VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
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cara EDEL. Vicino a me sentivo MARCOS e ANTAL che si<br />
avvicinavano con membri ancora sporchi di sperma, versato dentro di<br />
lei...! Meno male che si trattava di EDEL altrimenti sarei gelosa...<br />
scoprivo che lei era avida di orgasmi di sensazioni di penetrazioni e di<br />
sperma. Ma volevo tutto per me come la terra da fecondare, toccava a<br />
tutti gli altri farlo ed arricchirmi. Sentivo qualcosa che si infilava<br />
come un serpente dentro la mano, un membro lungo, sottile con la<br />
punta piccola, un serpente asciutto, liscio che pulsava di calore<br />
ardente. Allora si ripulivano dal "versamento" precedente con EDEL.<br />
Non mi preoccupavo per niente ma quando si erano scambiati così<br />
velocemente? io che sprofondavo nel buco cronologico il tempo<br />
scorreva a modo suo. Nella festa del sesso simile non c'era da<br />
meravigliarsi, poteva succedere di tutto, una goduria sensuale del<br />
corpo e dello spirito senza precedenti, il pene di ANTAL cadeva<br />
dentro di me come un ago nel pozzo. Dal piacere dello sperma e dal<br />
liquido avevo la vagina spalancata, scivolosa, languida, allargata cosi<br />
che poteva accogliere anche un elefante. ANTAL aggiungeva un<br />
ritocco importante, vitale, umano, spirituale alla faccenda. Sappiamo<br />
tutti che la filosofia, la spiritualità, stati alti della coscienza non<br />
favoriscono il concepimento e la fecondità e voglia di procreare.<br />
Basta capire ed immaginare come è il mondo e passa la voglia di<br />
vivere di respirare e di mangiare la carne, altro che moltiplicarsi sulla<br />
terra...Ma tutto questo è l'anima, soffio decisivo della vita non si può<br />
fare niente ma senza si ferma tutto. ANTAL versava l'acqua sul<br />
campo seminato da CARLOS e PASCAL. Cosa è possibile senza<br />
l'acqua?! Sopra il nostro campo collettivo sorgeva un sole. Antipatico<br />
MARCOS era un sole aveva tutto in perfetta armonia ed equilibrio, ne<br />
grande ne piccolo ne largo ne stretto, si adattava a tutto,penetrava<br />
ovunque non rimaneva nessun punto trascurato, offeso, abbandonato<br />
del corpo e dell'anima. Ogni mia parte che sembrava già morta,<br />
sfinita, esaurita riprendeva a vivere. Meglio l'amore che la guerra,<br />
diceva MARCOS portandomi non so dove. Per prendermi tra le<br />
braccia doveva interrompere l'atto sessuale, anche se usciva lo sentivo<br />
ancora dentro in ogni parte del mio corpo come piccoli membri dorati<br />
penetravano le mie cellule e esplodevano in singoli orgasmi privati,<br />
come fuoco uno dopo l'altro o insieme. Mi portava in una stanza<br />
sotterranea, dove conduceva la scala illuminata dalle candele sul muri.<br />
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