VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
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CAPITOLO 1<br />
"Adesso mia cara amica, io so molto bene che bisogna coltivare dentro<br />
di se quei organo nobile e prezioso che nutre nuovi progetti, crea<br />
orizzonti lontani. Quando la guerra e' finita, bisogna ricominciare a<br />
vivere nella pace,costruire, piantare, partorire, essere felici, ma come?<br />
Nessuno ci aveva insegnato, prima della guerra era tutto chiaro:<br />
bisogna vincere, resistere e poi arriveranno i giorni del sole,ma la<br />
vittoria ormai c'è' l'abbiamo, il sole c'è, ma la felicità dov’è?"-il tratto<br />
dalla lettera di OLGA per MARINA sono OLGA e lei e' MARINA, la<br />
mia cara amica, il dono prezioso che il cielo mi poteva dare, un'amica.<br />
La mia felicità non ha limite, lei sta con me. Arrivata da Mosca, si è<br />
sposata ed adesso abita vicino a me, sono molto contenta che<br />
finalmente capisce il senso delle mie lettere che le scrivevo, mentre<br />
prima non mi dava la ragione. Se a livello materiale hai tutto, ti potrà<br />
mancare sempre una piccola cosa mistica e spirituale, anzi, poi nel<br />
benessere ti mancherà ancora di più. Come conseguenza della nostra<br />
ricerca di se stessi c'era il glorioso e significativo cambio dei nostri<br />
nomi. Sapevo che da qualche preistorico buco nero della vita dei miei<br />
genitori, loro sbagliavano. Non ero mai nata come OLGA ma come<br />
ARIADNA andavo molto bene essendo ARIADNA se non tenevo<br />
conto di piccole contraddizioni. Firmavo così tutti i documenti anche i<br />
più importanti, ARIADNA, però all’anagrafe ero OLGA. Cercavano<br />
ARIADNA io ero là e loro mi vedevano come OLGA, non è<br />
importante quello che pensano di te gli altri,l'importante è che tu sia<br />
convinta di te stessa. MARINA prendeva il nome "STELLA<br />
ALPINA" o "EDELWEIS" rimanevo senza parole di fronte a tutta<br />
quella fantasia.... però le dicevo, di precisare molto bene, non sei<br />
ADEL-ADELAIDA ma EDEL, come anche io sono ARIADNA, che<br />
non e' mai ADRIANA. Intanto eravamo un po' sbalordite, forse per<br />
colpa dei nomi....Idee strane ma ancora indecifrabili, vagavano nelle<br />
nostre teste. Mi dispiaceva tanto per EDEL, poiché era arrivata da<br />
poco in Italia e suo marito,venditore di gomme per auto, scaricava su<br />
di lei il suo enorme appetito sessuale, che non si esauriva. Spesso la<br />
povera EDEL sentiva male sotto nelle parti intime anche a camminare.<br />
Farei a pezzi suo marito...se seguissi la mia volontà...a me andava<br />
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