27.05.2013 Views

VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

perchè non tu, ognuno di noi porta un fardello per le sue forze. E' vero<br />

ci aiutiamo fra noi con bambini,sono tutti nostri, diceva EDEL. Ormai<br />

la nostra partenza era vicina. In realtà sfuggivamo dall'inverno e ci<br />

spostavamo verso l'estate. Uno potrebbe non incontrare mai l'inverno,<br />

spostandosi con le stagioni dei vari paesi. Intanto che noi ci spostiamo<br />

verso l'estate, la nostra Russia si ricoprirà di neve, senza pietà. In casa<br />

mia in Siberia con mia madre vivevano due gatti, non sapevano<br />

giocare. La vecchia gatta voleva solo mangiare e non insegnava niente<br />

alla più piccola. Così diventavano due gatte tristi che d'inverno<br />

iniziavano la stagione della caccia. Poveri uccelli cercavano un riparo<br />

dal freddo e cibo sul balcone della nostra casa, le gatte li aspettavano<br />

e ogni tanto ne prendevano uno. Spesso la mamma salvava l'uccello<br />

"abitante del cielo" che volava via dalle sue mani. Forse era ultimo<br />

giorno caldo di quest'autunno, ormai la terra era ricoperta di foglie<br />

gialle e rosse,lo con EDEL decidevamo di andare ancora una volta in<br />

bicicletta. Finivamo dati altra parte del fiume dove scoprivamo un<br />

prato ricoperto ancora con l'erba morbida, tanto verde per essere<br />

vera... Sentivamo canto potente degli uccelli, forse erano una ventina,<br />

però non sapevamo da dove proveniva, poiché non si vedevano alberi.<br />

Guardavo bene attorno e vedevo uccellini, piccole creature chiuse<br />

nelle gabbie poggiate sul prato che cantavano disperatamente,<br />

saltando quando lo spazio glie lo permetteva. Andate via che li<br />

spaventate, sentivo le voci di due vecchi che si trovavano nel capanno<br />

quasi a livello delta terra. Era anche qua la caccia grossa, uccellini<br />

servivano da esca per i suoi fratelli selvatici e i vecchietti gli<br />

sparavano con il fucile... Il nostro umore era cambiato, scappavamo<br />

velocemente da quel posto maledetto di tradimento e di morte, delle<br />

creature innocenti. Non sapevamo dove saremmo finite e ci<br />

perdevamo sempre di più. Tornavamo indietro per la strada trafficata<br />

e rumorosa che passava vicino alle nostre case. Era chiaro, che la<br />

nostra stagione italiana era finita e la favola spezzata. Come se non<br />

bastasse MATVEI ci sgridava ai nostro ritorno, perchè rischiavamo<br />

andando in giro da sole,incinte ed a tre giorni dalla partenza, aveva<br />

ragione. Per l' ultimo giorno andavamo a mangiare al ristorante, un<br />

bel posto in mezzo alle montagne, di fronte alla stazione termale<br />

chiusa fino a primavera. Al ristorante vedevamo tanti uomini soli che<br />

mangiavano e guardavano noi, io ed EDEL ci divertivamo. Quei<br />

30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!