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VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

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diversamente. Mio marito era allevatore di cani da caccia. Scoprivo<br />

subito la sua anima terribilmente sola,con profonda nostalgia<br />

d'infanzia,che cercava inutilmente l'affetto della gente... Perciò stava<br />

bene in mezzo ai cani che erano affettuosi con lui. Quando mio marito<br />

voleva sesso da me,parlavo come una madre al suo bambino<br />

piccolo,lui ritornava nella prima infanzia,in parte incompiuta,<br />

dimenticava il sesso e mi lasciava in pace. La voglia di affetto può<br />

essere scambiata per voglia di sesso. Certo,i bambini sono<br />

innocenti,ed ancora non hanno veloci erezioni....cosi era mio marito<br />

praticamente disarmato. Non che a me ed a EDEL non piaceva il<br />

sesso. Anzi....quante volte., a metà del mio ciclo mestruale sentivo<br />

strane pulsazioni tra le mie gambe ed il mio pube languido e caldo<br />

pesare. Bruciava a tal punto che mi sembrava possibile accettare<br />

subito qualunque maschio anche senza volto, importante che fosse in<br />

piena erezione con la sua " arma" e pronta, invece no! Da qualche<br />

parte del mondo deve esistere la tua perfetta metà della "tua mela",ma<br />

i nostri mariti non erano tagliati per le nostre "mele preziose", il mio<br />

matrimonio lo consideravo come il prezzo dell'avanzamento verso<br />

l'oceano, che sognavo di raggiungere e fermarmi, per consolare un po'<br />

EDEL inventavo dei giri in bicicletta,era felice lei ed io.Gia1 il primo<br />

giorno scoprivamo una meraviglia,proprio qua a due passi dalle nostre<br />

celle. C'era un paese sopra il monti, tanti prati/alberi, poca gente e le<br />

strade larghe e spaziose là fiutavo altra realtà, l'Italia vera dove non<br />

ero riuscita ancora ad entrare. Come spezzoni di un film nella mia<br />

testa entravano episodi di una vita diversa, un destino diverso, che<br />

potevamo avere. Ma la realtà era invece, il canile dove i cani "si<br />

sposavano"anche contro la loro volontà, al solo comando del padrone,<br />

e le gomme ammucchiate nel cortile, di clienti, e non certo nostre che<br />

non viaggiamo. Anche l'aria era diversa, più pulita. Era Dalmine, giù<br />

là dove c'erano le nostre case,io ed EDEL immaginavamo il mare. Era<br />

un sogno ad occhi aperti. Forse tanto tempo fa il mare qua esisteva,ma<br />

ora nella valle scorreva un fiume, una vittima della società moderna, il<br />

superstite del XXI secolo....Lo spettacolo misero e agghiacciante, non<br />

era il fiume morente che mi rapiva, erano le case che da una parte<br />

stavano nei giardini, dall'altra si affacciavano sopra l'abisso della valle<br />

del fiume. Così che sognavo di vivere io...Ma vorrei sapere chi erano<br />

quelli avvantaggiati, che occupavano posti così? Sono come noi-<br />

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