nostra storia. Comin
- Page 57 and 58: scoprivo un cielo stellato e la fus
- Page 59 and 60: taciturne lo avevamo stancato con l
- Page 61 and 62: pronte per la “cosa vera”, ma M
- Page 63 and 64: gioia, l'amore... l'orgia promettev
- Page 65 and 66: CAPITOLO 13 Le pecorelle smarrite,
- Page 67 and 68: là, hai indovinato dicevo contenta
- Page 69 and 70: distrugge, inganna, sottomette e st
- Page 71 and 72: che cedeva il posto alla giungla sc
- Page 73 and 74: e duri, un bel giocattolo per dei n
- Page 75 and 76: nei cuori vuoti e negli occhi indif
- Page 77 and 78: miei bambini in qualche monastero m
- Page 79 and 80: vendono a chi offre di più! Basta
- Page 81 and 82: credevi di scappare da noi?, era CA
- Page 83 and 84: piccolo bagno con la doccia che si
- Page 85: cantavano vivacemente. Forse qualch
- Page 89 and 90: facilmente, i muscoli si tendono be
- Page 91 and 92: CAPITOLO 19 Forse per questo leggev
- Page 93 and 94: icca. Non si può tenere questi tes
- Page 95 and 96: MATVEI, GERALDINE e EDEL. Ero sempr
- Page 97: Prodotto da: Eurocasting Show Busin
uccelli. Erano i momenti preferiti di ARIEL e VINCENT, quando ero<br />
ferma loro si muovevano, che strano i miei bambini sono una parte di<br />
me, ma presto usciranno non potendo più tornare indietro. Devono<br />
vivere la vita e solo dopo si metteranno di fronte l'altra possibilità,<br />
l'altra reincarnazione, ma intanto c'è questa e io sono la loro<br />
conduttrice nei primi passi terrestri. Così si svolgeva la mia vita nella<br />
tenuta misteriosa, con l'estate che dovrebbe essere magnifica. Bastava<br />
immaginare quel lago in mezzo ai fiori con il ponticello sopra.. .Io<br />
rimarrei seduta là anche durante una pioggia estiva, osserverei sotto<br />
un ombrello come le gocce d'acqua muovono la superficie del lago,<br />
come i pesci tirano fuori i musetti... . La notte dopo avevo con me<br />
un'altro fratello... non avevo preferenze per uno o per l'altro, li amavo<br />
tutti con la stessa intensità. Ognuno di loro mi dava qualcosa di<br />
diverso e tutti e quattro li trovavo cambiati, in confronto a come si<br />
comportavano in Brasile. Inutile che mi vantavo di conoscere bene<br />
loro, da tempo non avevo rapporti sessuali completi con loro, ed<br />
adesso potevano danneggiare i miei gemelli io sono qua per loro.<br />
L'aria pura di primavera, la natura cibo genuino, il loro amore tenero e<br />
premuroso, svegliavano in me la femmina sensuale e vogliosa. Se non<br />
faceva così freddo fuori e se non mi trovavo in questo stato<br />
certamente avrei messo una minigonna con sotto un collant, senza<br />
mutande e reggiseno, girando per il territorio... Poi con naturalezza e<br />
semplicità immagino, che avrei intravisto lui che arrivava ed io che<br />
con malizia rompevo parzialmente il collant lasciando a lui di<br />
romperli nei posti giusti in modo da potermi prendere come voleva...,<br />
potevamo farlo sul ponticello, sul letto grande, nella piscina, in mezzo<br />
ai fiori, sul tavolo della sala da pranzo o dentro il laghetto alla vista<br />
delle carpe e di altre bestie acquatiche. Quel politico che aveva creato<br />
un posto così ricco di situazioni sfruttabili anche eroticamente, è un<br />
grande uomo! Bisognava ricordarsi il suo indirizzo o ancora meglio<br />
conoscerlo personalmente, ma se fosse anche lui appartenente al<br />
gruppo? ! Non sapevo se la fine della mia gravidanza mutava anche i<br />
miei gusti sessuali. Non immaginavo più "ammucchiata", ma mi<br />
vedevo dolcemente solo con uno e successivamente con l'atro fratello,<br />
e poi anche con il politico ma non con tutti contemporaneamente.<br />
Ormai era chiarori politico è uno dei nostri... e chi può dire di no alla<br />
femmina? Proprio per questo pensavo che un parto era in realtà<br />
86