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VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

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CAPITOLO 6<br />

Tutto il giorno preparavo con EDEL un bel discorso per MATVEI.<br />

Volevamo fare d'avanti a lui le nostre domande, esigenze, il nostro<br />

sdegno anche chiarire il nostro futuro, ma verso la sera perdevamo<br />

completamente il filo logico del discorso, nelle nostre teste c'era solo<br />

molta confusione. Così senza mangiare, soprapensiero, nude<br />

andavamo in piscina. Sul bordo della piscina c'era un apparecchio<br />

strano, sembrava una conchiglia tutta bucata, da questi buchi uscivano<br />

luci colorate proiettate, che danzavano su tutti i muri della piscina. Da<br />

lì usciva anche una musica strana, accordi musicali misti con<br />

sbattimento delle onde oceaniche e languidi sospiri. Io li sentivo come<br />

sospiri di una balena, che stava facendo qualcosa estremamente<br />

piacevole, naturale, provava l'orgasmo o forse partoriva. Questa<br />

musica mi metteva subito nella confusione mentale ancora più forte.<br />

Poiché e' veramente impressionante l'orgasmo della balena...Mi<br />

sembrava che quel apparecchio diabolico trasmetteva anche l'odore,<br />

però non sapevo dire che odore era. Ma faceva l'effetto della vastità,<br />

dello spazio sconfinato. Anche se la nostra piscina non era molto<br />

grande mi sentivo in mezzo all'oceano aperto di notte nel buio<br />

completo. Forse cosi1 si sente embrione nei primi giorni della sua vita<br />

uterina. Poi al bordo della piscina c'era attaccato una specie di<br />

ponticello a forma di palma umana, che prima non c'era. Così<br />

MATVEI dormiva là comodamente come un neonato nella mano del<br />

papà - gigante. Noi trattenevamo il fiato vedendo queste meraviglie...<br />

Nuotavamo verso lui io aprivo la bocca per chiedere o dire una cosa<br />

mm... Ognuno di voi riceveva un sogno che meritava,siamo noi a<br />

creare i nostri sogni, tu-AR1ADNA non ti sei divertita abbastanza TE<br />

tu, EDEL non hai sfamato la tua anima candida e pura?,parlava<br />

MATVEI svegliandosi di colpo. Ma sai le cose belle non durano mai<br />

abbastanza,dicevo io. E' vero, aggiungeva EDEL timidamente. Allora<br />

venite qua, vi racconto una favola, diceva lui scivolando giù "dalla<br />

mano"-ponte, allargava le bracciali abbracciava... Adesso io ero<br />

completamente pronta per regalare la mia verginità a MATVEI.<br />

EDEL che non stava più1 in piedi, sveniva dal desiderio, ma lui<br />

cominciava a raccontare la favola. C'erano una volta due bambine che<br />

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