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VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

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CAPITOLO 11<br />

La nostra storia. Cominciavo io,non ricordi più che prima ti chiamavi<br />

MARINA, niente male per una che "proviene dal mare ed è attinente<br />

al mare". Ma tu decidevi di essere una STELLA ALPINA della<br />

steppa... Non era per me del tutto chiaro, come poteva succedere una<br />

cosa del genere? Un fiore della montagna alta nella steppa? Ma tu mi<br />

spiegavi che bastava prendere una stella alpina e depositarla in mezzo<br />

alla steppa, così semplice! In tedesco e russo la stella alpina e<br />

"EDELWAISS" e cosi diventavi EDEL. Io mi chiamavo prima<br />

OLGA- "santa felice" ma poi ARIADNA, una alla quale apparteneva<br />

un filo magico che portava dal labirinto, il nome mio era indovinato<br />

perchè in questo periodo le nostre vite erano chiuse nel labirinto.<br />

Tutte e due arrivate in Italia dalla Russia, sposate senza amore, senza<br />

passione con uomini per bene. Io con un allevatore di cani per caccia<br />

e tu con un gommista di successo, arrivate, sposate, sistemate e poi...?<br />

Bisognava abituarsi a vivere ed essere felici, lavorare, condurre una<br />

vita calma e pacifica, partorire, essere una padrona di casa, fare sesso<br />

con il marito, invecchiare, attendere i nipoti… E dopo? Non era la<br />

vita per noi, cambiavamo i nostri nomi, e questi trasformavano anche<br />

le nostre anime ed il nostro comportamento. Con i nuovi nomi<br />

acquistavamo coraggio ed audacia,senza sapere perchè...? Giravamo<br />

sempre intorno al paese con le biciclette, poi scoprivamo un posto<br />

bellissimo, insolito come staccato dal mondo intero, situato sul monte<br />

DALMINE. Non era molto in alto, ma guardando da lassù si vedeva<br />

tutta la nostra zona però a noi sembrava quasi che il fiume fosse un<br />

oceano tanto era la suggestione ma purtroppo era il fiume in fin di<br />

vita, distrutto, avvelenato, rimpicciolito con l'aiuto della nostra società<br />

umana, dalla tecnologia, dalla vecchiaia... Un fiume puzzolente,<br />

ansimante. Ma lassù in DALMINE i posti si conservavano ancora con<br />

la natura incontaminata. Rimanevo impressionata dalla catena di case<br />

sistemate sopra l'abisso, si affacciavano con un lato sulla valle vasta e<br />

verde del fiume. Sentivo un desiderio fortissimo di rimanere in una<br />

casa così, non tornare mai più nel mio "canile". Dicevo a EDEL che è<br />

meglio rimanere quà per sempre e fare le moglie di qualcuno in una<br />

casa sopra l'abisso e lavorare nei campi, o nelle serre. Bisognava<br />

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