VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

semplici, esseri umani o hanno qualche merito di fronte all'universo?
Ma intanto mi consolavo con il detto di AROSHFUKO: "Non troverai
la pace da nessuna parte, se prima non la scopri dentro di te..."Tutte
due volevamo rimanere in quel posto, coprendo ogni ruolo....Era idea
di EDEL distribuire dei bigliettini con il nostro annuncio "Noi
vorremo pranzare con voi...".tanto per iniziare e poi si vedrà...Io
inventavo questo annuncio su un biglietto a forma di farfalla, EDEL
era la pittrice, fabbricava le farfalle, il mio compito era scrivere la
poesia, che riusciva bellissima e chiara: "Nella leggera calura estiva
conte noi vorremmo pranzare, e poi .....Chi lo sa? Forse tu sei il nostro
destino? Fai con noi tutto ciò che vuoi "Obbedivo ad un istinto strano,
scrivevo quasi la stessa cosa, ma in lingua russa. Non si sa mai! Noi
russi, siamo sempre in giro, alla ricerca non si sa di che cosa....E poi,
alla fine molte volte dentro nell'anima, che rischiamo di perdere tutto
quello che abbiamo per cercarlo di nuovo. Allora diventa chiaro:!!
tempo e1 d'oro - e' quello del percorso verso un bersaglio personale,
una volta raggiunto. Poiché perdi lo scopo della vita. Così le nostre
farfalle volavano via ben fornite:il messaggio internazionale,più il
numero di cellulare di EDEL. Volavano nelle giornate piene di sole
autunnale verso il futuro, verso le cose sopra l'abisso,solo questo. Le
farfalle fanno la strada, noi concludiamo il resto. Noi non avevamo
mai i dubbi della nostra capacità deduttiva, in quel periodo eravamo
bellissime, ridenti, ispirate, dimagrite dati impegno piuttosto
complicato e delicato, abbronzate, lo stessa mi vedevo come una
cavallina giovane con gambette muscolose e forti e la criniera folta
all'aria. Altrettanto EDEL. Però senti senti una cavallina, gli altri non
devono saperlo mai, altrimenti ti mettono sopra il carico...e lavori,
portandolo avanti. Nonostante ciò che noi eravamo instancabili.
determinate e come fosse un po' fuori di testa- li risultato del nostro
lavoro ci faceva attendere, in attesa continuavamo le nostre
esplorazioni dei dintorni. Ridevamo tanto quando io scoprivo che la
via lungo la quale noi facevamo volare le farfalle si chiamava "Via
Partigiani". E' vero. Eravamo come due partigiani, che nel campo del
nemico portano avanti la missione pericolosa che condurrà però alla
vittoria. Quel giorno il sole splendeva luminoso e caldo, io, senza una
causa precisa continuavo a sorridere, ero felice poiché stavo con una
cara amica ed il futuro per noi si stava preparando sconvolgente e
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