VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
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distribuire per i cortili dei bei bigliettini con scritto: "noi vorremo<br />
pranzare con voi... ! "Così nasceva la storia delle farfalle, messaggi a<br />
forma di farfalla che portava sulle ali un numero di cellulare e la<br />
poesia spavalda, allegra, equivoca, provocante in lingua russa e<br />
italiana: "Nella leggera calura estiva vorremo pranzare con te e poi...<br />
chi lo sa? Forse tu sei il nostro destino?! Fai con noi tutto ciò che<br />
vuoi... "Ogni giornata di sole, instancabili distribuivamo per le case le<br />
nostre farfalle, passando veloci con le bici, esponevamo anche sugli<br />
alberi ed arbusti dei cortili. La risposta ci faceva attendere... Ma DIO<br />
aiuta gli audaci! Ci eravamo avvitate dopo la chiamata di un uomo per<br />
un appuntamento di sabato sera. Andavamo festose, leggere, rivolte al<br />
futuro migliore per la strada creata dalle nostre farfalle. Ma presto ci<br />
accorgevamo che qualcosa non andava, VASCO ci portava nella<br />
cascina circondata da un muro altissimo, lunghissimo fatto di pietra<br />
grezza non lavorata. Potevamo ancora fuggire ma volevamo andare<br />
fino in fondo a questa storia, noi con nomi come ARIADNA e EDEL<br />
non potevamo fuggire dal campo di guerra. La nostra entrata nella<br />
cascina è stata più che gloriosa. Eravamo sedute su un carro rustico<br />
ricoperto di fieno, sparse di ghirlande di fiori profumate, trainate da<br />
un cavallo basso e tarchiato, così ci preparava VASCO per apparire<br />
sulla scena della festa in cascina in nostro onore. Partecipavano una<br />
ventina di uomini tutti forti e robusti, desiderosi di amare e darci<br />
amore. Un tavolo lungo era colmo di cibi e vini. Le nostre farfalle<br />
erano sparse ovunque, appese sugli alberi. La festa proseguiva allegra<br />
e vivace arrivava la notte ed era chiaro che il destino ci aspettava.<br />
Tutti questi bravi ragazzi,lavoratori onesti di campagna bergamasche<br />
avevano tanta pazienza con noi. Prima raccoglievano le nostre<br />
farfalle, attendevano, preparavano la festa per farci conoscere, poiché<br />
noi piacevamo a tutti. Adesso la loro pazienza si esauriva e noi<br />
affrontavamo la notte d'amore lunga e appassionata, piena e dolce,<br />
però... erano in venti! Una puttanella che era prima con noi presente<br />
alla tavolata era sparita. Dovevamo "aiutarci con la bocca... non solo<br />
accogliere nella vagina tutti", capivamo cosa ci riservava il destino.<br />
Ma io e te, cara EDEL non eravamo per niente d'accordo, sfuggivamo<br />
per un pelo da questa "strage delle vergini", come due lepri una a<br />
destra l'altra a sinistra attraverso dei campi di granoturco. Con<br />
addosso del fango e del sangue con vestiti lacerati, nonostante ciò<br />
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