VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
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pronta per me. Pensavo, allora che erano già tornati. Poi EDEL e<br />
MATVEI andavano in spiaggia. Mi sentivo un po' stanca affaticata e<br />
come forse perplessa, pensavo che uno vuole realizzare i suoi progetti<br />
non come stanotte… Però almeno ero la vincitrice, c'è sempre la<br />
prospettiva bella per rifare tutto... Quando loro tornavano dalla<br />
spiaggia, EDEL aveva addosso la stessa vestaglia come nel mio<br />
sogno... Cosa fai ARIADNA? Perchè mi guardi cosi?, chiedeva<br />
EDEL. Niente è molto bella la vestaglia che hai addosso, comoda...<br />
prendine una anche per me, dicevo. Sentite cosa vi racconto,<br />
stamattina avevo addestrato un gabbiano, raccontava MATVEI,<br />
eccola qua1 nel giardino con PIETRO. Scendevamo tutti in giardino,<br />
il nostro PIETRO con gabbiano erano seduti vicino come due polli nel<br />
pollaio, pacifici, rassegnati. Guardate come bella e liscia la sua<br />
fidanzata, sembrava che capiva le nostre lodi, notava GERALDINE.<br />
E li accetta senza nessuna condizione,ma noi esseri umani non<br />
accettiamo in modo naturale i complimenti, saremmo già tesi per le<br />
domande, il complimento è sincero, perchè se lo fanno, vogliono<br />
qualcosa, ma ci saranno anche altri complimenti? diceva MATVEI. I<br />
giorni nella casa di GERALDINE non erano mai uguali anche se non<br />
succedeva niente di particolare. Forse solo dentro di noi crescevano le<br />
nostre creature un grande evento in corpo. EDEL ormai finiva di<br />
dipingere i muri della nostra stanza dove si siamo trasferite dalla<br />
casetta per ospiti. Mi piaceva la sua arte strana, astratta. Ogni quadro<br />
aveva un titolo che non smetteva di stupirmela rivelazione mica da<br />
ridere permettiti di occuparti delle sciocchezze","l'erta militare la<br />
paura divenuta automatica","la spiritualizzazione della persona"....Un<br />
giorno MATVEI insisteva che noi dovevamo fare la visita<br />
ginecologica, era nel paesino poco distante da casa nostra, andavamo<br />
a piedi, un posto dalla parte opposta del mare. Il dottore visitava per<br />
prima EDEL dopo toccava a me. Non era un ginecologo dei mie<br />
sogni, un uomo normale, spento, senza passione per il suo lavoro. Le<br />
nostre gravidanze procedevano bene.) miei bambini incominciavano a<br />
stare un po' stretti dentro di me, però in due con tutta allegria.<br />
Immaginavo che già litigavano tra loro, facevano le baruffe con le<br />
loro manine minuscole, toccavano le testine piccole, ma già con<br />
lineamenti precisi delle mie e di MATVEI. Forse meglio che erano in<br />
due così potevano già socializzare tra loro, imparare a difendersi, la<br />
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