27.05.2013 Views

VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

là, hai indovinato dicevo contenta. Così andavamo nel nostalgico e<br />

memorabile campo di mais. I quattro fratelli aspettavano là, vestiti<br />

tutti uguali con un'uniforme gialla, stretta in vita da un cinturone nero,<br />

largo con una fibbia che mostrava un falco in volo. Sembravano i<br />

soldati di un esercito sconosciuto ma molto importante... .Che bella<br />

soddisfazione doveva avere la madre di questi quattro figli sani,<br />

intelligenti, con un senso della vita, portavano a tutti solo felicità,<br />

pace, gioia e spazio per la fantasia... Stavolta venivano da noi in<br />

elicottero, che bella sorpresa! Lo nascondevano dopo l'atterraggio nel<br />

campo di mais, sulla piazzetta di cemento. La casa di vetro sulla<br />

montagna ci sembrava ormai famigliare, accogliente. La poltrona<br />

ginecologica si trovava al primo piano ed il secondo era oscurato da<br />

tende blu mare. Visitavano prima me e poi EDEL in modo molto<br />

professionale, "senza brutte proposte". Tutti e quattro discutevano<br />

sull'argomento con un linguaggio medico specifico, sconosciuto per<br />

noi. Intanto chiedevo se tutto procedeva bene per noi. Si, tutto ok,<br />

potete rivestirvi, rispondeva CARLOS. Eravamo stupite io un po'<br />

delusa, neanche EDEL era felice.. .Cosa era successo.... qualcosa non<br />

aveva funzionato questa volta? Allora noi possiamo andare?, chiedeva<br />

EDEL. Si, certo! Però non c'è nessuno che può accompagnarvi giù.<br />

ANTAL è andato via in macchina, PASCAL con l'elicottero,<br />

rispondeva MARCOS, però potete andare al secondo piano e<br />

riposarvi un po' sul letto finché non arriva qualcuno per darvi un<br />

passaggio. Ci mettevamo in un grandissimo letto, in mezzo la stanza,<br />

eravamo posizionate così, tutte nude per colpa del caldo. Ero<br />

profondamente addolorata,! ultimo mio pensiero prima di<br />

addormentarmi era proprio il fatto, che era tutto molto strano..<br />

Quando mi svegliavo era già buio, nel ciclo brillavano le stelle e la<br />

luna, le vedevo bene in quanto era aperto il soffitto come l'ultima<br />

volta dai fratelli. Sentivo un canto di un uccello che mi svuotava<br />

l'anima in modo dolce, tormentoso. Mi assaliva una grande solitudine<br />

pensando che se fossi qui da sola sarei morta, basta, non c'è lo facevo<br />

più, che tristezza dell’universo, sconfinato, desolato, neanche due<br />

gemelli non mi riscaldavano più, prima di addormentarmi scalciavano<br />

un po' ma adesso non sentivo niente. Allungavo la mano per toccare<br />

EDEL, sentivo un corpo duro e atletico, non poteva essere lei, mi<br />

accorgevo che stringevo nelle mani un pene eretto, mi veniva in<br />

67

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!