VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

curiosità. Volevo un giorno fermarmi là e andare vedere, cercare...Ma
cercare che cosa? Abbiamo ancora tanti misteri dentro il nostro
subconscio. Raccomandavo a EDEL di non mettere le scarpe con
tacco alto. Le scarpe dovevano essere comode in caso di fuga....Siamo
in guerra,amica...le dicevo. Il nostro piano andava liscio. EDEL era
particolarmente felice. Era li perchè....suo marito vendeva con
successo tantissime gomme per auto. Con i soldi guadagnati,voleva
partire il mese dopo,con la giovane moglie- EDEL per l' oceano
Indiano,stare di là tutti giorni con lei e "fare sesso dalla mattina alla
sera,notte e giorno...."Questa prospettiva non rallegrava per niente la
giovane sposa e nemmeno me...Leggevo negli occhi di EDEL che
sperava che la nostra avventura non avesse via di ritorno. Lo speravo
anch'io. Eravamo nel campo di mais "nella calura estiva" che
svegliava in me emozioni strane, bellissime. Nel campo di mais si
può1 fare tante cose, per maggior parte le cose molto semplici,
naturali: fare bisogni, dormire da soli,oppure in due,dopo essersi
accoppiati come due cani. freneticamente, senza sosta,
immaginandosi due animali liberi da qualsiasi tabù umano. Poiché gli
animali,non si preoccupano di parole, lo fanno secondo l'istinto
primordiale e basta. Non come noi. E poi quei "razzi di mais", duri,
verdi, affusolati, con una punta giusta verso il cosmo. Sul sempre
Osservavo EDEL che era vestita della festa. Il vestitino viola corto ma
con la gonna svolazzante, larga. Che sorpresa,non era del tutto
viola,ma sopra erano stampate le farfalle nere che invece di avere la
bocca stretta da insetto sorridevano con labbra porpora da donna. Che
fantasia!!- Mi raccomando, non chinarti troppo...Si vedono le
mutandine. Pero...anche quelle sono viola. Brava!- dicevo io.
Nonostante la mia raccomandazione EDEL metteva le scarpe con
tacco alto. Capisco che lei sperava in un viaggio senza
ritorno...Voleva essere bellissima, la cosa bella la vogliono avere tutti.
Va' bene! In caso di fuga ti togli le scarpe, le aggiungevo, lo ero
vestita più comoda, forse perchè già dall'inizio prendevo il posto al
comando dell'operazione "FARFALLA". Avevo i pantaloncini corti,
anzi cortissimi, rosso-fuoco e la magliettina scollata, gialla, aderente,
le scarpe con tacco basso. La strada fino al cimitero cercavamo di
attraversarla in fretta. Le ragazze cosi appariscenti non si vedevano
molto da questa parti, non volevamo essere fraintese...Ci aspettava un
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