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VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

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CAPITOLO 7<br />

La mattinata era piovosa e grigia quando partivamo per aeroporto di<br />

Malpensa, Pietro stava nella gabbia dietro, con la coda timidamente<br />

schiacciata, con l'occhio vigile ma alto stesso tempo sognante, furbo.<br />

Stavamo zitti anche noi dentro la macchina come capita a tutti prima<br />

di un'impresa importante, complicata, un salto nel vuoto. Passavamo<br />

la zona dei boschi, con il finestrino aperto annusavamo l'odore fresco<br />

della vegetazione, del legno, e della terra bagnata dalla pioggia.<br />

Sicuro là si trovano i nidi di uccelli abbandonati fino a primavera, le<br />

tane animalesche con qualche bestia che dormiva dentro. Gli animali<br />

non avendo nessuna garanzia di futuro, con continuo rischio per la<br />

vita, vivevano beati e tranquilli. Ma noi umani di cosa abbiamo<br />

paura? Sentivo salire in me un coraggio, la voglia di scoprire le cose<br />

nuove forse altri lo percepivano, diventavano vivaci e sorridenti. In<br />

aeroporto io ed EDEL davamo l'ultima occhiata a Pietro dopo che<br />

MATVEI lo portava via per fare la puntura che lo addormentava,<br />

altrimenti non poteva superare tante ore di volo. Speravamo all'arrivo<br />

sul posto si svegliasse. L'aereo saliva, noi perdevamo l'orientamento<br />

del tempo, della stagione, di noi stessi. Tutto incominciava a cambiare<br />

e trasformare, noi sospesi nell'aria dentro la "pancia metallica" dell'<br />

aereo, anche se caldo, ed accogliente, famigliare. Dipendevamo da<br />

questa invenzione umana, dalla gente stessa che costruiva e guidava<br />

questa macchina volante. Che umore, il destino ha un pilota? Quando<br />

il karma è pesante ed è accumulato in noi, passeggeri? Ci per-<br />

doneranno i nostri peccati lassù e ci permetteranno di scendere sulla<br />

terra di nuovo?! Non si sa! Così dipendono da me oppure no i miei<br />

gemelli, ancora embrioni. Per loro sono un oceano caldo, scuro,<br />

primordiale, sicuro. Ma non è così. Siamo tutti i soggetti del rischio<br />

costante, se abbiamo paura di tutto non viviamo più. I miei gemelli<br />

hanno già le dita delle mani e dei piedi, sono di tre centimetri di<br />

lunghezza e un grammo di peso ciascuno... MATVEI metteva la sua<br />

mano sottile sulla mia pancia e diceva, sai che alla quinta settimana la<br />

pelle del bambino si ricopre di una sottile peluria. Siamo tutti animali.<br />

All'ottavo mese gli occhi dei bambini sono blu scuro, nonostante la<br />

razza, destino, ricchezza o povertà, fortuna o sfortuna, all'inizio siamo<br />

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