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VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

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volevano violentarmi davanti a tutti. Mi piacevano le cose nuove di<br />

sesso, le improvvisate e la trasgressione però avevo i miei ritmi e<br />

cicli. Non avevo sempre la voglia. Uno di loro diceva, siamo ANTAL,<br />

PASCAL, CARLOS, MARCOS, metteva la mano sulla mia schiena,!'<br />

accarezzava, mi alzavo e fuggivo verso il mare. Loro rimanevano sul<br />

posto per aspettarmi, mi rendevo conto che la mia fuga aveva un<br />

scopo, farmi vedere da loro in movimento, intera, cosi potevano<br />

capire che non sbagliavano con me, ero la scelta giusta. Ma pensavo<br />

se non avrebbero avuto da me quello che volevano subito, dovevano<br />

ripassare, riprovare, comunque attendere.... e così mi svegliavo.<br />

Svegliavo anche EDEL e le dicevo con buon umore, sai che un<br />

gruppo "per amore verso umanità" si trova vicino? Siamo nella loro<br />

patria. Rispondeva lei che lo sapeva già1 da tempo. EDEL sapeva<br />

troppe cose ed io ero l'ultima a saperle. Questa mattina MATVEI era<br />

in giro con GERALDINE, che era ringiovanita molto. Volevo sapere<br />

da lui cosa rendeva tutti felici e giovani, volevo che lo insegnava<br />

anche a noi. Loro due dovevano partire un giorno per Brasilia, per<br />

sbrigare affari di eredità. GERALDINE lasciava tutto a noi. MATVEI<br />

ci raccomandava che dovevamo fare le brave, sembrava un po' strano,<br />

con occhi sorridenti e la bocca in perfetta armonia. Una cosa che mai<br />

succedeva. La sera io con EDEL eravamo molto agitate, sembrava che<br />

in casa c'era qualcuno, ma eravamo solo noi e PIETRO che dormiva<br />

fuori, in giardino. Volevamo dormire nella stanza di MATVEI sul<br />

grande letto. Eravamo scivolate sotto la coperta, abbracciate, come<br />

due sorelle nel castello stregato, non sapevo dove passava la frontiera<br />

del sogno e della realtà. Mi trovavo in un istante sulla riva del fiume<br />

del cielo", seduta tra la sabbia splendente nella luce della luna piena.<br />

Con gridi di gioia come fosse su di una slitta EDEL saltava fuori dalla<br />

fitta vegetazione, da dove usciva un fiume. Dovevo chiederle come<br />

entrava là dentro e cosa trovava. Avevamo da fare, andavamo verso la<br />

spiaggia dove trovavamo un letto con le tende come sognava EDEL.<br />

Volevo un incontro di gruppo, sentivo una grande "sete nel mio<br />

utero",voleva bere. Aspettavamo loro, con mio pazzesco desiderio,<br />

ma EDEL no, era spenta. La mattina diventava un pomeriggio,<br />

pomeriggio si trasformava in sera.. e niente.. Adesso cara andiamo a<br />

casa "mia" la tua non è molto ospitale, dicevo io. Mi muovevo come<br />

un' uccello. ma EDEL con la testa abbassata sperava di salvarsi, avevo<br />

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