VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
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CAPITOLO 17 Toglievo tutti i miei vestiti ed andavo sul ponte verso "l’isoletta", al centro di essa mi fermavo e notavo i fratelli che osservavano me con attenzione, dalla riva vedevo un fuoco strano nei loro occhi. Forse così guardavano i cacciatori la loro preda sicura che non poteva ormai sfuggire. Ma loro prolungavano un piacere, pregustavano la strage... la guardavano. Mi guardava anche il mio cane, che era una cagna con un nome che mi tornava nella mente con facilità, appena vedevo GINEVRA "spirito o genio bianco, splendente fra gli elfi", non si potrebbe trovare un nome migliore... .GINEVRA invece mi guardava con preoccupazione, non era facile il suo compito, difendermi da quelli ai quali lei voleva bene, litigare con loro per colpa mia. Però il conflitto non c'era. MARCOS con attenzione e tenerezza mi visitava e basta... .Mi ero sbagliata riguardo al fuco negli occhi? Cosa si poteva combinare con una come me in stato di gravidanza avanzata e perchè? Così pacificamente era avviata la nostra vita nella casetta in mezzo al bosco. Durante la giornata e nella notte, tre dei quattro fratelli erano sempre assentasi vedeva che veramente avevano da fare..., ma uno era sempre con me di giorno e di notte, andava e veniva. GINEVRA mi seguiva ovunque. Di notte vivevo in completa e piacevole illusione della vita famigliare,matrimoniale. Il fratello di turno cucinava per me, dormivamo nel grande letto al secondo piano, accarezzava la mia pancia rotonda che mi provocava un piacere doppio, e tenerezze per noi tre in un unico colpo. Questa illusione mi accontentava profondamente. Meglio così che un matrimonio vero con le tenerezze immaginarie. Perchè dovrei esigere tutto da un'unica persona? Da MATVEI? Lui già mi aveva salvato, nutrito, fecondato, portato via, dandomi una casa, il benessere, l'allegria.. .Vi sembra poco?! Però in una notte di luna piena dormivo al terzo piano nel letto piccolo con MARCOS e quando mi accarezzava i seni e mi baciava vedevo in lui MATVEI, ma durava un istante non di più. Tutti i giorni avevo da fare, riflettevo, facevo un bagno in piscina, ginnastica, nuoto e yoga. Portavo il cane a passeggio per il giardino, sentivo l'aria fresca, vedevo gli uccelli e li immaginavo russi immigratori, non traditori ma fedeli alla patria, chissà dove avevano vissuto l'inverno, dato che 84
cantavano vivacemente. Forse qualche pesce dormiva sul fondo del laghetto. Chi lo sa? I fratelli hanno scritto per me una dieta senza sale e carne, potevo mangiare solo verdura, frutta e cerali. Tutto questo me lo procuravano in abbondanza. Non uscivo fuori dal nostro territorio e non ne avevo voglia. Mi piaceva quel isolamento naturale, strano, l'asilo partoriente, immaginavo anche che noi eravamo i primi sulla terra o forse gli ultimi.. .Ero contenta di essere andata via dalla casa, e da EDEL. Non sopportavo di vedere la sofferenza, il dolore degli altri. Resistevo al mio dolore ma non a quello dell'altra femmina che doveva partorire. Peccato che nella nostra società il momento più difficile che l'uomo abbia da superare in tutta la vita non viene preso in considerazione?!! dramma del distacco, il nascituro distrugge il suo universo, la sua culla ed esce nel mondo, e noi ormai ottusi, induriti dalla vita non ricordiamo più che eravamo anche noi così fragili, non possiamo accoglierlo dignitosamente! Il suo corpo è stritolato quasi come se si costringesse un adulto a passare sotto una terribile macina da mulino che gli spostasse e snodasse le giunture delle ossa. Gli animali partoriscono con dolce abbandono, diversamente da noi. A noi donne partorire fa male perché si resistevi contrae,si irrigidisce si oppone alla nascita. Un parto è un atto d'amore, ma l'amore è timido, ama il silenziosa penombra. Mica fai l'amore davanti medici, studenti, infermieri? Il parto in ospedale come uno stupro? La donna entrando in ospedale subisce un clistere, la rasatura del pube, poi rimane da sola perchè tutti hanno fretta le grida delle altre partorenti e poi quella scomoda posizione supina come la rana sviscerata.. .non si sa per quanto tempo. Se tutto va bene nasce.. .subito messo con la testa giù, irritato da gesti troppo rapidi, luci intense, rumori, un cordone ombelicale tagliato subito e bruscamente. Un neonato è lavato sotto l'acqua corrente, tiepida a caso e messo nudo sul piatto metallico della bilancia con gli occhi disinfettati che bruciano... allontanato da sua madre. Benvenuto sulla terra, futuro paziente di ospedali, di psichiatri, di manicomi, di prigioni, la persona infelice e una creatura spezzata. Per me progettavo una cosa ben diversa con l'aiuto generoso dell'universo che mi accontentava già in tutto. Un vero segno che sei sulla strada giusta. Durante il giorno mi piaceva riposare in una stanza più piccola, osservando il cielo, ascoltando una musica rilassante dove accordi musicali si intrecciavano con le onde oceaniche e canti di 85
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cantavano vivacemente. Forse qualche pesce dormiva sul fondo del<br />
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non ne avevo voglia. Mi piaceva quel isolamento naturale, strano,<br />
l'asilo partoriente, immaginavo anche che noi eravamo i primi sulla<br />
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doveva partorire. Peccato che nella nostra società il momento più<br />
difficile che l'uomo abbia da superare in tutta la vita non viene preso<br />
in considerazione?!! dramma del distacco, il nascituro distrugge il suo<br />
universo, la sua culla ed esce nel mondo, e noi ormai ottusi, induriti<br />
dalla vita non ricordiamo più che eravamo anche noi così fragili, non<br />
possiamo accoglierlo dignitosamente! Il suo corpo è stritolato quasi<br />
come se si costringesse un adulto a passare sotto una terribile macina<br />
da mulino che gli spostasse e snodasse le giunture delle ossa. Gli<br />
animali partoriscono con dolce abbandono, diversamente da noi. A<br />
noi donne partorire fa male perché si resistevi contrae,si irrigidisce si<br />
oppone alla nascita. Un parto è un atto d'amore, ma l'amore è timido,<br />
ama il silenziosa penombra. Mica fai l'amore davanti medici, studenti,<br />
infermieri? Il parto in ospedale come uno stupro? La donna entrando<br />
in ospedale subisce un clistere, la rasatura del pube, poi rimane da<br />
sola perchè tutti hanno fretta le grida delle altre partorenti e poi quella<br />
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l'acqua corrente, tiepida a caso e messo nudo sul piatto metallico della<br />
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di manicomi, di prigioni, la persona infelice e una creatura spezzata.<br />
Per me progettavo una cosa ben diversa con l'aiuto generoso<br />
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